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Storia del San Luigi - Istituto San Luigi

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L' 'ORATORI IO<br />

«Oratorio Festivo <strong>San</strong> <strong>Luigi</strong> - 16 Luglio 1899»: la scritta a caratteri cubitali sul muro esterno <strong>del</strong><br />

«salone» <strong>del</strong>l'<strong>Istituto</strong> S. <strong>Luigi</strong> di Acireale è molto sbiadita, ma ancora si riesce a decifrarla. Le<br />

intemperie e la mancata mano di vernice non sono riuscite a cancellarla <strong>del</strong> tutto. Resta là, ormai<br />

fantasma in<strong>del</strong>ebile, a segnare l'inizio di una storia affascinante nei suoi risvolti storici, religiosi e<br />

sociali.<br />

Già nel 1884 un «Oratorio» era sorto ad Acireale, nella via Dafnica, sotto l'impulso <strong>del</strong><br />

sacerdote Martino Calì Fiorini, appena dietro la chiesa di <strong>San</strong> Michele, in locali apprestati da padre<br />

Rosario Licciar<strong>del</strong>lo, coadiuvato dal giovane Salvatore Patanè Rossi. I tre figli <strong>del</strong> barone Agostino<br />

Pennisi di Floristella (sposato con Giuseppina Alessi; 1832-1885), Salvatore, Angelo e Pasquale,<br />

tutte le domeniche andavano all'Oratorio per insegnare la Dottrina cristiana.<br />

Qualche anno dopo, uno dei principali protagonisti <strong>del</strong>la storia che andiamo a ricostruire -<br />

Pasquale Pennisi Alessi di Floristella, nato ad Acireale il 7 novembre 1868 - entra in Seminario per<br />

diventare sacerdote. Nel 1887 l'Oratorio si sposta, nella zona dove poi metterà definitive radici e<br />

precisamente in una casa circondata da un fondo rustico, esistente nella parte bassa di via Angelo<br />

Raffaele, data in locazione dal Comune al presidente <strong>del</strong><br />

«Circolo cattolico», Andrea Leonardi Calanna, di cui era<br />

«assistente» il gesuita Antonino Benincasa. I ragazzi usano<br />

per le loro pratiche religiose la chiesetta <strong>del</strong>la SS. Trinità,<br />

piccola, ma bella, nell'armoniosa rotondità <strong>del</strong> suo vivace<br />

barocco e per il suo caratteristico campanile. L'assistenza è<br />

data ancora dai Padri <strong>del</strong>l'Oratorio.<br />

Il primo gennaio <strong>del</strong> 1894 Pasquale Pennisi viene<br />

ordinato sacerdote; diventando così per tutti «padre don<br />

Pasqualino». Il responsabile <strong>del</strong>l'Oratorio, il canonico<br />

Martino Calì Fiorini, lo inserisce nella direzione <strong>del</strong>l'opera<br />

benefica, mettendolo - come allora si disse - al posto<br />

giusto:<br />

«Come un palmizio che, sotto il cielo che gli è proprio e<br />

nel suolo che gli è adatto, mostra la cima verde carica di<br />

frutti <strong>del</strong>iziosi, il sacerdote Pennisi, sin dalle prime,<br />

incomincia a mostrare frutti belli e abbondanti <strong>del</strong>la sua<br />

fervente operosità ... ».<br />

Don Pasqualino, pensa però, ad un Oratorio festivo più moderno e più ampio che possa<br />

raccogliere i fanciulli <strong>del</strong>la città, specie quelli di condizione umile e povera. Spronato dal vescovo<br />

mons. Genuardi e aiutato dai rapporti di fraterna amicizia che lo legano al sac. Vincenzo Valastro,<br />

egli acquista tutto il complesso di case (alcune sono catapecchie) che sorgono attorno all'Oratorio.<br />

Con un progetto redatto dall'ing. Vincenzo Paradiso, si demolisce, e s'incomincia a costruire una<br />

grandiosa opera sulla via Galatea.<br />

I lavori durano quasi cinque anni, e alla fine viene realizzato un grande edificio rettangolare<br />

dove sono inseriti un salone che funge da cappella-teatro, e diverse sale, per la direzione,<br />

l'insegnamento <strong>del</strong>la Dottrina cristiana, le scuole, e i giochi. Una scala porta ad un ampio cortile, su<br />

cui si apre uno spazioso portico pavimentato a lastre di pietra lavica.<br />

Dopo un triduo alla Madonna e a <strong>San</strong> <strong>Luigi</strong>, fatto dal sac. Salvatore Greco, segretario vescovile,<br />

sabato 15 luglio 1899, accompagnata in trionfo da una turba di ragazzi, viene sistemata nell'altare<br />

<strong>del</strong>la cappella-teatro la statua <strong>del</strong>la Vergine con in capo dodici stelle, offerte da giovani catechisti.<br />

Il 16 luglio di quell'anno, ha luogo poi l'inaugurazione <strong>del</strong>l’Oratorio festivo dedicato a <strong>San</strong> <strong>Luigi</strong>.<br />

Alle 7,30 mons. Genuardi benedice la cappella-teatro e, assistito dai sacerdoti Pennisi e Valastro,<br />

celebra la «messa bassa pontificale» rivolgendo commosse parole ai tanti ragazzi presenti. Nella<br />

mattinata, con il salone parato a festa da iscrizioni dettate dal sac. Greco, dalle effigie di <strong>San</strong> <strong>Luigi</strong><br />

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