PIANO GESTIONE FORESTALE 1 - Amici Parco del Ticino
PIANO GESTIONE FORESTALE 1 - Amici Parco del Ticino
PIANO GESTIONE FORESTALE 1 - Amici Parco del Ticino
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
fertilità e <strong>del</strong>la permeabilità molto alta. La praticoltura permanente dove vi sia disponibilità<br />
idrica e il bosco di ripa naturaliforme sono probabilmente gli usi <strong>del</strong>le terre più razionali per<br />
terreni con queste caratteristiche.<br />
Il secondo terrazzo che compone l’alveo attuale <strong>del</strong> <strong>Ticino</strong> si colloca in posizione nettamente<br />
sopraelevata rispetto alle terre precedentemente descritte, restando così parzialmente al riparo dai<br />
normali eventi di piena. Il paesaggio è quello <strong>del</strong> greto fluviale, caratterizzato da agricoltura<br />
marginale e frammentata; l'uso <strong>del</strong>le terre è costituito da boschi semi-naturali governati<br />
prevalentemente a ceduo o da aree utilizzate per le colture avvicendate e la praticoltura<br />
permanente.<br />
Il materiale di partenza è sempre costituito da materiali grossolani ed i suoli si presentano recenti<br />
e non evoluti, con profondità utile inferiore agli 80 centimetri nella<br />
maggior parte dei casi, a causa <strong>del</strong> contatto con il substrato ghiaioso<br />
inalterato. La posizione meno disturbata dall’azione fluviale permette<br />
tuttavia un uso <strong>del</strong>le terre più stabile, consentendo la differenziazione,<br />
nel profilo <strong>del</strong> suolo, di un orizzonte superficiale ricco in sostanza<br />
organica e profondo alcuni centimetri. Le altre caratteristiche chimicofisiche<br />
<strong>del</strong> profilo non sono differenti da quelle descritte per le<br />
precedenti tipologie pedologiche, che sono comunque presenti anche<br />
su questo secondo livello alluvionale, nelle aree ancora esposte alle<br />
dinamiche fluviali. La posizione tassonomica di queste due tipologie<br />
pedologiche resta all’interno <strong>del</strong>l’Ordine degli Entisuoli, con una<br />
collocazione nei Sottogruppi “Mollic” per i suoli con orizzonte<br />
superficiale ricco in sostanza organica.<br />
Nelle posizioni più stabili e a ridosso dei terrazzi di ordine superiore,<br />
possono riscontrarsi tipologie pedologiche più evolute, certamente<br />
derivanti dagli Entisuoli “Mollic”, con cui condividono la<br />
fisionomia macroscopica <strong>del</strong> profilo pedologico nonché molte<br />
caratteristiche e proprietà. Il principale fattore di differenziazione è<br />
la presenza di un orizzonte cambico al di sotto <strong>del</strong>lo strato<br />
superficiale; tale caratteristica, oltre a determinare il loro<br />
inquadramento nell’Ordine degli Inceptisuoli, sottogruppi<br />
“Humic”, comporta una migliore fertilità ed una permeabilità<br />
meno rapida, rendendo queste terre adatte anche per un uso<br />
32