PIANO GESTIONE FORESTALE 1 - Amici Parco del Ticino
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7.1 OBIETTIVI GESTIONALI PER LE AREE BOSCATE<br />
Gli obiettivi generali <strong>del</strong>la gestione per le superfici boscate sono i seguenti.<br />
a) Recupero progressivo <strong>del</strong>le caratteristiche compositive e strutturali originarie per gli<br />
ambienti più o meno compromessi dalla diffusione di specie esotiche invasive. Le attività<br />
previste nel presente piano si concentrano soprattutto su azioni “di lotta” a specie esotiche<br />
invasive arboree come Prunus serotina, Ailanthus altissima, Quercus rubra ed anche erbacee<br />
di grande sviluppo o rampicanti come Reynouyria japonica, Spiraea japonica, Buddleja<br />
davidii, Sycios angulatus, Hemerocallis fulva.<br />
In particolare nel periodo di validità <strong>del</strong> presente piano questo obiettivo si concretizza nelle<br />
seguenti azioni:<br />
1. arresto <strong>del</strong>la diffusione <strong>del</strong> ciliegio tardivo, eradicandolo a valle <strong>del</strong> ponte “Trecate-<br />
Boffalora”;<br />
2. riduzione significativa degli individui portaseme di ciliegio tardivo fra il ponte<br />
“Trecate-Boffalora” e quello d’Autostrada A4, nel Comune di Romentino;<br />
3. sperimentazione di tecniche di contenimento <strong>del</strong> Prunus serotina di altre specie esotiche<br />
invasiva in fase giovanile;<br />
4. trasformazione dei popolamenti a prevalenza di quercia rossa e pino strobo.<br />
b) Conservazione <strong>del</strong>la funzione bioecologica per gli ambienti non compromessi dalla<br />
presenza di specie esotiche invasive, ovvero <strong>del</strong>la biodiversità originaria (floristica e<br />
faunistica), <strong>del</strong>la complessità dei processi ecologici e <strong>del</strong>la dinamica forestale. Tale<br />
obiettivo si concretizza nell’adottare le necessarie azioni per mantenere o migliorare la<br />
composizione e struttura dei boschi seminaturali, evitando l’ingresso <strong>del</strong>le specie esotiche<br />
invasive indicate al punto a).<br />
Nel periodo di validità <strong>del</strong> presente piano questo obiettivo si concretizza nelle seguenti azioni:<br />
1. avviamento a fustaia per i boschi misti a prevalenza di querce e altre specie spontanee;<br />
2. passaggio “a governo misto” dei boschi cedui, anche a prevalenza di robinia;<br />
3. miglioramento strutturale nelle fustaie;<br />
4. eliminazione dei singoli individui o piccoli gruppi di portaseme di specie invasive in<br />
modo sistematico in contemporanea agli interventi selvicolturali.<br />
c) Mantenimento <strong>del</strong>la funzione di produzione legnosa. La valorizzazione <strong>del</strong>la funzione di<br />
produzione, compatibilmente con gli obiettivi di conservazione biologica, è da ricercare<br />
nell’equilibrio fra accrescimenti e prelievi; questi devono essere effettuati per lotti di superfici<br />
ridotte, cercando di valorizzare al meglio il ruolo di ogni singola pianta. La gestione forestale<br />
che si è protratta fino agli ultimi decenni ha favorito la costituzione di soprassuoli<br />
tendenzialmente coetanei con un’importante componente a ceduo di specie esotiche per usi<br />
energetici, riducendo il numero di individui di grandi dimensioni e di quelli oltre la maturità<br />
commerciale e la presenza di specie arboree autoctone.. Nel contesto socio-economico attuale<br />
e data la situazione evolutivo colturale <strong>del</strong> bosco, i prodotti legnosi principali saranno<br />
comunque legna per usi energetici.<br />
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