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Roncelli: "Oli e grassi" - Corso di Perfezionamento

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In generale, da 100 litri <strong>di</strong> latte bovino si ottengono 4 kg <strong>di</strong> burro, la cui composizione me<strong>di</strong>a è<br />

riportata in tabella:<br />

Componenti Percentuale<br />

Grasso<br />

Acqua<br />

Caseina<br />

Lattosio<br />

Sali<br />

84-85%<br />

14%<br />

0,8%<br />

0,5%<br />

0,1-0,2%<br />

Secondo la legge italiana il burro non può contenere materia grassa inferiore all’82%.<br />

207<br />

E’ comunque prevista anche la possibilità <strong>di</strong> produrre un tipo <strong>di</strong> burro a ―ridotto tenore <strong>di</strong> grassi‖,<br />

con il 60% <strong>di</strong> grassi, ed un burro a ―basso contenuti <strong>di</strong> grassi‖ con solo il 40% <strong>di</strong> materia grassa.<br />

Queste quantità devono comunque essere ben evidenti in etichetta.<br />

Il burro, non essendo un grasso integro per la presenza <strong>di</strong> acqua, ha un apporto calorico inferiore a<br />

quello dei grassi puri.<br />

Come per tuti i cibi grassi non bisogna esagerare con le dosi. La razione <strong>di</strong> burro consentita, in<br />

assenza <strong>di</strong> problemi, <strong>di</strong> circa 10-15 grammi al giorno. Anche chi controlla la quantità <strong>di</strong> burro che<br />

mangia, può rischiare <strong>di</strong> ingerirne in eccesso perché molti cibi lo annoverano fra i principali<br />

ingre<strong>di</strong>enti, come ad esempio:<br />

craker – salatini – grissini – brioche – meren<strong>di</strong>ne confezionate – sughi pronti.<br />

Per legge al burro può essere aggiunto il 2,5-5% <strong>di</strong> cloruro <strong>di</strong> so<strong>di</strong>o è ciò deve essere in<strong>di</strong>cato in<br />

etichetta.<br />

I componenti principali del burro sono gli aci<strong>di</strong> grassi saturi, quelli che abbiamo detto sono dannosi<br />

per le arterie. In realtà, tra i componenti vi è un tipo <strong>di</strong> aci<strong>di</strong> grassi a catena corta e me<strong>di</strong>a, come<br />

l’acido butirrico che è il responsabile dell’aroma tipico dell’alimento e che rendono il burro più<br />

<strong>di</strong>geribile perché più facilmente attaccabili dai succhi <strong>di</strong>gestivi e quin<strong>di</strong> più assimilabili. Questo<br />

acido viene quasi del tutto metabolizzato dall’organismo ed è il principale carburante delle cellule.<br />

Inoltre, gli aci<strong>di</strong> grassi a catena corta, poiché sono una fonte <strong>di</strong> energia rapidamente utilizzabile,<br />

sono usati come combustibile dell’attività muscolare.<br />

Gli aci<strong>di</strong> grassi a catena me<strong>di</strong>a, invece, sembrerebbero avere un potere ipocolesterolizzante. In<br />

pratica, ridurrebbero l’assorbimento del colesterolo a livello intestinale, riducendone la produzione<br />

da parte del fegato. Sembrano anche prevenire la <strong>di</strong>arrea e le malattie infiammatorie del colon e del<br />

retto.<br />

Le fro<strong>di</strong> più frequenti che possono riscontrarsi nel burro sono:<br />

1) aggiunta <strong>di</strong> grassi estranei;<br />

2) presenza <strong>di</strong> latticello (per insufficiente eliminazione);<br />

3) presenza <strong>di</strong> acqua oltre il consentito;<br />

4) presenza <strong>di</strong> coloranti o conservativi vietati;

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