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Storia del San Luigi - Istituto San Luigi

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Il 7 maggio giunge a Catania l'«Onoratissimo» Superiore Generale dei Fratelli, il belga fratel<br />

Denis. E' la prima volta che un Superiore Generale visita l'<strong>Istituto</strong> <strong>San</strong> <strong>Luigi</strong>. Il 9 maggio, il<br />

direttore fratel Manfredi con un corteo di circa sessanta macchine appartenenti a famiglie di alunni<br />

e di ex-alunni, rileva il Superiore dal Collegio Leonardo da Vinci di Catania e lo segue, fino al<br />

nostro Teatro Maugeri, dove viene ricevuto dal sindaco ex-alunno avv. Gregorio Romeo. Fratel<br />

Denis prende posto sul palcoscenico insieme con tutte le autorità cittadine e <strong>del</strong>la provincia.<br />

Segue un'accademia nella quale spiccano i cori diretti da fratel Martino. Infine ringrazia<br />

l'«Onoratissimo»: «...Nella mia qualità di Superiore - dice - ho avuto brillanti ricevimenti nel nord<br />

e nel sud <strong>del</strong>l'Italia, in Europa e in Africa, ma difficilmente mi sono trovato di fronte ad una<br />

manifestazione così solenne e nello stesso tempo così affettuosa. Voi, o alunni, siete veramente<br />

charmants come la vostra bella terra. Dal vostro volto sorridente, dai vostri occhi luminosi<br />

traspare tutta la bellezza <strong>del</strong>la vostra anima e <strong>del</strong> vostro cuore ... ». La «Lancia-Aurelia», messa a<br />

disposizione <strong>del</strong> cav. Enrico Permisi riporta il Superiore a Catania.<br />

Nel pomeriggio <strong>del</strong>lo stesso 9 maggio si inaugura a <strong>San</strong>ta Venerina il grande complesso <strong>del</strong><br />

Piccolo Noviziato dei Fratelli, che già forma cento piccole reclute siciliane. Sono presenti una<br />

ventina di direttori <strong>del</strong> Distretto Romano e tutti i Fratelli <strong>del</strong>la Sicilia. Al Vescovo di Acireale<br />

mons. Salvatore Russo e a don Giuseppe Di Bella di Aci S Antonio, il Superiore Generale consegna<br />

il «diploma di affiliazione» all'<strong>Istituto</strong>.<br />

Nella cerimonia di chiusura <strong>del</strong>l'anno scolastico l'alunno di terza liceale, Rosario Romeo,<br />

pronuncia un discorso di saluto, dicendo fra l'altro « ... E' finita una parte <strong>del</strong>la nostra vita, si è<br />

chiuso un capitolo <strong>del</strong>la nostra storia di giovani, forse il più bello, che ci procurerà i più graditi<br />

ricordi <strong>del</strong>la nostra vita. Molti di noi sono stati fra queste mura fin da bambini. Vi abbiamo speso il<br />

meglio dei nostri verdi anni, vi abbiamo profuso le più fresche e le più sane energie e ora ce ne<br />

allontaniamo, alcuni di noi forse per sempre.<br />

Addio, bel «<strong>San</strong> <strong>Luigi</strong>» che ci hai accompagnato amorevolmente fino alle soglie <strong>del</strong>la vita e ci<br />

hai dato una formazione intellettuale e morale che ci consente di guardare all'avvenire con serena<br />

fiducia. Ora ti lasciamo, ma nessuna cosa potrà soppiantare il tuo posto nel nostro cuore, perché<br />

fra le tue mura abbiamo vissuto le ore più belle <strong>del</strong>la nostra giovinezza. Ti lasciamo e diciamo<br />

addio, ma non col cuore, perché esso non sa dirti addio, ma sempre e solo: arrivederci!».<br />

Il gruppo degli Esploratori continua a fare faville sotto la guida di fratel Giuseppe e di Francesco<br />

Gruppillo, capo riparto. In settembre, gli alunni «pensionati» nell'<strong>Istituto</strong> diventano dieci. Il 12<br />

dicembre, l'assemblea <strong>del</strong>l'A.D.E.A. elegge presidente Francesco Gruppillo.<br />

Nel febbraio <strong>del</strong> 1955 iniziano i lavori per la nuova Cappella nel lato sud <strong>del</strong> cortile. Il progetto è<br />

<strong>del</strong>l'ing. Lucio Maugeri. Sopra di essa, al primo piano, verranno costruite le stanzette per i<br />

convittori. Di conseguenza, a maggio, il saggio ginnico (responsabile il prof. Canfarelli) ha luogo al<br />

Campo. sportivo comunale, dato che il cortile è ingombro di materiale e di macchine edili. Qualche<br />

mese dopo, lo stesso cortile viene liberato dai massi, livellato e reso più uniforme con terra e cemento.<br />

Gli alunni sono 282, di cui 14 convittori.<br />

Nel marzo <strong>del</strong> 1956 il palcoscenico ha un nuovo sipario di velluto rosso, che sostituisce quello<br />

rigido e pericoloso, che rischiava di andare a finire spesso sulla testa di qualche attore distratto che<br />

non ne calcolasse bene la traiettoria. La gimkana automobilistica di maggio, per la festa <strong>del</strong><br />

direttore, viene vinta dall'ex-alunno Nicola Grassi Bertazzi.<br />

In settembre fratel Stefano (Sottili) ritorna ancora, e dà il cambio nella direzione <strong>del</strong>l'<strong>Istituto</strong> a<br />

fratel Manfredi. Viene ultimata a novembre la costruzione <strong>del</strong>la Cappella e <strong>del</strong> primo piano (che<br />

subito si ammobilia per l'internato). Si costruisce anche un secondo piano, che però è lasciato «a<br />

rustico». Al primo piano <strong>del</strong> nuovo fabbricato vengono sistemate anche la direzione e la segreteria.<br />

A dicembre è pronta la prima parte <strong>del</strong>lo scalone che dal pianoterra (cappella e cortile) conduce al<br />

primo piano. Con questa poderosa opera l'<strong>Istituto</strong> <strong>San</strong> <strong>Luigi</strong> aumenta notevolmente i suoi locali e<br />

perciò allarga le possibilità di accogliere i convittori. E' un passo molto importante che necessita<br />

però di nuova organizzazione e di notevole personale religioso e di servizio.<br />

Gli «ex» <strong>del</strong>l'A.D.E.A. eleggono il nuovo consiglio il direttivo: presidente è Salvatore Politi,<br />

vice presidente il prof. Raffaele Manzoni, direttore <strong>del</strong>la sala giochi Giuseppe Finocchiaro. Assi-<br />

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