PIANO GESTIONE FORESTALE 1 - Amici Parco del Ticino

Dalla tabella emerge come in ambito demaniale prevalga nettamente l’Evoluzione monitorata,
che incide tra gli interventi per ben l’87%; tale intervento è infatti previsto praticamente su tutta
la proprietà censita e su oltre 2/3 del Demanio idrico.
Tra gli altri interventi prevalgono poi i Diradamenti selettivi in fustaia, con a seguire gli
interventi nel ceduo sotto fustaia o fustaia sopra ceduo e nei tagli di trasformazione, volti questi
ultimi a contenere la diffusione di esotiche, in particolare il Prunus serotina.
4.3 INFRASTRUTTURE E FRUIZIONE
Premessa e cenni metodologici
La viabilità agrosilvopastorale è una delle infrastrutture indispensabili per poter effettuare una
razionale gestione dei beni esistenti.
Nei soprassuoli forestali, in carenza o assenza di viabilità, vengono a mancare i necessari
presupposti per eseguire, con un sufficiente livello di razionalità gli interventi selvicolturali sia di
utilizzazione che di miglioramento necessari per la stabilità dei popolamenti.
Anche se un ambiente planiziale fluviale come quello del Ticino non comporta difficoltà dal
punto di vista tecnico per raggiungere le aree boscate, ad eccezione della presenza di canali ed
infrastrutture per l’irrigazione, è comunque necessaria una rete viaria che costituisce una delle
condizioni basilari per poter effettuare interventi puntuali e capillari, in particolare di piccola
estensione, che favoriscano la stabilità del bosco e la tutela idrogeologica, senza alterarne le
funzioni naturalistiche e paesaggistiche.
La viabilità oggetto di descrizione in una realtà come quella del Ticino spesso non ha solo
funzioni di servizio ai boschi e coltivi ma anche quella di collegamento tra i vari centri abitati e i
nuclei di case sparse presenti sul territorio; per questo motivo l’indagine è stata svolta su due
piani, considerando a volte tutta la viabilità esistente, mentre in altri casi si è considerata
solamente quella realizzata esclusivamente per queste funzioni.
Il limite dell’area protetta è stato spesso appoggiato sulla viabilità, attestandosi sul limite interno
delle medesime, proprio con la finalità di escludere il manto stradale dalle zone tutelate per cui
tali tratte non dovrebbero essere rilevate.
Trattandosi generalmente di viabilità di collegamento su cui si innesta la viabilità interna alle
aree tutelate ed essendo talora direttamente utilizzate come luogo di imposto su cui nei pressi
concentrare l’esbosco, si è ritenuto comunque di rappresentarle, evidenziando però tale
particolarità. Altre tratte stradali invece si sviluppano in parte all’interno dell’area protetta e in
parte all’esterno della medesima; al fine di dare continuità ai percorsi, tale viabilità è stata
interamente rilevata differenziando le misurazioni.
La presenza inoltre di strade afferenti al sistema delle canalizzazioni, è un altro fattore
importante per il rilievo della viabilità; infatti queste strade possono essere utilizzate come
accesso, ma possono avere dei vincoli di transito per tutela del canale adiacente, determinando
quindi sostanziali differenze nelle funzioni della viabilità rilevata, che è di prevalente uso
agricolo o di collegamento.
Il censimento e la pianificazione della viabilità forestale riguarderà dunque tutte le strade e piste
che svolgono funzioni di servizio per i beni agro-silvo-pastorali, mentre sono state
contraddistinte con il numero 9999 altre strade pubbliche aventi principalmente funzione di
collegamento.
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