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(foto Fabio Astengo)
n Maurizio Vivalda
Continua la marcia del Savona, alla sesta vittoria
esterna, tengono il passo l’Entella e il
Casale. Una vittoria interna, 3 pareggi e ben
5 vittorie esterne, 22 reti segnate. Questa la
sintesi della 14a giornata. Malgrado il campo
pesante, rotondo 5 a 2 del Savona (1° 39 p.)
in casa del Rivoli (5° 24 p.). Troppo grande il
divario tecnico tra le due compagini e la gara
si mette subito bene per gli striscioni grazie a
Sogno, all’ottavo centro stagionale. Da registrare
le doppiette di Bottiglieri e Zirilli, anche
quest’ultimo a quota otto. Per i frastornati
torinesi marcature di Cagliano e Cervino. Importante
vittoria dell’Entella (2a 34 p.) in casa
della Lavagnese (17a 8 p.) in crisi di gioco e
Periodico di informazione sportiva - Anno III - Numero 41 - 10 Dicembre 2009 - Diffusione gratuita copie 5000
Direttore Responsabile Maurizio Vivalda - Registrazione Tribunale di Savona n. 584/07 del 13/8/2007
Dal Lunedì al Sabato orario continuato 8.15 - 20.00
Domenica mattina 9.00 - 13.00
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risultati. Ospiti subito in vantaggio con Balacchi
servito dall’ex biancoblu Soragna, che
nella ripresa raddoppia su rigore. Entrambe
le formazioni terminano con l’uomo in meno
per l’espulsioni di Vasoio e Praino. Non molla
il Casale (3° 29 p.) che passa di misura sul
Derthona (15° 12 p.) grazie alla rete di Lauria
al 23°. Da segnalare che la Corte di Giustizia
Federale ha restituito ai nerostellati il punto
di penalizzazione inflitto in primo grado per
ritardato pagamento delle spettanze. Giusto
pareggio tra l’Albese (4a 25 p.) e la Sarzanese.
I langaroli, dopo tre vittorie consecutive, rallentano
la corsa mantenendosi comunque in
zona play-off.Combattuto 2 a 2 tra il Settimo
(11° 16 p.) e la matricola terribile Aquanera
(6a 21 p.) che consolida una posizione di
Sponsor Ufficiale
Il Savona rullo compressore
classifica tranquilla. Vince il freddo tra l’Acqui
(7° 20 p.) e il fanalino di coda Pro Settimo (18°
7 p.) in una partita dalle poche emozioni. Il
derby genovese tra Sestrese (9a 17 p.) e Borgorosso
(9° 17 p.) se lo aggiudicano i biancocrociati
arenzanesi per 2 a 1. Da segnalare la
crisi societaria della Sestrese che è scesa in
campo con una formazione baby, visto l’abbandono
di praticamente tutti i veterani. Per
la cronaca le reti sono state siglate da Anselmo
e Castagna per gli ospiti e Baudo per i
padroni di casa. In coda importanti vittorie
esterne del Chieri (14° 14 p.) 2 a 1 in casa del
Valle d’Aosta (16° 9 p.) e del Cuneo (13° 14 p.)
ai danni del Vigevano (12° 15 p.).
Osteria con cucina
Cucina casalinga
di piatti tipici liguri
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2
chi ci capisce
qualcosa
è bravo
n Fabio Parodi
Siamo qua a parlare del futuro dello
stadio Bacigalupo, in realtà nessuno di
noi sa di cosa si stia parlando. L’attuale
situazione è quanto di più confuso
e contraddittorio si possa immaginare:
dichiarazioni, controdichiarazioni,
interviste, smentite… un carosello di
parole dietro le quali o regna il caos
più assoluto o tira le fila uno dei più
grandi strateghi al mondo. Quando si
dice un progetto per tutte le stagioni:
l’11 Febbraio i giornali parlavano
di stadio da 5.000 posti, il 13 era già
diventato “da 5.000 in su”, il 18 scendeva
a 4-5.000, il 21 Marzo si stringeva
ancora e arrivava a 4.000 posti.
Il tutto annunciando ai quattro venti
che l’impianto sarebbe stato costruito
“per una serie C d’élite”.
4.000 posti “per una serie C d’élite”?!?
Con 4.000 posti non si fa neanche la
serie D d’élite, figurarsi la C…
In estate cambiava la dirigenza del
Savona, cominciavano ad arrivare risultati
eclatanti e, assieme ai risultati,
anche richieste sempre più pressanti
di chiarezza sul futuro dello stadio
accompagnate da tutta una serie di
progetti di fattibilità, alcuni dei quali
elaborati direttamente dal CONI.
Le nubi parevano diradarsi, ma con
l’arrivo dell’autunno la tramontana
sembra definitivamente persa: il 16
Ottobre “Cittadella e stadio sono incompatibili”;
al 18 è “necessario trovare
un accordo fra Comune, Curia e
Savona Calcio”; il 19 colpo di scena:
“Cittadella e stadio non sono incompatibili”.
Un disastro, un minestrone
incomprensibile a chiunque. Questa
totale mancanza di chiarezza, naturalmente,
non fa altro che aumentare
le tensioni: i tifosi sono sul piede di
guerra, i comuni cittadini assistono
abbastanza stralunati alla vicenda
senza capirci granchè (non sono gli
unici, del resto), la società comincia a
tremare al pensiero di una nuova stagione
in un impianto fatiscente come
l’attuale. Ci sarebbe un gran bisogno
di parole di conforto, ma l’ultima dichiarazione
del Sindaco (“Il Comune
non deve nessun chiarimento”) non
pare proprio voglia andare in questa
direzione.
La torre - faro
specchio
della città?
n Fabio Parodi
Domenica scorsa il gioco preferito
durante la partita (che dopo 20 minuti
era già virtualmente finita) era stare
a guardare cosa combinava la torrefaro
sud, lato tribuna.
In questa torre le luci hanno cominciato
ad accendersi e spegnersi come
in un albero di Natale: di 8 se ne illuminavano
due sopra e quattro sotto,
poi si passava alla configurazione inversa,
poi solo quelle laterali… quelle
centrali… tutte! no, ne manca di nuovo
una! E via così per tutta la durata
della partita, ad ogni colpo con nuove
sorprese.
A cosa sia dovuto questo gioco psichedelico
potrebbe essere in grado
di dircelo un bravo elettricista; in una
città normale anche l’Assessore allo
Sport dovrebbe esser messo in condizione
di poter rispondere al quesito.
Ma la nostra è una città normale?
Difficile questione. Stando ai cartelloni
pubblicitari appesi all’ingresso della
città non diremmo proprio: “Una città
fuori dal comune”, recitano. Quindi…
Quindi non resta che affidarsi al vecchio,
caro mugugno, che nei nostri
porti venne barattato dai camalli con
paghe più basse pur di poterne esercitare
il diritto. Ma attenzione: avere
la pazienza di ascoltare il mugugno
non può essere la scusa per lasciare
sempre le cose come stanno; questo
stadio ha bisogno di lavori di ristrutturazione
e ammodernamento, lavori
che portino ad una effettiva migliore
fruibilità da parte degli spettatori.
Lavori grandi o piccoli che siano, ma
lavori.
Mettere a repentaglio investimenti
privati o, peggio, la storia stessa della
società di calcio perché non si ha il coraggio
di dire che non ci sono i fondi
per eseguirli è un comportamento infantile,
del tutto identico a quello del
bambino che nega di avere rotto il vasetto
di marmellata che, per golosità,
aveva cercato di prendere nel ripiano
più alto.
Non c’è nulla di male ad avere un
Comune in bolletta, visti i tempi che
corrono, così come non c’è nulla di
male ad affidare la gestione delle
cose comunali a privati che, per vari
motivi, sono disposti a farsi in quattro
pur di conservarli dignitosamente, se
non addirittura a migliorarli. Se solo
si ravvisasse un minimo di disponibilità
e buona volontà, ecco che allora
il mugugno non avrebbe più ragione
di esistere: ma come si può pensare di
essere indulgenti con chi non dà nessun
segno di interesse?

Il presidente andrea pesce:
i primi mesi a Savona,
la questione stadio, il futuro...
(foto Fabio Astengo)
n Elisa Di Padova
In occasione dell’ultima partita casalinga, prima della
sosta per le feste di Natale, abbiamo chiesto al Presidente
Andrea Pesce un suo bilancio sulla situazione del
Savona e le sue impressioni su come stanno andando le
cose. Dopo questi primi cinque mesi un bilancio e una
sua personale opinione su alcune tematiche: partiamo
dalla città, dalla sua gente e dal mondo economico...
La parte economica ancora non l’ho vista... in generale però
posso dire che c’è grande apertura verso la nostra attività e
i nostri progetti. La gente io la conosco molto bene: siamo
tutti liguri, un po’ complicati, non semplici di carattere, ma
anche io lo sono e lo capisco molto bene!
Un bilancio sulla Società, sulla sua gestione e sui suoi
collaboratori…
Beh, c’è una compagine giusta! Dovremo fare ancora qualche
ritocco all’organigramma per avere un’organizzazione
più appiattita e meno piramidale, ma è quasi tutto ok:
ciascuno ha le sue responsabilità e le esegue molto bene.
Sono soddisfatto e poi io ho tanti compiti e altrettante valide
persone a cui posso delegare!
Cosa ne pensa della squadra?
Non la commento perchè penso che la classifica parli da
sè... posso solo dire che noi vinceremo sempre sul campo
e non a tavolino!
Un’opinione sul campionato?
Aspettiamo! In questo sono peggio di Iacolino! Ora dico
che alla domenica sono felice, è bello vedere i biancoblù
che con moltissimo impegno e sacrificio da parte di tutti,
dal primo all’ultimo, stanno in cima alla classifica!
Quando gioca il Savona non manca mai: ormai è tifoso
biancoblù a tutti gli effetti?
Ormai sì, tra l’altro posso affermare con sincerità di essere
solo un tifoso biancoblù visto che prima nessun’altra squadra
mi aveva appassionato tanto. Confesso che è un’emozione
pazzesca vedere il Savona che scende in campo.
Qual è la partita che l’ha emozionata di più?
Ce ne sono parecchie ma forse... quella con la Lavagnese.
Sì, ora mi sento davvero coinvolto anche emotivamente!
Cosa farà durante le vacanze di Natale?
Sto iniziando ad associare le vacanze di Natale con la sosta
del Savona non con quella dal lavoro! Mi sa che son malato!
Lavorativamente vacanze ne farò ben poche, starò a
Genova ma lo sguardo sarà... a ponente!
Se Babbo Natale portasse uno stadio nuovo risolverebbe
tanti problemi vero?
Eh, eh! Noi abbiamo bisogno di certezze per poter investire.
I rapporti con il Comune sono ottimi, conosciamo le
problematiche relative alle progettazioni e il Comune sta
aspettando dalla Regione una risposta sul PUC, certamente
anche noi abbiamo bisogno anche di qualche certezza
per poter lavorare nel miglior modo possibile.
Tra i timori dei tifosi il fatto che eccessive complicazioni
sul percorso vi facciano un po’ “passare la voglia”...
c’è questo rischio?
Come ho già detto ci vuole ben altro per farci passare la
voglia! I risultati arrivano, la gente parla del Savona, noi ci
siamo!
Un auspicio per il nuovo anno?
L’auspicio è di essere sempre di più! Spero che continueremo
a crescere così come stiamo facendo, sia dal punto di
vista sportivo che societario. Alcuni rappresentanti savonesi
credo verranno introdotti nella società e questa cosa
non ci dispiacerebbe affatto. Abbiamo moltissima voglia di
crescere coinvolgendo la città sempre di più.
Ci salutiamo con i suoi personali auguri ai tifosi
Noi ci auguriamo di fare quello che si aspettano da anni! Il
mio augurio a tutti loro invece è di buone feste a tutti e...
faremo loro un regalo... spumeggiante!
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4
che meraviglia biancoblù!
n Fabio Astengo
Per questo incredibile Savona non ci sono più aggettivi:
meraviglioso è l´ultimo che ci viene in mente, anche se forse
non rende pienamente giustizia nella descrizione dello
squadrone biancoblù.
Dopo la vittoria casalinga con l´Acqui, ottenuta in scioltezza
nonostante il campo pesantissimo, i biancoblù hanno
espugnato alla grande anche il “campetto” di Rivoli con
una prestazione sopra le righe. Alla vigilia i timori erano
molteplici: la forza dell´avversario, quarto in classifica, il
campo piccolo e il terreno pesante. Al solito, le paure sono
state spazzate via con una cinquina di gol e altrettante occasioni
sbagliate di un soffio. I tifosi che hanno seguito in
terra piemontese la squadra hanno avuto modo di godersi
la domenica assistendo a uno spettacolo che è difficile vedere
sui campi della serie D: possesso palla, triangolazioni
precise ed efficienti, concentrazione feroce (anche sul 5 a
2), gol spettacolari ... che si vuole di più?
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Iacolino, che è un perfezionista e si arrabbia per gli errori
anche a partita acquisita, vorrebbe eliminare, giustamente,
anche qualche svista difensiva che potrebbe dare problemi
in partite più equilibrate, se mai ce ne saranno.
E´ impressionante comunque la facilità con la quale i biancoblù
trovano la via del gol, le tre punte hanno segnato
insieme la bellezza di ventidue reti mentre il totale dei gol
segnati è salito a quaranta: il sogno dei cento gol realizzati
a fine campionato è alla portata anche se, naturalmente,
sarà importante per prima cosa raggiungere l´agognata
C2, dove, questa volta, si potrà essere protagonisti e non
solo comparse. I tifosi chiaramente sognano ad occhi aperti,
la loro è una gioia che defineremmo incredula perché
dopo averne subite di tutti i colori per anni, ora possono
godere le imprese di una squadra da sogno.
I commenti sul pullman ritornando da Rivoli erano entusiasti:
“Fatte le debite proporzioni, visto che allora era serie
C, questa squadra gioca bene come quella di Gadolla” affermavano
i più anziani, “Non ho mai visto il Savona giocare
così bene”, “Questa squadra è più forte di quella di Piro”,
“Non riesco a trovare difetti a questa squadra” dicevano i
più giovani. Incredibilmente però, nonostante tredici vittorie
su quattordici partite, questo magico Savona ha solo
tre punti di vantaggio sull´Entella e quindi non può assolutamente
rilassarsi: alla fine del girone di andata mancano
ancora tre partite, di cui due casalinghe, la prima di questa
domenica è con l´Albese, avversario da prendere con le
molle, e seguiranno le sfide con il Borgorosso, a Lavagna,
e quella casalinga con la Sestrese. Il titolo di “campione
d´inverno”, a patto di non mollare la concentrazione, è a
portata di mano e si può raggiungere con un ulteriore filotto
di tre vittorie.
Nel frattempo, all´ultima giornata dell´andata, ci sarà
l´interessante scontro diretto tra Entella e Casale che potrebbe
portare buone notizie.
Sabato 12 Dicembre
alle ore 17.30
presso l’atrio del palazzo comunale
di Savona si terrà la 4° edizione de
l’anbisiusu
manifestazione organizzata dal
Savona Club Valbormida

Appunti per una storia del calcio provinciale
La stagione 1974-75
La Cairese a metà degli anni 1970: da sinistra in piedi l’allenatore Pizzorno, Pastorino, Garrone, Porta, Piazza, Costa, Bottinelli, Berretta;
accosciati Bianco, D’Anna, Ventriglia, Strapazzon, Carta.
n Franco Astengo
Dopo qualche settimana in cui i nostri “appunti” si sono occupati di
vicende specifiche (tornei, storia di “mitici” terreni di gioco, ecc.) torniamo
a rievocare le stagioni più importanti del nostro calcio provinciale.
Cercheremo così di ricordare squadre e protagonisti degli
anni’70, iniziando dalla stagione 1974-75, in un momento in cui un
grande numero di squadre disputava i diversi campionati federali.
Andiamo per ordine, allora: il Savona FBC si trovava in Serie D, appena
retrocesso dalla categoria superiore. Si trattò di un campionato
molto travagliato, segnato da difficili vicende societarie e tecniche
(a metà campionato l’allenatore Mino Persenda, fu sostituito dalla
coppia Cucchi – Pelizzari). Alla fine i biancoblu raggiunsero l’ottavo
posto in classifica alla pari con il Borgomanero, distanziati di nove
punti dall’Albese primatista. Questo l’organico presentato in quella
stagione: Portieri: Ghiso, Corti e Nacinovich; Difensori: Perlo,
Mircoli, Favalli, Brignole, Capra G, Capra D, Canepa Centrocampisti:
Orcino, Fossa, Fraioli, Borri, Cucchi, Corbelli,
Scichilone, Longoni, Cipollina Attaccanti: Corbellini (7 reti),
Panucci (16 reti), Rota, D’Alessandro.
Del girone unico di Promozione (vinto dalla Sanremese
sul Gruppo C) facevano parte quattro squadre della nostra
provincia.
Esattamente:
Varazze (terzo posto): Lupi, Musmeci II, Lucchesi, Prato,
Torri; Perata, Vitali, Landolfa, Ghigliazza, Musmeci I, Poli-
gnano (Dossena, Camogli, Giannini) all.Recagno
Vado (ottavo posto): Di Giorgio, Bianchino, Turezzini, Camici, Grippo,
Bertero, Dagnino, Micca, Boschis, Crosa, Chittolina (Gerbaudi, Dubourgel,
Cappelli, Casu, Becco, Mazzucchelli, Bordero, Brondo, Wuillermoz,
Davi, Vaniglia, Bondi) all. Ansaldo poi Solari
Albenga (nono posto): Zanardini, Bruzzone, De Campo, Costanzo,
Roveta, Cazzola, Ferrara. Casalino, Fabbris, Pizzo, Tonelli (Albini, Massone,
Beltramo, Morelli, Stoccolo, Pioppo) all. Tonelli
Loanesi (dodicesimo posto): Settimio, Bagnasco, Damonte, Sinagra,
De Rizzo, Benedetto, Magliano, Costa, Lovetere, Monti, Ghigliazza
(Neuhoff, Boccia, Benedetti, Casella) all.Nehuoff.
Nel girone A della Prima Categoria militavano undici compagini della
nostra provincia.
Il campionato fu vinto dalla Taggese, davanti alla Veloce (43 punti a
35) Questi gli organici delle “nostre”.
quello che hai sempre cercato e non hai mai trovato…
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5

6
Veloce (seconda): Baldelli, Crispino, Marenco, Lingua, Morando I,
Giaccone, Sarti, Milanese, Pierucci II, Torresan, Colombo (Valente, De
Valle, Morando II, Chiesa, Gallo)all.Pierucci
Pietra Ligure (terza): Porta, Rezzaio, Puppo, Iacoponi, Centino, Barberis,
Desogus, Coccati, Mandraccio, Fadda, Bosio (Bottaro, Roggi,
Matis, Micheli) all.Salamini
Finale (quinta): Alberelli, Pregliasco, Colombo, Daga, Botto, Cusimano
F, Dominici, Cusimano L, Franco, Poddighe, De Sciora (Calcagno,
De Franco, Borgo, Cavanna, Colombo, Balbo) all.Luciano
Cairese (sesta): Zanini, Campora, Caviglia, Bertone, Ferraro, Bianco,
Pastorino, Bordino, D’Anna, Tardito, Bottinelli (Isola, Berretta, Ventriglia,
Pesce, Scarsi, Lambertini) all.Pizzorno
Ceriale (settima): Casella, Lombardini, Benvenuti, Lunetta, Enrico;
Capriati, Sesini, Bogliolo, Fazio, Molli, Francia (Demin, Peregan, Cammarata,
Botto) all.De Sciora
Alassio (ottava): Graglia, Brilla, Tabò, Balbi, Giustinetti, Testa, Fazio,
Formento, Costa, Ravera, Martino (Tamarindo, Villani, Bianchi I, Bianchi
II, Gentile) all.Brancaleoni
Carcarese (nona): Bertonasco, Cruciani, Giribone, Odella, Garra, Marenco,
Oddera, Tagliaferri, Casazza, Goslino, Perotti (Ronchi, Resio,
Meggiolaro, Laoretti, Pizzorno, Zanco)all.Giorgi
Borghetto S.S. (decima): Gibertini, Airaldi, Smrelli, Grego, Scazzola,
Piccolo, Parodi, Badano, Baucia, Minucci, Dagnino (Durando, Zolezzi,
Romano, Airaldi, Chirivì) all.Camilloni
Auxilium Alassio (undicesima): Ferrandi, Maghella II, Giacchello I,
Merello, Giacchello II, Avogadro, Leone, Danio, Mosca, Russo, Vitale
(Cacciamani, Fui)all.Giachello
Albisola (dodicesima): Piotto, Spangher, Zunino, Ratto, Vallerga,
Cianciulli, Illarcio, Genta, Bolognesi, Villani, Procopio (Rossi, Di Cola,
Silivestro, Berardo, Lunati, Ziliani)all.Bosio
Finalpia (sedicesima): Spensatello, Mandraccio, Pittalis, Sabadini,
Finocchio, Cagnetti, Tortarolo, Mamberto, Robutti, Neirotti, Fiorani
(Parodi, Stocco, Cancelleri) all.Balestrieri
SECONDA CATEGORIA
La seconda categoria risultava composta da un girone unico di 14
squadre: 13 savonesi ed una imperiese (il Sanremo’70). Si trattò della
grande stagione del Ferraro di Savona, che vinse il campionato con 5
punti di vantaggio su tre squadre piazzate al secondo posto. Andora,
Cengio e Spotornese.
Questi gli organici a disposizione:
Ferraro: Ghizzardi, Borghini, Siter, Bocca, Barbino, Gianotti, Vasconi
I, Rodino, Francese, Avezza, Lori (Turco, Bottino, Termini, Zilli) all. Pacini
Andora: Messico, Ordano, Curtolo, Valenza, Luzzo; Bernardini, Papone,
Cova, Gagliolo, Capasso, Lupo (all.Dodi)
Cengio: Meliga, Zunino, Pini, Bagnasco, Scavino, Massaro, Gaiero,
Dormetta, Monaci, Foglia, Spata (Ghisolfo, Reviglio, Ardenti) all.Foglia
Spotornese: Francese, Triolo, Torcello, Pisà, Maspes, Incorvaia, Ciappellano
II, Restuccia, Ferrelli, Chiappella, Maffei (Ghelli, Luca) all. Muccinelli
Altarese: Carbone, Occhi, Alluigi, Giribaldi, Fornaciari, Berio, Pangolino,
Pansera, Giribone, Briano, Bellomi (all.Pansera)
Laigueglia: D’Amore, Chirivì, Moroni, Bergoin, Siffredi, Bonelli, Etzi,
Giraudo , De Lorenzo I, Ferro, De Lorenzo II, (Guardone, Ponzonetto)
all.Alciatore
S.Cecilia: Traversa, Scannavino, Bruzzone, Basso, Fiore, Mongaro, Lagasio,
Zunino, Barisone, Cella, Tronchin (Carlevaro, Bellomi) all.Gaggero
Nolese: Tissoni I, Roberto II, Ragusa, Castino, Saccone, Pisano, Zamboni,
Rosu, Rusticoni, Ciappellano I, Tissoni II (Roberto I, Maio, Pastorino)
all.Pisano
Valleggia: Bertola, Vota, Piccaluga, Monti, Conterno, Filippi, Riolfo, Pirito,
Fiore, Scarrone, Pittaluga (Nari, Tabellario, Vasconi II) all.Armella
Calizzano: Barberis I, Marta, Oddone, Badano I, Merola, Rocca I, Barberis
II, Cislaghi, Massaboa, Martin, Rocca II ( Badano II, Briozzo, Rasetto,
Etalle) all. Rosasco
Millesimo: Povigna, Giasino, Molinari, Calzaghe, Dogliotti, Ferretti,
Ziglioli, Siri, Teneggi, Ivaldi, Gualdo (Montella) all.Damonte
Borgio Verezzi: Porzio, Perrone, Magni, Bruzzone, Gianazzi, Gallina,
Gerardi, Signoroldi, Aicardo, Vignaroli, Gattero (Spinacorona, Salvi,
Rescigno, Bongiovanni) all. Aicardo
Bragno: Marsiglio, Di Giosia, Ottonelli, Ferraro, Rossi, Giordano, Camoirano,
Menghi, Zullo, Demaria, Ramognino (Spanti, Pensiero, Pesce)
all.C.T.
TERZA CATEGORIA
E’ la partecipazione alla terza categoria che fornisce, davvero, il dato
di espansione che il calcio savonese stava vivendo trentacinque anni
or sono.
Si formarono infatti 3 gironi (uno ponente savonese – Imperia; il secondo
Savona e Ponente; il terzo Savona e Valbormida), con complessive
29 squadre della nostra provincia.
Nel girone A prevalse la Cervese, distanziando Balestrinese e Pontelungo;
nel Girone B drammatico spareggio tra Gagliardi Loanesi
e Finalborghese, terminato 1 – 1 con successo dei gialloblu finalesi
alla “monetina”; nel girone C primato del Mallare davanti a Dego e
Priamar.
Questa la composizione dei gironi, secondo la graduatoria finale:
Girone A: Cervese, Balestrinese, Pontelungo, Elettrica Rossi Albenga,
S.Bernardino, San Giorgio, Partenope Albenga, San Filippo Neri, Pontedassio,
Ingauna.
Girone B: Finalborghese, Gagliardi Loanesi, Savona Nord, Bardinetese,
Pietra Sport, Letimbro Bar Belluno, Villetta, Chimor, Fornaci, Sampdoria
Club Loano
Girone C: Mallare, Dego, Priamar, Cinque Stelle, Cosseria, Pallare,
Rocchettese, Carcare FC, Nuraghe, Don Bosco Savona.
Ecco le “rose” delle vincenti i tre gironi:
Cervese: Ferrari, Catalano, Talladira, Turdo, De Falco, Mancuso, Campagna,
Pirero, Bruno, Falcinelli, Sarli (Ardissone, Desiglioli, Valenti) all.
Garneri
Finalborghese: Zunino, Gottardi, Pianese, De Sciora, Ferrara, Bellora,
Cervone, Vadone, Penello, Romano, Caffarena (Barusso, Pucci, Baietto,
Sterla)all. Sorrentino
Mallare: Panelli, Daffara, Oliveri, Parodi, Rolando, Rebella, Moreno I,
Maggi, Frediani, Moreno II, Opisso (Marenco, Sanna) all. Bertone
Anche i campionati giovanili erano frequentatissimi, all’epoca.
Il torneo juniores provinciale fu disputato su 3 gironi per 27 squadre
complessive: successo finale dell’Albenga che, nel girone decisivo superò
Savona, Ferraro, Auxilium, Cairese e Vado.
Negli allievi eguale organico: 27 squadre suddivise in tre poule. Classifica
del girone finale 1 Vado 2 Auxilium 3 Savona 4 Cairese 5 Loanesi
6 Albisola.
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www.savonanews.it

L’avversaria di questa domenica
così gioca l’albese
n Massimo Bochiolo
Da sorpresa a conferma. Dietro al pronosticatissimo trio di
testa c’è l’Albese di Giancarlo Rosso, tecnico classe ’61, che
dopo aver guidato Sommariva Perno, Cheraschese e Bene
Narzole, ha riportato in D i biancocelesti e conquistato, lo
scorso anno, un lusinghiero piazzamento in zona playoff.
Tra la dozzina di cessioni portate a compimento dalla dirigenza
cuneese spiccano quelle di quattro ex titolari: il
mediano Perrella (al Canelli), l’ariete Zirilli e due giovani,
l’esterno Bottini (rientrato al Pizzighettone) e il portiere Ippolito
(in attesa di svincolo da parte del Fo.Ce. Vara). Oltre
a questi, non fanno più parte del gruppo le punte Melle (al
Ce.Ver.Sa.Ma.) e Roselli (al Santarcangelo), l’esterno mancino
Saraceno, il dodicesimo Claudio Ferrari, il cursore Lauro
(all’Acqui) e i gemelli Talarico (entrambi alla Cheraschese).
Ossatura e assetto tattico non sono comunque cambiate,
grazie alle importanti conferme dei tre centrali difensivi
Mirko Cuttini (’83; giovanili del Torino, poi Canavese e Sommariva
Perno, prima di arrivare nel 2007 all’Albese), Patrick
Maglie (’81; in D con Volpiano, Moncalieri, Orbassano, Saluzzo
e Voghera) e Danilo Staffolarini (’79; italo-argentino
con esperienze in Norvegia e Indonesia), del mediano
Sergio Odino (’77; 8 campionati, tutti in Eccellenza, con la
Novese), del raffinato interno Niccolò Garrone (’84; 6 reti lo
scorso anno, già 3 in questa stagione, l’ottava in biancoceleste)
e dei centrocampisti offensivi Jeremias Busato (’89)
ed Emanuele Ferrari (’83; ex Cuneo, Cossatese e Seregno).
Uno o più acquisti per reparto hanno consentito all’Albese
di mantenere la fisionomia di squadra abile nelle
ripartenze, non di rado capace di andare a segno su palla
inattiva e pungente grazie agli inserimenti dei centrocampisti.
Tra i nuovi spiccano i nomi di Francesco Nieto
(’85; dallo Spezia, autore in questa stagione di 5 gol e altrettanti
assist), punta di forza e movimento, di Salvatore
Pantaleo (’83; dal Cirié), talentuoso centrocampista avanzato,
ma all’occorrenza impiegabile come playmaker, di
Losa Ezquerro (’85; dall’Alfaro, terza divisione spagnola),
esterno d’attacco di origini iberiche, e di quattro interessanti
giovani: il portiere Luca Salvalaggio (’91; dal Canavese),
il mediano Federico Merialdo (’90; dal Cuneo) e gli
esterni difensivi Mattia Gerardi (’90; dalla Villacidrese ed
ex Sanremese) e Christian Nebbia (’88; dalla Rivarolese).
Per il tecnico Rosso, dunque, tante alternative, sia in difesa
(con Cuttini, Maglie e Staffolarini a contendersi due
maglie da centrali, ed Emiliano Busato, Gerardi e Nebbia
a disputarsi il posto sulle corsie esterne) sia a centrocampo
(impossibile, sinora, conciliare Garrone, Ferrari
e Pantaleo). Pochi, invece, i candidati a dare il cambio
a Nieto, titolare in 13 delle 14 partite sin qui disputate.
Nonostante la rosa relativamente ampia - a completare il
gruppo il difensore Vacca (’90), l’attaccante Fassina (’91; dal
Gabetto) e i centrocampisti Cretazzo (’89; dal Cirié), Panetta
(’91; dal Gabetto) e Cristian Molinaro (’86; dal Bra) - Giancarlo
Rosso ha spesso schierato i suoi con un consolidato
4-3-2-1, dove, a supporto di Nieto, impegnato a finalizzare
e creare spazi per gli inserimenti, hanno giostrato Jeremias
Busato (3 reti) e uno, a turno, tra Ferrari (2 reti), Garrone e
Pantaleo (1 rete). Meno fantasia e più sostanza al terzetto
di centrocampisti bassi, con Odino e Merialdo nel ruolo di
interditori e Garrone e Pantaleo ad alternarsi nelle
vesti di playmaker. In difesa, accanto a Cuttini (3 reti,
1 su punizione), stabilmente titolare dopo le prime
tre gare, si sono avvicendati Maglie (1 rete) e Staffolarini,
con Nebbia a sinistra e Gerardi (1 rete) o Emiliano
Busato a destra. In porta spazio a Salvalaggio, con l’ex Lonato
e Torino Luca Dutto (’90) pronto a subentrare.
I precedenti di
Savona-albese
n Franco Astengo
Sono soltanto sei le gare disputate dall’Albese al “Bacigalupo” prima dell’incontro
valido per la quarta giornata di ritorno di questo campionato di Serie D
2009-2010. I biancocelesti della città del torrone e del tartufo (oltre che, ovviamente,
della Nutella) non hanno mai vinto a Savona: 2 vittorie degli striscioni
e 4 pareggi. Le vittorie del Savona risalgono ormai agli anni’70 e meritano di
essere raccontate perchè arrivate al centro di due campionati molto travagliati:
1974 – 75 in Serie D e 1978 – 79 in C2: Andando per ordine: il 2 Febbraio 1975,
diciannovesima giornata, l’Albese si presentava a Legino nelle vesti di capolista,
ruolo che poi avrebbe mantenuto fino alla fine ed il Savona attraversava una
crisi economica molto grave, con conseguenti difficoltà tecniche fino a rendere
difficile lo stesso cammino verso la salvezza. La squadra era allenata, in quel momento,
da Pierino Cucchi giocatore allenatore affiancato, come DT, dal grande
Felicino Pelizzari (anche l’Albese disponeva di due tecnici di rango entrambi exgranata:
Ferretti, che poi avrebbe allenato anche il Savona nell’annata 1985 – 86
e Moschino, mirabile mezz’ala protagonista anche con Novara, Lazio, Verona e
Torino, da giocatore). I tecnici savonesi schierarono questa formazione: Corti,
Corbelli, Mircoli, Paolo Longoni (Borri dal 73’), Bruno Perlo, Scichilone, Fraioli,
Fossa, Victor Panucci, Corrado Orcino, Beppe Corbellini. Fu un trionfo, la miglior
partita giocata dagli striscioni in quel campionato: 3-0 secco, secco, con doppietta
di Vittorio Panucci e goal d’apertura siglato da Beppe Corbellini, bresciano,
rimasto poi a vivere a Savona dove è apprezzato funzionario dell’ARTE. Il 13
maggio 1979, invece, Savona – Albese si affrontarono per la trentesima giornata
del campionato di Serie C2, con i biancoblu nuovamente in lotta per la salvezza,
dopo un disastroso avvio schierando la squadra juniores, l’intervento del nuovo
presidente Michele Viano, il ritorno in panchina di Valentino Persenda e la
ricostruzione della compagine in una febbrile settimana al calcio mercato, con
l’acquisto di alcuni veterani di grande esperienza, fra i quali da annoverare i
ritorni di Antonio Marcolini e Pierino Patri. Quel giorno servivano i due punti
(erano ancora due!) e “Roccia” schierò: Tunno, Mutti, Dolci, Dainese, Battilani,
Piaser, F.Rossi, Di Davide, Marcolini, Zunino, Prati. E fu vittoria, grazie ad una
squadra che sapeva interpretare la voglia agonistica del suo trainer ed un goal
del difensore Dainese, un trascinatore in campo.
7

caro Babbo Natale
n Francesca Astengo
Mi chiamo Bianca Blu e sono una bimba di appena centodue anni, molto arzilla
e, ultimamente, allegrotta. Non so ancora scrivere bene e, per questo, mi aiuta la
mamma che approfitta per salutarti. Come stai? Come procedono i preparativi
dei regali? Ti scrivo, un po’ in anticipo, per dirti che quest’anno sono stata proprio
buona. Sì, ho vinto quasi tutte le sfide che la vita mi ha presentato, senza
cedere all’autocompiacimento o all’arroganza; quando sono caduta sono riuscita
a rialzarmi e, stoica, non ho pianto. Mi sento la capolista della mia classe
ma non lo faccio pesare a nessuno. Da quest’anno ho un nuovo papà (ma abita
a Genova) e mi ci trovo bene, non lo conosco ancora molto ma sento che è
affidabile e ben piantato, uno di cui ci si può fidare. Ho acquisito anche tanti
fratelli, chi giovanissimo chi meno, che giocano con me tutto il giorno, dandomi
grandi soddisfazioni. Ma è proprio lì il problema: vogliono portarmi via il gioco.
La settimana scorsa PUCk (l’odioso ringhioso cane dei vicini) stava facendo a
brandelli una lettera nel mio giardino; quando, per curiosità, l’ho raccolta sono
venuta a conoscenza del subdolo piano architettato dai miei due perfidi zii (più
che perfidi sarebbe meglio dire arrivisti o capitalisti o “speculatisti”!): vogliono
riprendersi la mia area giochi (che consideravo tale di diritto, dato che sono
l’unica a cui serve) per subaffittarla e trarne ingenti profitti. Ti chiedo, caro panzone
rosso, di aiutarmi a sgominare questa insulsa rivendicazione; come posso
crescere, formarmi, apportare un sano contributo alla mia comunità, senza un
luogo in cui esercitarmi ed esprimere la mia creatività? Senza lo strumento princeps
della mia scalata sociale? E come potrò, senza il mio S(t-p)A(d-z)IO, fare
felici tutti quegli amici che mi sono sempre stati vicino, dal diluvio universale
alle secche sahariane? Perché, proprio adesso che ho ritrovato la mia identità,
mi sento soddisfatta e credo di potercela fare, il destino, Comune ai mortali,
decide di mettermi il bastone tra i parastinchi?
Confido nel Buonsenso affinché le Ultime, si spera Oneste, Nuove Non Abbiano
Troppo di cui pentirci. A te L’ultimo Estremo tentativo di capirci qualcosa.
IL SaVoNa rISpetta
L’amBIeNte, per FaVore
rISpettaLo aNcHe tu:
rIcIcLamI!
Il Savona è attento all’ambiente: per questo da sempre
stampiamo il giornale su carta riciclata, senza cloro,
metalli pesanti e a pH neutro. Aiuta anche tu l’ambiente:
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La classifica
SAVONA 39
Entella Chiavari 34
Casale 30
Albese 25
Rivoli 24
Aquanera 21
Sarzanese 20
Acqui 20
Sestrese 17
Borgorosso Arenzano 17
Settimo 16
Vigevano 15
Cuneo 14
Chieri 14
Derthona 12
Valdaosta 9
Lavagnese 8
Pro Settimo & Eureka 7
calendario
QUESTA DOMENICA
Aquanera Casale
Chieri Rivoli
Cuneo Settimo
Derthona Acqui
Entella Chiavari Valdaosta
Lavagnese Vigevano
Pro Settimo & Eureka Sestrese
Sarzanese Borgorosso Arenzano
SAVONA Albese
PROSSIMO TURNO
Acqui Aquanera
Albese Chieri
Borgorosso Arenzano SAVONA
Casale Cuneo
Rivoli Entella Chiavari
Sarzanese Pro Settimo & Eureka
Sestrese Derthona
Settimo Vigevano
Valdaosta Lavagnese