14.06.2013 Views

Storia del San Luigi - Istituto San Luigi

Storia del San Luigi - Istituto San Luigi

Storia del San Luigi - Istituto San Luigi

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

agazzo di Catania, Giuseppe Tringali. La partenza dalla Stazione è commovente per i parenti e per<br />

i molti alunni <strong>del</strong> doposcuola intervenuti.<br />

In ottobre, il consigliere comunale Salvo Pennisi Lella comunica a fratel Francesco l'istituzione<br />

in Aci <strong>del</strong>l'<strong>Istituto</strong> tecnico comunale. Fratel Francesco è assai lieto pensando ai molti giovani che<br />

per frequentare quel tipo di scuole erano prima costretti a recarsi a Catania. Si è interessato l'on.<br />

Pennisi, ma per risolvere il problema finanziario di quella istituzione c'è l'apporto dei cittadini. Così<br />

un anonimo versa lire 4.000,l’on. Pennisi, 2.000, Andrea Calanna, 2.000, G. P. Pennisi, 2.000; e, la<br />

stessa somma, la ditta Leonardi, la ditta Samperi, Rosario Pennisi, il cav. Gulisano, Pietro Badalà<br />

Scuderi. Si aprono subito i primi due corsi.<br />

Gli Austro-tedeschi, intanto, sono giunti quasi alle porte di Udine. Il problema dei profughi <strong>del</strong>le<br />

zone occupate si fa sentire anche ad Acireale, dove ne giungono alcune centinaia, nel novembre <strong>del</strong><br />

1917. Il Prefetto vuole requisire tutti i locali <strong>del</strong>l'Oratorio per sistemare quei profughi. Grandi<br />

ambasce dei Fratelli che in tal caso dovrebbero sospendere ogni loro attività. Ma il loro cuore è<br />

anche per quei fuggiaschi; ai quali vengono assegnate quattro ampie stanze. Si ricoverano 18<br />

profughi.<br />

Nel novembre <strong>del</strong> 1918, la fine <strong>del</strong>la guerra.<br />

Nell'aprile <strong>del</strong> 1919 ritorna ad Acireale fratel Emilien, dopo 40 mesi di servizio sul fronte<br />

francese. La vita è magra. L'Oratorio ne soffre. Il barone di Floristella è con i Fratelli, inviando fra<br />

l'altro, alla Comunità 83 fusti di vino (che al mercato si compra a lire 2,20 al litro).<br />

LA SCUOLA<br />

La guerra e la morte di mons. Pennisi hanno fatto rinviare sine die l'esecuzione <strong>del</strong> progetto per<br />

il fabbricato <strong>del</strong>la nuova istituzione. I Fratelli, inoltre, sentono fortemente la mancanza di una<br />

cappella ad essi riservata. Il salone, con l'altare nella nicchia, non può consentire né la presenza <strong>del</strong><br />

<strong>San</strong>tissimo, né quell'ambiente atto al raccoglimento e alla meditazione che i Fratelli trovano ogni<br />

giorno soltanto nella chiesa <strong>del</strong>l'Oratorio dei Filippini o in quella <strong>del</strong>l'Angelo Raffaele.<br />

Con il permesso <strong>del</strong> barone Pennisi di Floristella (che insieme ai suoi fratelli, nella qualità di<br />

eredi di don Pasqualino, è il proprietario <strong>del</strong>l'edificio <strong>del</strong>l'Oratorio), si unificano le ultime due<br />

stanze vicino al teatro, realizzando una sala da<br />

poter essere adibita a cappella. Il bar. di<br />

Floristella dona l'altare (che costa 753 lire), e così<br />

il primo giugno 1920, con il placet <strong>del</strong> Vescovo,<br />

presenti gli alunni <strong>del</strong> doposcuola, il cappellano<br />

padre Salvatore Finocchiaro benedice il nuovo<br />

sacro locale e l'indomani celebra la messa. La<br />

sera <strong>del</strong> primo venerdì viene istituita l'Unione <strong>del</strong><br />

<strong>San</strong>tissimo Crocifisso. Sei giovani pronunziano la<br />

consacrazione come membri effettivi.<br />

Durante la guerra, i Padri Filippini avevano<br />

invitato fratel Francesco a dare lezioni di francese<br />

al Collegio <strong>San</strong> Michele. Nel 1918, mons. Arista aveva chiesto al direttore se i Superiori dei F.S.C.<br />

avrebbero potuto accettare di assumere la direzione <strong>del</strong>lo stesso Collegio. Si stabiliscono trattative<br />

in tal senso. Con la morte di Arista, avvenuta nel settembre <strong>del</strong> 1920, ogni trattativa cessa, perché,<br />

come sembra, i Padri Filippini hanno cambiato idea.<br />

I Fratelli sono invitati, adesso, dal parroco di Castiglione a stabilire una loro presenza in quel<br />

centro. Ma i superiori <strong>del</strong> distretto di Marsiglia (da cui, dipende, come sappiamo, la Comunità di<br />

Acireale) rispondono negativamente. Il motivo è che la guerra ha ostacolato le vocazioni e vi è la<br />

necessità di rinforzare le Comunità esistenti.<br />

Se, però, quella via di espansione <strong>del</strong>l'opera dei Fratelli non è possibile, la Provvidenza è con loro.<br />

Nel 1921 il vicario <strong>del</strong>la Cattedrale, can. Vincenzo Valastro, mette infatti a disposizione <strong>del</strong><br />

direttore fratel Francesco diecimila lire, donate da persona che vuole mantenere l'anonimato. E'<br />

16

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!