gennaio - Accademia dei Concordi
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La sala di cui ancor oggi, nonostante alcune improvvide modifiche, possiamo<br />
apprezzare l’eccellente acustica, è il frutto di precise conoscenze di Donghi che trattò<br />
la scatola muraria come un vero e proprio strumento musicale che doveva rispondere<br />
esaltando il suono e non immiserendolo. La buca, il ‘golfo mistico’ dell’orchestra<br />
era sollevato sopra un velo d’acqua e le sue pareti in legno erano staccate dai muri<br />
perimetrali per migliorare la risposta sonora. Il controsoffitto della galleria aveva<br />
opportune forature, mascherate nella decorazione liberty, che avevano lo scopo<br />
di incanalare i suoni come i fori di risonanza della cassa di un violino. Pure se la<br />
forma della sala era stata mantenuta secondo il tracciamento del teatro all’italiana<br />
con la caratteristica forma a ferro di cavallo, i percorsi di caricamento delle varie<br />
zone del pubblico erano assolutamente innovativi. Si vedano le scale triangolari che<br />
consentivano agli spettatori del loggione e a quelli <strong>dei</strong> palchi di salire e scendere<br />
senza mai incontrarsi o intralciarsi nei momenti di evacuazione veloce. Fu così che,<br />
grazie all’ottimo lavoro di Daniele Donghi, il piccolo Teatro Sociale di Rovigo ebbe<br />
un posto importante nelle più accreditate riviste internazionali di architettura e nella<br />
prestigiosa enciclopedia tecnica Baukunden Des Arkitekten.<br />
Non è possibile affermare che la ricostruzione del Sociale fu l’occasione di<br />
aggiornamento della cultura tecnica <strong>dei</strong> progettisti di Rovigo e favorì la loro maggiore<br />
dimestichezza con l’innovativo sistema di costruzione. L’Ing. Tullio Silvestri aveva<br />
già conseguito a Padova una delle prime specializzazioni in cemento armato d’Italia;<br />
egli fu il progettista della rampa in curva che collega tutt’oggi il ponte della Libertà<br />
all’Isola del Tronchetto di Venezia. Anche il breve profilo biografico dell’Ing. Stori<br />
ben documenta quale fosse il livello del professionismo rodigino.<br />
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