Roncelli: "Oli e grassi" - Corso di Perfezionamento
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TECNOLOGIE DI PRODUZIONE DELL'OLIO DI OLIVA<br />
Le operazioni successive alla raccolta ed al trasporto sono :<br />
- vagliatura : consistente nel lavaggio con acqua e nello scorrimento delle olive su un piano<br />
inclinato formato da listelle <strong>di</strong> legno opportunamente <strong>di</strong>stanziate, per eliminare i prodotti<br />
estranei.<br />
- frangitura o molitura : in questa fase le olive sono ridotte in pasta. La frangitura è realizzata<br />
con frantoi a molazze (macine) o con frantoi a cilindri (più rapi<strong>di</strong>).<br />
- estrazione : è l'operazione che conduce alla produzione <strong>di</strong> olio. E' realizzata con presse (a vite o<br />
torchi, idrauliche, a gabbia ). La si effettua varie volte.<br />
Si produce la fuoriuscita dalla pasta della parte fluida (mosto), liquido nerastro formato da olio e<br />
acqua emulsionati che viene raccolto in vasche. L'estrazione, oltre che per pressione, può<br />
avvenire anche per centrifugazione e per filtrazione selettiva.<br />
- separazione : dopo 24 ore l'olio sale in superficie e può essere separato per centrifugazione<br />
oppure raccolto manualmente.<br />
I panelli residui della pressione sono detti " sanse vergini ". Essi sono costituiti da polpa e nocciolo<br />
intimamente mescolati che possono ancora contenere fino al 10% <strong>di</strong> olio. Le sanse vergini possono<br />
essere sottoposte ad estrazione me<strong>di</strong>ante solventi quali benzina, trielina, tetracloruro <strong>di</strong> carbonio e,<br />
il più adoperato, solfuro <strong>di</strong> carbonio.<br />
L'olio <strong>di</strong> sansa così ottenuto contiene molto insaponificabile e acido oleanolico. In passato l’olio <strong>di</strong><br />
sansa era usato solo nella industria dei saponi, ora invece, sottoposto a raffinazione, viene destinato<br />
anche a scopi alimentari.<br />
Le sanse residue, dette "sanse esauste", sono ancora utilizzabili in molteplici settori; talvolta<br />
vengono mescolate con mangimi (per il loro contenuto in ceneri) o usate come combustibili (hanno<br />
un potere calorico <strong>di</strong> 3500 kcal/kg) o come fertilizzanti (mescolate ai fosfati ) o nella industria dei<br />
laterizi (mescolate all’ argilla).<br />
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