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ll Catalogo della mosta "LUMEN et SPLENDOR" - Allegra combriccola

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cisa ascendenza moderna. La forma fluidamente geom<strong>et</strong>rica de<strong>ll</strong>’ogg<strong>et</strong>to<br />

accoglie i guizzi cangianti del lustro in vernice, con un eff<strong>et</strong>to<br />

striato di indubbia efficacia.<br />

La struttura, composta da otto fasce convesse degradanti proporzionalmente<br />

verso l’alto, è già di per sé decisamente dinamica, ma la soluzione<br />

de<strong>ll</strong>o smalto riesce a renderla ancora più energica e vibrante. I<br />

tocchi espansi e ondulati che invadono e accendono la sagoma vagamente<br />

antropomorfa del candeliere si impongono su<strong>ll</strong>a forma plastica<br />

che sembra smarrire la propria coesione strutturale. Tutto avviene in<br />

superficie, nel cromatismo mobile e nei bagliori m<strong>et</strong>a<strong>ll</strong>ici.<br />

Terza Porta: Ciotole -<br />

Le otto ciotole rappresentano un tratto saliente nel lavoro de<strong>ll</strong>’artista,<br />

co<strong>ll</strong>egandosi ad una ricerca in atto già da diversi anni.<br />

La forma emisferica de<strong>ll</strong>a ciotola, così semplice ed equilibrata, esattamente<br />

a m<strong>et</strong>à tra un ogg<strong>et</strong>to chiuso e uno aperto, ribaltabile, tra<br />

l’altro, in termini di esterno ed interno, coincide con la visione ideale<br />

de<strong>ll</strong>a costruzione plastica, come pura geom<strong>et</strong>ria. Inoltre la sottigliezza<br />

de<strong>ll</strong>e par<strong>et</strong>i ne accentua il carattere di superficie che si avvolge su<br />

se stessa, per proi<strong>et</strong>tare la propria convessità ne<strong>ll</strong>o spazio. L’assenza<br />

di spessore intensifica il valore luminoso del cromatismo m<strong>et</strong>a<strong>ll</strong>ico,<br />

di solito lucido, a volte satinato. La concavità de<strong>ll</strong>a ciotola assume<br />

un andamento vorticoso per la presenza di segni spiraliformi screziati<br />

e sfrangiati che assecondano la circolarità del campo e ne rivelano<br />

la profondità. Gli smalti blu notte o neri, i<strong>ll</strong>uminati da iridescenze<br />

preziose, si sfaldano a<strong>ll</strong>o sguardo, assumendo asp<strong>et</strong>ti diversi ad ogni<br />

cambiamento di angolazione.<br />

In fondo l’eff<strong>et</strong>to visivo de<strong>ll</strong>e ciotole induce a<strong>ll</strong>a libertà visionaria, per il<br />

potere ipnotico che lo splendore esercita.<br />

Quarta Porta: Coppie di Vasi -<br />

Le quattro coppie di vasi che costituiscono l’insieme de<strong>ll</strong>’insta<strong>ll</strong>azione,<br />

sono inscindibilmente abbinate per una ragione precisa. Si tratta di<br />

due forme identiche, vasi troncoconici realizzati secondo il sistema a<br />

fasce concentriche dei candelieri prog<strong>et</strong>tati da<strong>ll</strong>’Ajò. Varia soltanto<br />

l’andamento, perché la struttura consente stabilità, sia che poggino<br />

su<strong>ll</strong>a base maggiore che su que<strong>ll</strong>a minore. Lo stesso vaso capovolto<br />

e accostato al proprio opposto crea un eff<strong>et</strong>to di compen<strong>et</strong>razione e<br />

interscambiabilità, con suggestioni optical.<br />

La tessitura filamentosa di smalti colorati e lustri produce risultati visivi<br />

sorprendenti, rintracciando la scinti<strong>ll</strong>a vitale di questi ogg<strong>et</strong>ti che non<br />

rinnegano la propria connotazione funzionale.<br />

Come nel caso dei candelieri e de<strong>ll</strong>e ciotole, anche qui la geom<strong>et</strong>ria<br />

ridotta, ma sapientemente calcolata de<strong>ll</strong>’elemento plastico, è accostata<br />

a<strong>ll</strong>a forza espressiva del colore e de<strong>ll</strong>a luce che agiscono in superficie.<br />

Quinta Porta: Le Rane Eteronime di Fernando Pessoa -<br />

L’ultima insta<strong>ll</strong>azione del tracciato espositivo di Maurizio Tittare<strong>ll</strong>i<br />

Rubboli è forse que<strong>ll</strong>a più apertamente conc<strong>et</strong>tuale, con una vena<br />

10<br />

provocatoria arguta e pen<strong>et</strong>rante.<br />

Il titolo a<strong>ll</strong>ude a<strong>ll</strong>e multiformi personalità l<strong>et</strong>terarie di Fernando Pessoa<br />

che assumeva nomi diversi, <strong>et</strong>eronimi, appunto, corrispondenti a stili<br />

differenziati ne<strong>ll</strong>a scrittura.<br />

Le rane sono inserite al centro di una ciotola, tutte esattamente a<strong>ll</strong>o<br />

stesso modo, ma ogni versione è unica, ogni variante trasforma l’elemento<br />

plastico radicalmente. Il sistema sembra evocare la serialità dei<br />

ritratti e de<strong>ll</strong>e scene di Warhol, nei quali la rip<strong>et</strong>izione è continuamente<br />

variata dai filtri cromatici.<br />

Le figure degli animali sono rivestite in lustro oro, ad indicare la natura<br />

preziosa e incorruttibile de<strong>ll</strong>’essenza vitale che trascende le situazioni<br />

contingenti con le quali gli individui si identificano. Otto diverse condizioni<br />

de<strong>ll</strong>o spirito e de<strong>ll</strong>’umore vengono indicate dai colori e da<strong>ll</strong>’eff<strong>et</strong>to<br />

tattile de<strong>ll</strong>e ciotole. The Twisted Frog è in un campo nero, mentre The<br />

Stoned Frog ga<strong>ll</strong>eggia su un fondo blu, The Sunny Frog si circonda di<br />

un alone gia<strong>ll</strong>o e The Gay Frog è assediata dal rosa.<br />

The Happy Frog appare incastonata nei toni <strong>et</strong>erei del celeste e con<br />

stupore attonito The Midas Frog si scopre perseguitata da<strong>ll</strong>’oro. The<br />

Bloody Frog - giocando con l’agg<strong>et</strong>tivo inglese che in alcuni contesti<br />

significa maled<strong>et</strong>to e in altri sanguinante - annega nel fluido ramato<br />

del lustro. Infine, The Sombre Frog trova la propria dimensione t<strong>et</strong>ra<br />

nel nero chiazzato di rosso rubino.<br />

Al centro de<strong>ll</strong>a composizione, appoggiata su un vecchio treppiedi in<br />

terracotta, è posta una rana senza ciotola, The Frog watching them<br />

a<strong>ll</strong>, con un ucce<strong>ll</strong>o su<strong>ll</strong>a testa. L’anfibio è in lustro oro, mentre il volatile<br />

è dipinto in blu, a richiamare il potere edificante de<strong>ll</strong>’inte<strong>ll</strong><strong>et</strong>to e<br />

de<strong>ll</strong>a fantasia per l’individuo che in virtù de<strong>ll</strong>e proprie risorse spirituali<br />

può fare a meno de<strong>ll</strong>a ciotola.<br />

Il Numero Otto<br />

Il numero de<strong>ll</strong>e opere in ogni unità è, in quattro casi, di otto. Negli Specchi<br />

Ustori gli elementi sono tre, ma se sommati al numero de<strong>ll</strong>e porte<br />

danno lo stesso risultato. Anche le fasce dei candelabri sono otto e la<br />

disposizione de<strong>ll</strong>e Rane Eteronime segue i vertici di un ottagono.<br />

Il senso de<strong>ll</strong>’impiego di tale numero si spiega con il ricorso a un ordine<br />

parziale che aspira a<strong>ll</strong>’armonia complessiva. Il numero otto assume in<br />

varie culture e dottrine mistiche il significato simbolico di equilibrio<br />

cosmico e risulta adatto, quindi, a incarnare l’universalità de<strong>ll</strong>’istinto<br />

creativo che appartiene a<strong>ll</strong>a vita in sé.

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