gennaio - Accademia dei Concordi

di uccello con un punto di ripresa a 500 mt di altezza e che spaziava fino ai vicini
Colli Euganei (foto 15).
La filosofia che sottendeva la valorizzazione dei monumenti insigni era sintetizzata
dalla parola ‘liberazione’: tutto ciò che era tessuto edilizio minore, spesso povero e
fatiscente, doveva essere allontanato dal contatto con le emergenze architettoniche
e quindi abbattuto. Porta San Bortolo è rappresentata senza le mura d’attacco a
destra e a sinistra e pertanto è attraversabile circumnavigandola perché ‘liberata’. Il
concetto di igiene fisica viene applicato anche ai monumenti che non devono essere
immiseriti dal contatto con una realtà povera, fatiscente e indecorosa.
Il PRG a firma dell’Ing. Camillo Puglisi Allegra non verrà mai approvato anche se
alcune sue parti troveranno realizzazione. Si veda la zona industriale a nord dove già
sorgeva lo zuccherificio ora Centro Mostre e Congressi, la zona industriale ad est
della strada per Lendinara, il già citato interramento dell’Adigetto, l’abbattimento
del ghetto ebraico e la realizzazione di Piazza della Repubblica per il collegamento
del Corso Littorio con viale Regina Margherita.
Fortunatamente le molte demolizioni in esso indicate non verranno eseguite: così
via Celio non subirà l’abbattimento delle due testate verso via Mazzini e via Mure
S. Giuseppe, restano in piedi tutte le case lungo la cinta muraria, non è realizzato
lo slargo tra Piazza Vittorio Emanuele e Piazza Garibaldi, l’apertura della strada
prospettica tra il castello ed il Duomo ed altre minori. Tutta la parte a nord verso il
quartiere della Commenda non viene attuata e nemmeno è realizzata la complessa
maglia viaria tra S. Maria dei Sabbioni, il quartiere San Bortolo ed il centro storico.
Non è possibile imputare al Puglisi Allegra di non essere aggiornato sulle teorie
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