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Relazione finale SSIS Filosofia e Storia - DarioDanti.it

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che possa essere durevole e permanente e delle analisi con risposte totalizzanti. Proprio nel<br />

trans<strong>it</strong>orio, nel fugg<strong>it</strong>ivo, nel contingente è vista la non fiss<strong>it</strong>à e la non possibil<strong>it</strong>à di<br />

assolutizzare alcuna teorizzazione e risposta alla compless<strong>it</strong>à tale da avere la pretesa di essere<br />

“la” risposta permanente e sempre valida.<br />

Nel “modernismo”, però, sono una costante le metateorie, i metalinguaggi, le metanarrazioni<br />

che cercano di comprendere la compless<strong>it</strong>à e di dare delle risposte esaustive ad essa. La ricerca<br />

di certezze e di dati che possono essere assolutizzabili e universali rappresenta, quindi, l'altra<br />

faccia della “modern<strong>it</strong>à”. Riscontriamo, quindi, l'effimero, la contingenza, la caduc<strong>it</strong>à e la<br />

frammentazione come un aspetto della modern<strong>it</strong>à intesa come divenire e come processo che<br />

guarda al futuro e che non è cristallizabile e omnicomprensibile. Allo stesso tempo un altro<br />

aspetto – l'altra faccia – è dato dall'inseguimento della modern<strong>it</strong>à e dall'esigenza di una<br />

sistematizzazione e di una lettura non di particolari aspetti, ma di tendenze, inserendole in una<br />

analisi complessiva di quadro.<br />

In questo contesto di duplice natura della modern<strong>it</strong>à il postmodernismo rappresenta il vero<br />

e reale completamento e la concreta attuazione di quello che, secondo Baudelaire, era il tempo<br />

in cui viveva. Nessuna metateoria o metanarrazione e la frammentazione, la caduc<strong>it</strong>à, il caos<br />

come tendenze non da controllare e sistematizzare, ma da affrontare proprio in quanto tali, con<br />

strumenti e modal<strong>it</strong>à che sono a loro volta frammentari e caotici.<br />

Harvey incentra la sua disamina del modernismo prevalentemente sul versante<br />

estetico/artistico per fissare dei momenti storici eloquenti di comprensione delle tendenze.<br />

Il riferimento culturale principale è, comunque, l'Illuminismo e i suoi cr<strong>it</strong>ici, in particolare<br />

quelli del XX secolo: da Max Weber a Horkheimer e Adorno di Dialettica dell'Illuminismo.<br />

Un'ered<strong>it</strong>à pesante, quella dei Lumi, caratterizzata da razional<strong>it</strong>à finalizzata-strumentale che ha<br />

portato, a detta del primo, alla creazione di una gabbia d'acciaio di razional<strong>it</strong>à burocratica e<br />

nascondente; per i secondi, verso una logica di dominio e di oppressione100. La contestazione<br />

del pensiero illuministico è, comunque, ben presente fin dalla seconda metà dell'Ottocento: si<br />

tratta della perd<strong>it</strong>a di fiducia nell'ineluttabil<strong>it</strong>à del progresso e della crescente insoddisfazione<br />

nei confronti della fiss<strong>it</strong>à categoriale.<br />

In questo contesto possiamo collocare la nasc<strong>it</strong>a di un'estetica modernista, a Parigi dopo il<br />

1848: tale estetica, sempre secondo Baudelaire, dipende dalla figura dell'artista in relazione al<br />

99D. Harvey, La crisi della modern<strong>it</strong>à, Il Saggiatore, Milano 1993, d'ora in poi indicato con CM.<br />

100CM, pp. 26-7.<br />

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