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Relazione finale SSIS Filosofia e Storia - DarioDanti.it

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quei prigionieri, forse non l’ucciderebbero, se potessero averlo fra le mani forse non sarebbero in<br />

grado di ammazzarlo?<br />

X- Certamente<br />

Repubblica, 515 d – 516 a (con adattamenti)<br />

S- Questa immagine, caro Glaucone, si deve applicarla al nostro discorso di prima: dobbiamo paragonare<br />

il mondo conoscibile con la vista alla dimora della prigione, e la luce del fuoco che vi è dentro al<br />

potere del sole. La sal<strong>it</strong>a verso il mondo superiore equivale al cammino dell’anima verso il vero e il<br />

bene. Nel nostro mondo, è difficile vedere l’idea del bene, ma quando si è veduta, siamo portati a<br />

considerarla la causa di tutto ciò che è giusto e bello…. Chi si vuole comportare in modo saggio in<br />

privato o in pubblico deve vedere questa idea<br />

G- Sono d’accordo anch’io<br />

S- …non stupirti che chi è giunto fino a quest’altezza, chi ha visto l’idea del bene, non si occupi delle<br />

cose umane, perché la sua anima è continuamente stimolata a vivere in alto.<br />

T- E’ naturale<br />

U- Non ci dovremmo stupire se una persona, passando da visioni divine a cose umane, ha qualche<br />

difficoltà ad occuparsi delle cose della v<strong>it</strong>a di tutti i giorni, e fa cattiva figura perché la sua vista è<br />

ancora offuscata e non ha ancora rifatto l’ab<strong>it</strong>udine all’oscur<strong>it</strong>à della caverna<br />

V- Non ci si può stupire affatto<br />

W- Ma una persona assennata si ricorderebbe che gli occhi sono soggetti a due specie di perturbazioni, e<br />

per due motivi, quando passano dalla luce alla tenebra e dalla tenebra alla luce. …tutti questi fatti<br />

succedono anche per l’anima: quando ne vedesse una turbata e incapace di visione alcuna, non si<br />

metterebbe a ridere scioccamente, ma cercherebbe di sapere se, venendo da una v<strong>it</strong>a più splendida,<br />

non riesce a vedere bene perché disab<strong>it</strong>uata; o se, perché è passata dall’ignoranza a una condizione di<br />

maggiore splendore, è fin troppo abbagliata. Non bisogna abbandonarsi al riso se qualcuno si trova<br />

in questa condizione; una persona assennata considererebbe felice la condizione della seconda anima,<br />

mentre avrebbe pietà per la prima.<br />

G- Sì, parli a modo<br />

Repubblica, 516, b – 518 b (con adattamenti)<br />

RISCRITTURA DEL MITO DELLA CAVERNA DA PARTE DELLA CLASSE<br />

«Dentro una caverna, con un’apertura, ci sono alcuni uomini incatenati fin da bambini, essi non<br />

possono voltarsi. Fuori c’è un muretto dietro il quale altri uomini trasportano alcuni oggetti che, grazie a<br />

una luce, vengono proiettati sul muro della caverna e i prigionieri credono che le ombre siano reali. Le<br />

voci dei trasportatori risuonano dentro alla caverna e gli uomini incatenati pensano che siano le ombre a<br />

parlare. Immaginiamo che uno dei prigionieri venga liberato e costretto ad uscire da una forza ignota.<br />

Mentre esce dalla caverna rimane abbagliato da una luce a lui misteriosa, ma dovrà ab<strong>it</strong>uarsi a questo<br />

bagliore. Prima guarda le ombre sulla terra, poi i riflessi degli oggetti nell’acqua, di notte può vedere le<br />

stelle e più tardi riesce a vedere anche i portatori. Un giorno alza gli occhi al cielo e vede il sole: la causa<br />

delle ombre. Si r<strong>it</strong>iene più fortunato dei suoi compagni così decide di ridiscendere nella caverna e di<br />

rimettersi al sol<strong>it</strong>o posto, ma i suoi occhi si sono ab<strong>it</strong>uati alla luce così non riesce più a scorgere le ombre.<br />

Egli viene preso in giro dai suoi compagni perché non è più come loro. Cerca di spiegare la realtà e di<br />

liberarli, ma loro non ascoltano e potrebbero perfino arrivare ad ucciderlo.»<br />

FASE 2 – Discussione sul m<strong>it</strong>o della caverna di Platone<br />

Tempi: 2 ore; Obiettivi: 1) Migliorare la capac<strong>it</strong>à di ascolto. 2) Sperimentare s<strong>it</strong>uazioni di<br />

comunicazione corretta. 3) Fare acquisire la capac<strong>it</strong>à di comprendere messaggi costru<strong>it</strong>i utilizzando<br />

l’espressione verbale orale. 4) Fare acquisire la capac<strong>it</strong>à di esprimersi oralmente con coerenza ed efficacia,<br />

tenendo conto dell’argomento, del destinatario, della s<strong>it</strong>uazione comunicativa. 5) Imparare a riconoscere e<br />

rispettare le diverse prospettive con cui si accede alla realtà. 6) Imparare a confrontarsi e a rispettare i<br />

punti di vista diversi dal proprio.<br />

Discussione guidata sul m<strong>it</strong>o della caverna di Platone attraverso alcune domande fra le più significative<br />

scelte in precedenza dai moderatori e dai ragazzi e documentata attraverso una registrazione.<br />

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