PIANO GESTIONE FORESTALE 1 - Amici Parco del Ticino

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Pioppeto di pioppo bianco (SP40X) Il pioppeto di pioppo bianco ha una distribuzione molto localizzata e ridotta (circa 4 ettari), anche singoli individui o piccoli gruppi di pioppo bianco si rinvengono in vari settori nella parte meridionale del Ticino. La composizione, oltre al pioppo bianco, vede la presenza di pioppo neo, salice bianco e pioppo gatterino (ibrido fissato fra pioppo bianco e pioppo tremolo), oltre a diversi arbusti. Nonostante presenti facilità di rinnovazione anche tramite ricacci da polloni radicali, esistono nel Parco poche stazioni favorevoli a questa specie, ragione per cui non se ne prevede una espansione in futuro, salvo nel caso di fenomeni di crollo di strutture del querceto golenale a seguito di eventi atmosferici calamitosi. Il pioppo bianco subisce inoltre la forte concorrenza di robinia e ciliegio tardivo come specie post-pioniera. Definire con certezza le strutture di questi soprassuoli è spesso aleatorio a causa dell’elevata variabilità delle condizioni stazionali e dell’influenza che dinamica fluviale ha sulle specie le possibili tendenze dinamiche; su superfici ridotte, infatti, oltre a variare il Tipo forestale, gli effetti della dinamica fluviale e delle condizioni stazionali locali (alternanza in mosaico di sedimenti di differenti dimensioni), possono avere risultati diversi nel tempo e nello spazio: a breve distanza è possibile definire una spessina, una perticaia, una fustaia più o meno stratificata, ovvero un soprassuolo collassato. Tuttavia, tenuto conto dell’unità minima cartografabile alla scala di piano (1 ettaro), le principali strutture sono le fustaie, a diversi stati di sviluppo, monoplane per popolamenti e/o per gruppi - codice MO (53%), i boschi senza gestione per condizionamenti stazionali (20%) e le perticaie (10%); localmente sono presenti spessine e fustaie adulte a prevalenza di diametri grandi o medi. Il Tipo strutturale “senza gestione per condizionamenti stazionali” va inteso come soprassuoli in cui la struttura stessa non è definibile in quanto aleatoria (nel tempo e nello spazio) e strettamente legata alla dinamica fluviale; i popolamenti senza gestione per condizionamenti, infatti, sono tipici dei saliceti arbustivi o dei pioppeti di pioppo nero che si sono sviluppati in greto ed accomunati da un portamento di tipo arbustivo. Alle fustaie monoplane per popolamenti e/o per gruppi sono stati attribuiti la maggior parte dei popolamenti di pioppo nero e salice bianco, costituiti da un mosaico di popolamenti e/o gruppi coetaniformi monoplani, a diversi stati di sviluppo, nell’insieme disetanei e pluristratificati; rispetto ai popolamenti senza gestione, in questo caso su ogni “tessera” del mosaico strutturale è possibile distinguere uno stadio di sviluppo, prevederne la tendenza dinamica e, di conseguenza, ipotizzare interventi gestionali. 80
Tabella 16 – Ripartizione dei Saliceti per Tipi strutturali Tipo forestale Tipi strutturali Forma di governo TIPIFORE principale secondario Altro Fustaia Totale SP10X SG 3,12 3,12 SP10A SG 21,02 21,02 SP20A SG 12,65 12,65 SP20X SG 48,3 48,3 SP30A SP 24,95 24,95 MO 227,56 227,56 MP 0,62 0,62 SP30X NO 6,51 6,51 PE 0,54 0,54 SP 26,45 26,45 SP30X Totale 261,68 261,68 SP30A Totale 24,95 24,95 SP30B PE 4,05 4,05 SP30C MO 15,88 15,88 SP30C Totale 15,88 15,88 SP31X PE 42,23 42,23 SP40C PE 1,62 1,62 SP40X MG 1,01 1,01 MM 1,15 1,15 SP40X Totale 2,16 2,16 Importo totale 85,09 352,57 437,66 3.1.2.9 Boscaglie pioniere e d’invasione Le boscaglie pioniere e d’invasione sono popolamenti a composizione eterogenea, sviluppatesi su coltivi o aree di cava abbandonati. In generale i popolamenti di questa categoria sono poco rappresentati nel Parco del Ticino, occupando poco meno di 20 ettari. All’interno di questa Categoria sono stati rilevati tre Tipi forestali: il Betuleto planiziale di brughiera, la Boscaglia d’invasione planiziale e collinare e il Saliceto paludoso di Salix cinerea. Le stazioni occupate sono piuttosto eterogenee da un punto di vista ecologico; si va dai terrazzi alluvionali antichi alle zone paludose. Tale eterogeneità si ripercuote anche sulla composizione e variabilità interna, di seguito elencata: 81
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PARCONATURALE “VALLEDELTICINO”
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INTRODUZIONE Il Parco Naturale dell
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A tal proposito si ricorda che l'in
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Si segnala inoltre che la programma
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3) per quanto concerne la silvicolt
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Art. 17. (Finanziamenti per la gest
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7 OBIETTIVI DI PIANO In questo capi
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