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Fiori e piante, miti e leggende dell'Asia - ICHI JUKU DŌJŌ (Roma)

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Questo simbolismo edenico si è trasmesso al Giappone, dove il pesco è venerato come<br />

protettore contro le forze malefiche. La sua precoce e dolcissima fioritura è simbolo di<br />

Rinnovamento e di Rinascita, di Bellezza e di Gioventù, ma anche di Purezza verginale e<br />

di Fedeltà.<br />

Il Pruno<br />

Il pruno (Prunus) è un genere di 430 specie di arbusti e alberi principalmente a foglie<br />

decidue, che comprende molte specie importanti, sia da frutto, sia ornamentali: dagli<br />

albicocchi ai ciliegi, dai laurocerasi ai peschi e ai susini, i cui fiori hanno forme diverse e<br />

colori varianti, dal bianco al rosa al violetto. In Estremo Oriente il pruno, detto”Albicocco<br />

Giapponese” (Prunus mume), è considerato il simbolo della Primavera, del Rinnovamento,<br />

della Giovinezza, come testimonia la pittura cinese. Grazie hai suoi fiori di un candore<br />

smagliante ha anche evocato i simboli della Purezza e dell'Immortalità.<br />

Si favoleggia in Cina che Laozi fosse nato sotto un pruno: per questo motivo l'albero era<br />

particolarmente venerato dai taoisti.<br />

Alfredo Cattabiani, “Florario – <strong>miti</strong>, <strong>leggende</strong> e simboli di fiori e <strong>piante</strong>”, pp. 674,675, 676 ed.<br />

Oscar Saggi Mondadori, 1998.<br />

Curiosità culinarie<br />

Molte varietà di fiori sono adatti ad essere consumati come arricchimento in molti piatti.<br />

L'unica avvertenza è che vengano raccolti in luoghi dove non siano stati sparsi pesticidi e,<br />

importantissimo, di non cucinare mai i fiori dei mazzi provenienti dai fioristi, perché trattati<br />

con prodotti chimici.<br />

I momenti migliori per la raccolta sono alla mattina o alla sera, quando il loro contenuto<br />

idrico è più alto, e vanno usati al loro picco per avere un sapore migliore. La parte<br />

commestibile è quella dei petali. Prima di essere usati in cucina, i fiori (vale per tutte le<br />

varietà non solo per i crisantemi) vanno lavati delicatamente in acqua salata, quindi<br />

immersi in una ciotola con acqua e ghiaccio per circa 1 minuto e stesi su tovagliolo di<br />

carta. E' inoltre opportuno eliminare la parte bianca finale dei petali, dal sapore spesso<br />

molto amaro. Data la loro elevata deperibilità, i petali vanno consumati subito o conservati<br />

per al massimo un giorno in frigorifero in sacchetti di plastica. I fiori interi invece si<br />

conservano in acqua, sempre in frigorifero.<br />

Il fiore di CRISANTEMO (che fiorisce in autunno in molte varietà) ha un sapore<br />

amarognolo, adatto a insalate crude.<br />

La PEONIA è un fiore molto conosciuto fin dall'antichità per i suoi effetti benefici. Le radici<br />

secche delle peonia lactiflora rinforzano il sistema immunitario, riducono la pressione<br />

sanguigna, calmano le infiammazioni. In cucina le peonie hanno sapori diversi a seconda<br />

del colore. La peonia lutea e la lactiflora hanno un gusto un po' pepato, mentre le altre<br />

hanno un sapore delicato e mielato. I petali sono ottimi nelle insalate con polpa di<br />

avocado, fritti in pastella o usato come letto delicatamente aromatico per pesce o per<br />

ripieni saporiti, i fiori interi si lessano come i legumi; i petali freschi si possono aggiungere<br />

a polpette e ripieni per involtini di carne.<br />

A cura di Francesca Del Debbio: testi estrapolati da “La Grande Cucina Italiana, n° 22, Cucinare<br />

con Erbe, <strong>Fiori</strong> e spezie, Food Editore, 2005; “Monografie del gusto I FIORI”, Food editore, 2006.

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