PIANO GESTIONE FORESTALE 1 - Amici Parco del Ticino
PIANO GESTIONE FORESTALE 1 - Amici Parco del Ticino
PIANO GESTIONE FORESTALE 1 - Amici Parco del Ticino
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
In entrambi i casi, oltre all’azione coprente e competitiva si associano diffusi fenomeni<br />
allelopatici che smembrano ostacolare gravemente o addirittura inibire la germinazione e lo<br />
sviluppo dei semenzali <strong>del</strong>le specie autoctone. Dai rilievi effettuati tra le specie arboree<br />
spontanee solo carpino bianco, nocciolo e ciliegio a grappoli (Prunus padus) si rinnovano<br />
sufficientemente (seppur in modo localizzato e a gruppi) in quanto tolleranti l’ombra e possono<br />
limitare l’espansione <strong>del</strong> ciliegio tardivo, anche l’effetto potrà essere apprezzato sono nel lungo<br />
periodo.<br />
La pericolosità <strong>del</strong> ciliegio tardivo è evidente in quasi tutte le cenosi forestali. Tuttavia è nei<br />
Querco-carpineti <strong>del</strong>l’alta pianura che sono presenti le situazioni più critiche ove, accanto al<br />
problema “Prunus serotina” si associano diffusi fenomeni di preoccupante deperimento a carico<br />
<strong>del</strong>le querce. In questi contesti stazionali specie molto ombreggianti come carpino bianco,<br />
nocciolo e pado sono meno abbondanti e competitive e il anche castagno è spesso deperiente. Fra<br />
le altre querce la rovere non sembra fornire la vitalità sufficiente a imporsi come specie<br />
alternativa, mentre il cerro sembra poter garantire una successione più o meno naturale. In questo<br />
contesto fra le località dove il ciliegio tardivo ha maggior espansione ed importanza è la zona tra<br />
Vallotto, Costa Grande e Bosco Vedro nel comune di Galliate, ove si rinvengono popolamenti<br />
pressoché puri di tale specie e una frequenza elevatissima di individui codominanti nei<br />
popolamenti forestali.<br />
Figura 1 – Mo<strong>del</strong>lo di comportamento dinamico <strong>del</strong> Prunus serotina).<br />
il mo<strong>del</strong>lo prende in considerazione sia la scala subregionale che locale e/o di stazione forestale i fattori che influenzano<br />
l’accrescimento <strong>del</strong> ciliegio tardivo nelle varie fasi. Le frecce indicano, nelle diverse fasi <strong>del</strong> processo invasivo, l’influenza di una<br />
variabile esterna. 1. presenza o assenza e densità dei vettori dei semi; 2. caratteristiche e distribuzione degli habitat oggetto<br />
d’invasione; 3. tasso di germinazione dei semi; 4. quantità di luce che arriva al suolo; 5. ;percentuale di sopravvivenza <strong>del</strong>le<br />
139