maria ausiliatrice col racconto di alcune grazie ottenute ... - Don Bosco

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Don Bosco - Maria Ausiliatrice col racconto di alcune grazie CIX. Guarigione da male alla spina dorsale. «Affetta da un principio di malattia alla spina dorsale, che da alcuni anni si manifestava di tanto in tanto, ma che però era presto mitigata con qualche cavata di sangue, in questo {296 [600]} anno poi (1874) di ritorno da un viaggio di divozione al santuario di N. S. di Lourdes (in Francia) si inasprì fortemente un malore interno che già prima mi molestava. Per diversi motivi i medici non poterono tosto pronunziare di qual genere fosse il mio male, che pur mi faceva soffrire assai. In questo. tempo chiesi ed ottenni per mezzo del Direttore dell'Oratorio la benedizione del Santo Padre, ed il male si spiegò; ma il miglioramento di questo tumore fu di poca durata, poiché era il foriero della malattia di spina dorsale, che s'avanzava a gran passi; non poteva digerire nulla e poco per volta la paralisi si manifestò intieramente e mi ridusse all'assoluta incapacità di reggermi e servirmi delle mani, e nemmeno di fare il più piccolo movimento del mio corpo, mentre pur rimasi quasi priva di vista per alcune settimane. I medici non davano più speranza di guarigione, e tentarono ancora i rimedii e le cure più violente. {297 [601]} Pie e caritatevoli persone pregarono incessantemente per me, e fra queste il prelodato Direttore pregò e fece pregare da suoi ricoverati la Vergine Ausiliatrice, e ridomandò e mi ottenne la benedizione del S. Padre. La malattia cominciò in giugno e verso la metà d'ottobre, dopo una novena a N. S. del Sacro Cuore, fatta con particolari preghiere mattino e sera all'altare di Maria A. in Valdocco, presi miglioramento ed ora mi trovo nello stato della primiera mia sanità, potendo liberamente camminare. Riconosco dalla Vergine SS. la guarigione e perciò desidero le sieno rese con me le dovute grazie da quelle persone che vollero intercedere a questo fine, sperando che questa buona Madre mi continuerà la sua misericordiosa e validissima protezione. Viva Gesù, Maria e s. Giuseppe. Torino, 4 gennaio 1875. CX. Guarigione di uno storpio. ANNETTA FAVA nata BERTOLOTTI. {298 [602]} La mattina del 4 Giugno 1874, solennità del Corpus Domini, all'aprirsi della chiesa di M. Ausiliatrice in questa città di Torino fu trovato un infelice sdraiato presso alla porta della medesima. Dimandato che desiderasse, rispose essere un poverello storpiato che veniva ad implorare la guarigione, dalla santa Vergine Ausiliatrice e che a tale scopo chiedeva che, gli fosse data la benedizione. Condotto o meglio trasportato in sacrestia ed essendo i sacerdoti tutti occupati nell'udire le confessioni ed in’altri ministeri, aspettò con pazienza fino alle ore otto circa. Allora accorgendosi che un sacerdote era libero gli fe' cenno, che gli si avvicinasse ed ebbe luogo questo discorso Forestiere: Io sono un infelice che domando pietà. Prete: Che desiderate? {299 [603]} F: Dimando per carità che mi dia la benedizione di Maria Ausiliatrice, che sola può guarirtisi i miei malanni. P: Quali mali avete? F: Io sono tutto attratto nella persona. I reumatismi, una contrazione de' nervi, un' affezione alla spina dorsale mi resero gobbo, storpio, da non potermi più servire di me stesso. P. Come poteste venire fin qui? www.donboscosanto.eu 76/84

Don Bosco - Maria Ausiliatrice col racconto di alcune grazie F: Una persona caritatevole mi condusse questa notte sopra di una carrettella fino a questa chiesa, di poi col bastone e coli' aiuto di un amico ho potuto venire sino alla sacrestia. P: È molto tempo che vi trovate in questo stato? F: Sì è già molto tempo, ma da due mesi in quà, sono ridotto a non potermi nèmmeno più servire delle mani. P. Che cosa dicono i medici? F: I medici hanno fatto tutto quello che l'arte e la carità potè suggerire; ma ogni rimedio mi tornò inutile, ed ultimamente mi aggiunsero che non sanno più né che fare né che {300 [604]} suggerire. I miei parenti, amici ed il mio parroco tutti mi dissero che per me non c'è più rimedio se non la benedizione di Maria A., da cui tanti riconoscono benefizi straordinaria. Allora fu aiutato a porsi in ginocchioni, si pregò da lui, da alcuni astanti, se gli diede la benedizione, di poi il prete gli disse: Se voi avete fede in Maria cominciate ad aprire la mano. F. Non posso. P. Si che potete, cominciate ad allungare il pollice. Si provò e ci riuscì. Allungate il dito indice. Lo allungò, lo stesso fece del medio, dell'annulare, del mignolo e di tutta la mano. Fate ora il segno della santa Croce. Lo fece con tutta speditezza. Allora tutto commosso esclamò: La Madonna mi ha fatta la grazia! - Se la Madonna vi ha fatta la grazia, date gloria a Dio ed alzatevi in piedi. Voleva egli ubbidire appoggiandosi sulle stampelle. No, ripigliò il prete, voi dovete dare questo segno di fiducia in Maria ed alzatevi {301 [605]} senza appoggiarvi o farvi reggere da alcuno. Ubbidì prontamente. Cessano lestorpiature della schiena, delle spalle, delle braccia e delle gambe, e si alza diritto sulla persona come se mai alcun male avesse sofferto: quindi si pose a camminare speditamente per la sacrestia. - Amico, soggiunse il prete, giacchè la santa Vergine vi ha in modo così sensibile protetto, mostratele gratitudine usando immediatamente questo corpo a fare una genuflessione all'altare del SS. Sacramento senza appoggiarvi e reggendovi soltanto sulla vostra persona. Lo fece con tutta disinvoltura. - Mio Dio, esclamò il forestiere, che spettacolo, è tanto tempo che non mi fu più possibile di far quest'atto di religione, nè mi sarei immaginato di poterlo fare così presto! - Vergine Ausiliatrice, pregate per me. - Caro amico, terminò il prete, in riconoscenza a Maria promettetele che per l’ avvenire sarete un vero suo {302 [606]} divoto, e vivrete da buon cristiano. - Sì, sì: sarò un buon cristiano, e domenica per prima cosa andrò a fare la mia confessione e comunione. Così dicendo prese la stampella di cui poco prima si era servito, se la mise contro le spalle a foggia militare e come se avesse riportata una grande vittoria, e se ne partì senza nemmeno salutare alcuno degli astanti. Ognuno si pensava che fosse per ritornare indietro, e così potergli dimandare il suo nome, ma non si vide più: forse ripasserà altro giorno almeno per ringraziare Colei, che dal cielo gli ottenne favore cotanto segnalato. É questo uno dei molti favori che la santa Vergine ogni giorno concede a' suoi divoti, che la invocano col titolo di aiuto dei Cristiani: Auxilium Christianorum. Tra gli altri erano presenti al fatto il sacerdote Gioachino Berto e il signor Musso Ermenegildo. {303 [607]} Sommario di grazie varie Caramagna. Garello Giacomo aveva promesso tante Messe, quanti miriagrammi di bozzoli avrebbe raccolti. Ora fa offerta per dieci messe. www.donboscosanto.eu 77/84

<strong>Don</strong> <strong>Bosco</strong> - Maria Ausiliatrice <strong>col</strong> <strong>racconto</strong> <strong>di</strong> <strong>alcune</strong> <strong>grazie</strong><br />

CIX. Guarigione da male alla spina dorsale.<br />

«Affetta da un principio <strong>di</strong> malattia alla spina dorsale, che da alcuni anni si manifestava<br />

<strong>di</strong> tanto in tanto, ma che però era presto mitigata con qualche cavata <strong>di</strong> sangue, in questo {296<br />

[600]} anno poi (1874) <strong>di</strong> ritorno da un viaggio <strong>di</strong> <strong>di</strong>vozione al santuario <strong>di</strong> N. S. <strong>di</strong> Lourdes (in<br />

Francia) si inasprì fortemente un malore interno che già prima mi molestava. Per <strong>di</strong>versi motivi i<br />

me<strong>di</strong>ci non poterono tosto pronunziare <strong>di</strong> qual genere fosse il mio male, che pur mi faceva<br />

soffrire assai. In questo. tempo chiesi ed ottenni per mezzo del Direttore dell'Oratorio la<br />

bene<strong>di</strong>zione del Santo Padre, ed il male si spiegò; ma il miglioramento <strong>di</strong> questo tumore fu <strong>di</strong><br />

poca durata, poiché era il foriero della malattia <strong>di</strong> spina dorsale, che s'avanzava a gran passi; non<br />

poteva <strong>di</strong>gerire nulla e poco per volta la paralisi si manifestò intieramente e mi ridusse<br />

all'assoluta incapacità <strong>di</strong> reggermi e servirmi delle mani, e nemmeno <strong>di</strong> fare il più pic<strong>col</strong>o<br />

movimento del mio corpo, mentre pur rimasi quasi priva <strong>di</strong> vista per <strong>alcune</strong> settimane. I me<strong>di</strong>ci<br />

non davano più speranza <strong>di</strong> guarigione, e tentarono ancora i rime<strong>di</strong>i e le cure più violente. {297<br />

[601]}<br />

Pie e caritatevoli persone pregarono incessantemente per me, e fra queste il prelodato<br />

Direttore pregò e fece pregare da suoi ricoverati la Vergine Ausiliatrice, e ridomandò e mi<br />

ottenne la bene<strong>di</strong>zione del S. Padre. La malattia cominciò in giugno e verso la metà d'ottobre,<br />

dopo una novena a N. S. del Sacro Cuore, fatta con parti<strong>col</strong>ari preghiere mattino e sera all'altare<br />

<strong>di</strong> Maria A. in Valdocco, presi miglioramento ed ora mi trovo nello stato della primiera mia<br />

sanità, potendo liberamente camminare.<br />

Riconosco dalla Vergine SS. la guarigione e perciò desidero le sieno rese con me le<br />

dovute <strong>grazie</strong> da quelle persone che vollero intercedere a questo fine, sperando che questa buona<br />

Madre mi continuerà la sua misericor<strong>di</strong>osa e vali<strong>di</strong>ssima protezione.<br />

Viva Gesù, Maria e s. Giuseppe.<br />

Torino, 4 gennaio 1875.<br />

CX. Guarigione <strong>di</strong> uno storpio.<br />

ANNETTA FAVA<br />

nata BERTOLOTTI. {298 [602]}<br />

La mattina del 4 Giugno 1874, solennità del Corpus Domini, all'aprirsi della chiesa <strong>di</strong> M.<br />

Ausiliatrice in questa città <strong>di</strong> Torino fu trovato un infelice sdraiato presso alla porta della<br />

medesima. Dimandato che desiderasse, rispose essere un poverello storpiato che veniva ad<br />

implorare la guarigione, dalla santa Vergine Ausiliatrice e che a tale scopo chiedeva che, gli<br />

fosse data la bene<strong>di</strong>zione. Condotto o meglio trasportato in sacrestia ed essendo i sacerdoti tutti<br />

occupati nell'u<strong>di</strong>re le confessioni ed in’altri ministeri, aspettò con pazienza fino alle ore otto<br />

circa. Allora accorgendosi che un sacerdote era libero gli fe' cenno, che gli si avvicinasse ed ebbe<br />

luogo questo <strong>di</strong>scorso<br />

Forestiere: Io sono un infelice che domando pietà.<br />

Prete: Che desiderate? {299 [603]}<br />

F: Dimando per carità che mi <strong>di</strong>a la bene<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> Maria Ausiliatrice, che sola può<br />

guarirtisi i miei malanni.<br />

P: Quali mali avete?<br />

F: Io sono tutto attratto nella persona. I reumatismi, una contrazione de' nervi, un'<br />

affezione alla spina dorsale mi resero gobbo, storpio, da non potermi più servire <strong>di</strong> me stesso.<br />

P. Come poteste venire fin qui?<br />

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