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PIANO GESTIONE FORESTALE 1 - Amici Parco del Ticino

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Da un punto di vista dendrometrico l’elaborazione dei dati <strong>del</strong>le aree di saggio (106 in totale<br />

classificate come “QC”) evidenzia la presenza di soprassuoli di densità e volumi in linea rispetto<br />

ai dati medi regionali <strong>del</strong>la Categoria “Querco-carpineti”, come riportato nella tabella seguente.<br />

Tabella 7 – Dati dendrometrici di sintesi dei Querco-carpineti – confronto fra dati<br />

regionali, <strong>del</strong> <strong>Parco</strong> e fra i Tipi forestali.<br />

Dato<br />

numero<br />

alberi/ha<br />

QC Regione<br />

Piemonte<br />

QC Valle <strong>del</strong><br />

<strong>Ticino</strong><br />

QC10X QC20X<br />

590 540 547 606<br />

% polloni 30 24 20 14<br />

% seme 70 76 80 86<br />

%conifere 1 3 1 4<br />

%<br />

latifoglie<br />

99 97 99 96<br />

area basimetrica (m 2 /ha) 21 20 20.81 20,34<br />

volume (m 3 /ha) 182 166,62 184,41 176,06<br />

numero ceppaie/ha 66 53 49<br />

diametro medio (cm) 22 22 21<br />

Da un punto di vista <strong>del</strong>la composizione la specie prevalente è la farnia, seguita da robinia e<br />

ciliegio tardivo. Le altre latifoglie occupano posizioni secondariamente di cui talune legate a<br />

determinate condizioni stazionali; fra queste ultime vi sono carpino bianco, ontano nero, pioppi,<br />

cerro e rovere. Altre specie, come orniello e roverella sono diffuse in molti querco-carpineti, ad<br />

indicare una generale impronta “mesoxerofila” di tali boschi nel <strong>Ticino</strong> e <strong>del</strong> fatto che non esiste<br />

una differenziazione chiara dei querceti <strong>del</strong>l’alta pianura sui terrazzi e di quelli <strong>del</strong>la bassa<br />

pianura su alluvioni recenti. Per esempio i querceti su terrazzi alluvionali antichi presenti presso<br />

Cerano, evidenziano una scarsa impronta acidofila <strong>del</strong>la flora e poche differenze a livello<br />

stazionale con quelli <strong>del</strong>la bassa pianura. A nord di Marano <strong>Ticino</strong>, all’opposto, il querceto<br />

<strong>del</strong>l’alta pianura sembrerebbe prevalere su quello <strong>del</strong>la bassa pianura anche nelle zone più basse<br />

<strong>del</strong>la valle <strong>del</strong> <strong>Ticino</strong> (presenza abbondante di ciottoli) dove sono presenti stazioni acidofile a<br />

pochi passi dal fiume.<br />

Queste situazioni sono spiegabili anche attraverso un gradiente crescente di umidità e di<br />

precipitazioni tra i settori meridionali e quelli settentrionali <strong>del</strong> <strong>Ticino</strong>.<br />

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