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PIANO GESTIONE FORESTALE 1 - Amici Parco del Ticino

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INTRODUZIONE<br />

Il <strong>Parco</strong> Naturale <strong>del</strong>la Valle <strong>del</strong> <strong>Ticino</strong> piemontese è stato istituito ai sensi <strong>del</strong>le legge regionale<br />

4 giugno 1975 n. 43 “ e la legge regionale 21 agosto 1978 n. 53 “Istituzione <strong>del</strong> <strong>Parco</strong> Naturale<br />

<strong>del</strong>la Valle <strong>del</strong> <strong>Ticino</strong>”, successivamente ampliato con la legge regionale 2 febbraio 1993 n.10<br />

“Ampliamento <strong>del</strong> <strong>Parco</strong> Naturale <strong>del</strong>la Valle <strong>del</strong> <strong>Ticino</strong>”ed interessa i comuni di Castelletto<br />

sopra <strong>Ticino</strong>, Varallo Pombia, Pombia, Marano <strong>Ticino</strong>, Oleggio, Bellinzago Novarese, Cameri,<br />

Galliate, Romentino, Trecate e Cerano, per una superficie totale di 6.561 ettari.<br />

Il territorio <strong>del</strong> <strong>Parco</strong> è amministrato da un Ente di gestione i cui organi sono il Consiglio<br />

Direttivo, la Giunta Esecutiva, il Presidente e il Vice Presidente, con compiti e funzioni <strong>del</strong>ineati<br />

nello Statuto <strong>del</strong>l'Ente.<br />

Gli obiettivi di tutela indicati all’art. 3 <strong>del</strong>la legge istitutiva concernono in particolare la<br />

salvaguardia <strong>del</strong>le caratteristiche naturali, ambientali e paesistiche <strong>del</strong>la Valle <strong>del</strong> <strong>Ticino</strong>,<br />

l’organizzazione <strong>del</strong> territorio a fini fruitivi, ricreativi, didattici, scientifici e culturali, la difesa<br />

<strong>del</strong> patrimonio naturale costituito dalle acque <strong>del</strong> <strong>Ticino</strong>, con il miglioramento <strong>del</strong>le loro<br />

condizioni idrobiologiche e la protezione dai fattori inquinanti, la ricostituzione <strong>del</strong>l’unità<br />

ambientale e paesistica <strong>del</strong> <strong>Parco</strong> attraverso il coordinamento degli interventi sui territori di<br />

pertinenza piemontese e lombarda, la difesa <strong>del</strong>le attività agricole, per un razionale utilizzo <strong>del</strong>le<br />

risorse e il recupero <strong>del</strong>le terre incolte e a vocazione agricola, in armonia con i Piani agricoli di<br />

zona, nonché la regolamentazione dei tagli boschivi e la riqualificazione dei boschi esistenti.<br />

L’Area protetta è Sito di Importanza Comunitaria <strong>del</strong> Settore Biogeografico Continentale, Cod. –<br />

IT1150001, <strong>del</strong>la rete Natura 2000 prevista dall’articolo 3 <strong>del</strong>la Direttiva 92/43/CEE <strong>del</strong><br />

Consiglio <strong>del</strong> 21 maggio 1992, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e<br />

<strong>del</strong>la flora e <strong>del</strong>la fauna selvatiche.<br />

In particolare, ai sensi <strong>del</strong>la direttiva Habitat, è considerato biotopo per la presenza di lanche<br />

caratterizzate da un’interessante flora idrofila e da ricchi popolamenti avifaunistici, di greti a<br />

vegetazione xerofila con alcune specie rare e di lembi di bosco planiziale discretamente<br />

conservati (con partecipazione, sui terrazzi, di cerro e orniello), nonché per la discesa di specie<br />

montane a quote planiziali. È inoltre qui presente una <strong>del</strong>le erpeto-cenosi più complete <strong>del</strong><br />

Piemonte.<br />

Il <strong>Parco</strong> è sottoposto a Piano d’Area (Legge Regionale 22 marzo 1990, n. 12, art. 23) approvato<br />

con Deliberazione <strong>del</strong> Consiglio Regionale n. 839 – C.R.-2194 <strong>del</strong> 21 febbraio 1985, attualmente<br />

in fase di revisione.<br />

Il Piano di Assestamento predisposto per il periodo 1989 – 2003 è stato approvato con D.G.R. n.<br />

n. 692 <strong>del</strong> 20 febbraio 1992 e reso esecutivo con D.P.G.R. n. 8525 <strong>del</strong> 3 ottobre 1985; con<br />

D.G.R. n. 7-4478 <strong>del</strong> 19 novembre 2000 e Determinazione Dirigenziale n. 742 <strong>del</strong> 21 dicembre<br />

2000 la sua validità è stata prorogata al 31 dicembre 2004.<br />

Recentemente, su incarico <strong>del</strong> Settore regionale Politiche forestali, sono stati ultimati i Piani<br />

forestali territoriali (PFT) anche per le aree planiziali alle cui Commissioni tecniche hanno<br />

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