gennaio - Accademia dei Concordi
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L’Ing. Stori, nato nel 1890 a Ostiglia, era figlio di un impresario edile che operava<br />
nelle provincie di Mantova e Rovigo (dove edificò il palazzo della Provincia). Amico<br />
fraterno di Arnoldo Mondadori, fondò assieme a lui a Ostiglia nel 1907 il giornale<br />
‘Luce’, di orientamento socialista. Si laureò a Bologna nel 1913, a 23 anni; era<br />
compagno di corso e amico di Pier Luigi Nervi. Trasferitosi a Rovigo, dal 1914 associò<br />
alla intensa attività professionale l’attività di insegnamento presso l’Istituto Tecnico<br />
De Amicis, di cui fu anche preside fino al 1950. Fondò l’Ordine degli Ingegneri di<br />
Rovigo (n. 1 di iscrizione) e ne fu presidente per 30 anni. Assieme all’Ing. Silvestri<br />
e allo scultore Virgilio Milani fu per anni componente della commissione d’ornato,<br />
poi divenuta commissione edilizia. Era amico di artisti e scrittori tra i quali, oltre a<br />
Virgilio Milani, Diego Valeri, Mario Cavaglieri, Emilio Ventura.<br />
I nuovi edifici delle Istituzioni e degli Enti<br />
Il Salone del Grano<br />
E’ degli ingegneri Tullio Silvestri e Antonio Pavarin il progetto del Salone del<br />
Grano (realizzato negli anni 1928/32) che utilizza nella sua grande volta a botte<br />
in vetro una struttura ad archi in legno lamellare, quel ‘bois collé’ con il quale gli<br />
ingegneri francesi si stavano cimentando in opere che permettevano di superare<br />
dimensionalmente tutte le tradizionali costruzioni in carpenteria leggera.<br />
Il complesso della Camera di Commercio di piazza Garibaldi ha sempre rappresentato<br />
per la città un nodo vitale in quanto su di esso si sono avvicendati con regolarità<br />
ogni trenta/quarant’anni impegnativi interventi con lo scopo di adeguare gli spazi<br />
alle crescenti esigenze. L’archivio dell’ente camerale conserva tutto il repertorio<br />
<strong>dei</strong> progetti realizzati o no, che si sono succeduti dai primi del ‘900 ad oggi. E’<br />
una consultazione appassionante e carica di informazioni che attengono sia le<br />
diverse soluzioni progettuali messe in essere nei vari decenni, sia l’evoluzione della<br />
produzione professionale <strong>dei</strong> singoli progettisti che, non ultimo, la documentazione<br />
molto precisa delle trasformazioni delle aree racchiuse all’interno <strong>dei</strong> confini di<br />
piazza Garibaldi, via <strong>Accademia</strong>, via ex teatro Lavezzo con quella parte che venne<br />
comunemente indicata come Cortile della Giraffa. Dopo almeno due progetti redatti<br />
con grande accuratezza si giunse al terzo dell’attuale Salone del Grano che ha<br />
caratteristiche tecniche fortemente innovative. Il primo progetto del 1912 non<br />
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