PIANO GESTIONE FORESTALE 1 - Amici Parco del Ticino

More documents

Recommendations

Info

Il secondo comportamento, detto “Comportamento d’Alice”, consiste nella capacità di ricaccio dalle radici che di fatto ricrea una situazione simile alla precedente, talora aggravata in caso di taglio delle ceppaie realizzato in occasione delle cosiddette di “pulizie” del sottobosco, come evidente tra S. Giorgio e Baraggia Aperta nel Comune di Pombia. 138
In entrambi i casi, oltre all’azione coprente e competitiva si associano diffusi fenomeni allelopatici che smembrano ostacolare gravemente o addirittura inibire la germinazione e lo sviluppo dei semenzali delle specie autoctone. Dai rilievi effettuati tra le specie arboree spontanee solo carpino bianco, nocciolo e ciliegio a grappoli (Prunus padus) si rinnovano sufficientemente (seppur in modo localizzato e a gruppi) in quanto tolleranti l’ombra e possono limitare l’espansione del ciliegio tardivo, anche l’effetto potrà essere apprezzato sono nel lungo periodo. La pericolosità del ciliegio tardivo è evidente in quasi tutte le cenosi forestali. Tuttavia è nei Querco-carpineti dell’alta pianura che sono presenti le situazioni più critiche ove, accanto al problema “Prunus serotina” si associano diffusi fenomeni di preoccupante deperimento a carico delle querce. In questi contesti stazionali specie molto ombreggianti come carpino bianco, nocciolo e pado sono meno abbondanti e competitive e il anche castagno è spesso deperiente. Fra le altre querce la rovere non sembra fornire la vitalità sufficiente a imporsi come specie alternativa, mentre il cerro sembra poter garantire una successione più o meno naturale. In questo contesto fra le località dove il ciliegio tardivo ha maggior espansione ed importanza è la zona tra Vallotto, Costa Grande e Bosco Vedro nel comune di Galliate, ove si rinvengono popolamenti pressoché puri di tale specie e una frequenza elevatissima di individui codominanti nei popolamenti forestali. Figura 1 – Modello di comportamento dinamico del Prunus serotina). il modello prende in considerazione sia la scala subregionale che locale e/o di stazione forestale i fattori che influenzano l’accrescimento del ciliegio tardivo nelle varie fasi. Le frecce indicano, nelle diverse fasi del processo invasivo, l’influenza di una variabile esterna. 1. presenza o assenza e densità dei vettori dei semi; 2. caratteristiche e distribuzione degli habitat oggetto d’invasione; 3. tasso di germinazione dei semi; 4. quantità di luce che arriva al suolo; 5. ;percentuale di sopravvivenza delle 139
Page 1:
PARCONATURALE “VALLEDELTICINO”
Page 5 and 6:
INDICE 1.1 NORME FORESTALI E PAESIS
Page 7 and 8:
15.2 CARATTERISTICHE DEL SIC - ZPS
Page 9 and 10:
INTRODUZIONE Il Parco Naturale dell
Page 11 and 12:
1. QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO
Page 13 and 14:
A tal proposito si ricorda che l'in
Page 16 and 17:
Si segnala inoltre che la programma
Page 18 and 19:
1.4 LEGGE ISTITUTIVA Legge regional
Page 20 and 21:
a) n. 3 rappresentanti per ciascun
Page 22 and 23:
3) per quanto concerne la silvicolt
Page 24:
Art. 17. (Finanziamenti per la gest
Page 27 and 28:
2 DESCRIZIONE FISICA 2.1 UBICAZIONE
Page 29 and 30:
Stazione Castelletto sopra Ticino T
Page 31 and 32:
2.4 INQUADRAMENTO GEOLOGICO-GEOMORF
Page 33 and 34:
agricolo non marginale (cerealicolt
Page 35 and 36:
2.6 PAESAGGIO E CONNETTIVITÀ DELLA
Page 37 and 38:
3 DESCRIZIONE BIOLOGICA 3.1 TIPI DI
Page 39 and 40:
Pioppicoltura e arboricoltura da le
Page 41 and 42:
Tabella 3 - Tabella sinottica di co
Page 43 and 44:
Tabella 5 - Tipi forestali presenti
Page 45 and 46:
Grafico 2 - Ripartizione dell’are
Page 47 and 48:
La tendenza, in particolare per qua
Page 49 and 50:
Categoria ha Tabella 6 - Forme di g
Page 51 and 52:
Da un punto di vista dendrometrico
Page 53 and 54:
Grafico 10 - Ripartizione dell’ar
Page 55 and 56:
Tabella 9 - Tipi strutturali - Quer
Page 57 and 58:
Querco-carpineto della bassa pianur
Page 59 and 60:
Querco-carpineto dell’alta pianur
Page 61 and 62:
3.1.2.2 Robinieti La robinia è la
Page 63 and 64:
Benché la specie occupa diversi am
Page 65 and 66:
Grafico 7 - Ripartizione diametrica
Page 67 and 68:
Da un punto di vista dendrometrico
Page 69 and 70:
castagno 37% Grafico 21 - Ripartizi
Page 71 and 72:
forestale è il Querceto di rovere/
Page 73 and 74:
La struttura di questi boschi è af
Page 75 and 76:
Grafico 25 - Ripartizione della com
Page 77 and 78:
Le pinete di pino silvestre evolvon
Page 79 and 80:
Da un punto di vista tipologico son
Page 81 and 82:
Tabella 16 - Ripartizione dei Salic
Page 83 and 84:
3.1.2.10 Rimboschimento dei piani p
Page 85 and 86:
3.2 SPECIE DI INTERESSE In questo c
Page 87 and 88: 4 DESCRIZIONE SOCIO-ECONOMICA 4.1 A
Page 89 and 90: I codici utilizzati per evidenziare
Page 91 and 92: Demanio statale La proprietà del D
Page 93 and 94: Dalla Tabella emerge, a livello di
Page 95 and 96: Tabella 21 - Parco Naturale della V
Page 97 and 98: Anche in questo caso gli scostament
Page 99 and 100: Consorzi Nell’Area tutelata le Ar
Page 101 and 102: Tabella 28 - Private rilevate - raf
Page 103 and 104: 4.2.2 Relazione dati catastali con
Page 105 and 106: 4.2.2.2 Uso pastorale Aree pastoral
Page 107 and 108: 4.2.3 Demanio fluviale e pertinenze
Page 109 and 110: urbanizzate % per classe d’uso -
Page 111 and 112: Dalla tabella emerge come in ambito
Page 113 and 114: Per maggior chiarezza si rimanda al
Page 115 and 116: 4.3.1 Viabilità forestale e sistem
Page 117 and 118: Nelle zone di pianura la rete viabi
Page 119 and 120: Nella categoria “Altro” rientra
Page 121 and 122: PARTE II - FATTORI DI IMPATTO, MISU
Page 123 and 124: 5.2 HABITAT NON FORESTALI Sotto il
Page 125 and 126: 5.3.1 Specie esotiche Questo capito
Page 127 and 128: I principali risultati di questa in
Page 129 and 130: Tabella 46 - Tipi forestali e class
Page 131 and 132: Analizzare il discorso sulle strutt
Page 133 and 134: Tabella 48 - Forma di governo, Tipi
Page 135 and 136: Tabella 48 - Forma di governo, Tipi
Page 137: modelli strategici sopravvivenza ch
Page 141 and 142: 5.3.1.2 Quercia rossa La quercia ro
Page 143 and 144: 6 SINTESI DEGLI OBIETTIVI E DELL’
Page 145 and 146: 6.2 PIANO D’AREA DEL PARCO NATURA
Page 147 and 148: a) disciplinare gli interventi per
Page 149 and 150: 7 OBIETTIVI DI PIANO In questo capi
show all

PIANO GESTIONE FORESTALE 1 - Amici Parco del Ticino

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

Delete template?

Save as template?