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bullettino dell' istituto di diritto romano - World eBook Library

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l'arbitrato pubblico presso I ROMANI 241<br />

Nell'arbitrato pubblico il consilmm ricorre, ma non in ogni<br />

caso. Quando il senato giu<strong>di</strong>ca in piena adunanza, come, nella<br />

forma almeno, se non nella sostanza, è il magistrato convocante,<br />

console o pretore, che presiede al giu<strong>di</strong>zio, cosi si può <strong>di</strong>re che,<br />

nello stesso modo che in altri negozi pubblici trattati egualmente<br />

nel senato, è questo che fa da consiglio del magistrato. Quando<br />

invece esso delega dei commissari, con o senza riserva della<br />

ratifica, poiché questi d'or<strong>di</strong>nario sogliono essere in più, e,<br />

come nel caso <strong>di</strong> più arbitri compromissari o <strong>di</strong> recuperatori,<br />

la controversia è risoluta a maggioranza <strong>di</strong> voti ; ^ allora, per loro<br />

come per questi, l'opportunità <strong>di</strong> farsi assistere da un consiglio<br />

<strong>di</strong> per se cessa. Non così però avviene, se il senato delega a<br />

un magistrato, console o pretore, un giu<strong>di</strong>zio arbitrale ammi-<br />

nistrativo, spesso riserbandosi il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> ratifica: qui il ma-<br />

gistrato, come in analoghi processi amministrativi, ^ non suol<br />

consiglieri due senatori ; ma e' è da osservare che il suo non era un vero<br />

arbitrato.<br />

^ Pel caso <strong>di</strong> più arbitri compromissari nella stessa controversia, si<br />

hanno queste prescrizioni generali : « Celsus scribit, si in tres fuerit<br />

compromissum, sufficere quidem duorum consensum, sed si praesens fuerit<br />

et tertius : alioquin absente eo licet duo consentiant, arbitriura non va-<br />

lere, quia in plures fuit compromissum et potuit praesentia eius trahere<br />

608 in eius sententiam » (Dig. 4, 8, 17, 7 cfr. 4, 8, 18); — « Si plures<br />

arbitri fuerint et <strong>di</strong>versas sententias <strong>di</strong>xerint, licebit sententia eorum<br />

non stari : sed si maior pars consentiat, ea stabitur, alioquin poena com-<br />

mittetur. inde quaeritur apud Julianum, si ex tribus arbitris unus quin-<br />

docim, alias decem, tertius quinque condemnent, qua sententia stetur ; et<br />

lulianus scribit quinque debere praestarì, quìa in hanc summam omnes<br />

consenserunt » (Dig. 4, 8, 27, 3). Quanto ai giu<strong>di</strong>zi innanzi ai recuperatori,<br />

anche questi debbono essere tutti presenti, e la maggioranza assoluta de-<br />

cide (Dig. 42, 1, 37. 39 cfr. 4, 8, 17, 2. 6. 32, 13).<br />

' Tale ò, p.'e., il processo innanzi al censore, circa la portata del cen-<br />

simento (Varr. de l L. 6, 87), quello circa il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> proprietà del citta-<br />

BuU. dUir I$Ut. <strong>di</strong> Diritto liottuino. Anno IV. 15

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