maria ausiliatrice col racconto di alcune grazie ottenute ... - Don Bosco

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Don Bosco - Maria Ausiliatrice col racconto di alcune grazie Patriarca s. Giuseppe, che giusta le preveggenze dei periti dovea essere il giorno dei funerali, ci si trovò sano ed assicurato. Divotissimo servo NICOLO M. Sacerdote CIRANNA. XCII. Guarigione portentosa di un giovanetto. Il giovanetto Gius. Moreno di Enrico e di Ida nata Andreis di Torino, era per disgrazia caduto dal 3° al 2° piano rompendosi il femore superiore. La cura riuscì a male e la gamba rimase tre centimetri più corta dell'altra, quindi storpio col piede contorto. I parenti lo raccomandarono a Maria Ausiliatrice, promettendo preghiere{265 [569]} ed offerte qualora avessesi Attenuta la grazia. I medici non sapevano più che fare; un dottor ortopedico proponeva macchine violente per tentare la guarigione. Ma la madre si rifiutò dicendo: Ciò che non possono gli uomini, lo farà Maria. Difatto il 26 maggio 1870, due giorni dopo che l'avevano raccomandato caldamente nella chiesa di Maria Ausiliatrice, dove appunto se ne celebrava la solennità, il ragazzo cadde da una sedia e si spostò il femore rotto nel posto dove circa tre mesi prima erasí separato. In modo straordinario le ossa poterono riunirsi, guarì il femore e la gamba, ma la maraviglia fu che la gamba ritornò della sua primitiva lunghezza per modo, che attualmente non dà più indizio della sventura toccatagli. Sano, ritto, disposto d' ogni parte del suo corpo cammina speditamente. Oggi ringrazia. Iddio nel tempio a Lui dedicato. Il figlio colla madre riconoscenti. Torino, 24 maggio 1871. XCIII. Difficoltà appianate. IDA MORENO ANDREIS. {266 [570]} Dio ha fatto conoscere le inesauribili fonti da cui derivano a noi le sue grazie nell'accogliere le suppliche presentatele, favorendoci oltre ogni aspettazione per mezzo di M. V. SS. Ausiliatrice sua madre. Perciò Le si fanno i dovuti ringraziamenti per aver fatto svanir anche preventivamente quel monte di difficoltà, che sembravano opporsi al noto affare. Contente madre e figlia Le dimostrano la loro grata riconoscenza adempiendo la promessa fatta di una offerta. Bra, 11 gennaio 1872. FRANCO D. MATTEO XCIV. Guarigione portentosa di una giovanetta affetta da artritide. Una giovanetta di Canale da molto tempo era affetta, anzi travagliata {267 [571]} da artritide che la rendeva si debole di forze da non potersi reggere in piedi: a stento poteva fare qualche passo colle grucce. L'arte medica ha fatto tutto quello che sapeva, ma fu inutile ogni rimedio. Perciò, data spedita dai medici, veduto inutile ogni mezzo umano, i buoni genitori fecero ricorso a Maria Aiuto dei Cristiani per ottener la salute alla loro cara figliuola. E per essere più sicuri. della grazia s'accostarono ai SS. Sacramenti della confessione e comunione. Lo credereste? Il giorno medesimo in cui i buoni genitori compierono le loro, divozioni e facevano www.donboscosanto.eu 68/84

Don Bosco - Maria Ausiliatrice col racconto di alcune grazie ricorso alla gran Madre di Dio, la figlia gittò le sue grucce e si trovò perfettamente guarita. Riconoscenti alla Vergine per tanta grazia, visitavano il 17 luglio 1872 il suo santuario in Torino colla propria figliuola, la quale portò seco le sue gruccette e le lasciò in detta Chiesa qual testimonianza della grazia ottenuta da Maria Ausiliatrice. {268 [572]} XCV. Grazia ottenuta da M. Ausiliatrice. Ho letto tempo fa la Rimembranza di una solennità in onore di Maria Ausiliatrice, ed avendovi visto tutte le grazie che si ottengono per l'intercessione della Santissima Vergine, ho deciso che, se otteneva una grazia da me desiderata, avrei offerto cento lire. Trovandomi ora nella circostanza di dover adempiere la fatta promessa, con piacere ho spedito le suddette cento lire, affinché vengano impiegate a maggior onore di Maria. Piacenza, li 13 febbraio, 1872. Umilissima Serva ROSA FALCONI ira Segadelli. XCVI. Esenzione dal servizio militare. Stardero Antonio proprietario di Vinovo aveva un nipote che doveva partire per la leva militare. E non {269 [573]} vedendo altro mezzo per liberarlo, si rivolse a M. Ausiliatrice promettendole di fare un'opera di cui rispondesse il terzo della somma che avrebbe dovuto pagare per esentarlo. Il giorno 2 Dicembre 1873 veniva a soddisfare la fatta promessa pel detto nipote chiamato Stardero Giacomo, il quale per grazia singolare di Al. Ausiliatrice venne riformato contro l'aspettazione di tutti. XCVII. Soccorso inaspettato. Il capo d'una famiglia canavese, di onesta ed onorata condizione, essendosi trovato pochi giorni sono in un' occasione, in cui avea bisogno d'una somma di danaro per poter andar avanti con onore ne' suoi temporali affari, pensò di ricorrere ad un suo congiunto presentemente più benestante, e potente; ma prima di fare questo ricorso volle raccomandarsi a Maria Vergine andando a pregarla {270 [574]} in quella magnifica, e divota Chiesa, dove si venera sotto il titolo di Auxilium Christianorum. Quivi con una fede viva la pregò a voler suggerirgli il mezzo per riuscire nel suo intento. Nell'atto che prega, il cuore gli dice di parlarne con un pio, e dotto Ecclesiastico ad oggetto di prenderne consiglio. Il consiglio fu preso e dato di ricorrere al congiunto più benestante; il riricorso fu fatto, e fatto con maniere dolci, e diverse volte replicato, ma inutilmente, perchè il congiunto presentemente più benestante non volle prestare quel soccorso, che gli domandava il congiunto temporalmente bisognoso. Questo rifiuto pervenuto all' orecchio del pio e dotto Ecclesiastico gli fece tanta impressione, che egli stesso gli somministrò quanto gli abbisognava per andar avanti con onore ne' suoi temporali affari. Egli però questo favore ricevuto l’ attribuisce a Ilaria venerata sotto il titolo di Aiuto de'Cristiani, perchè, se non si fosse a Lei raccomandato {271 [575]} per mezzo della preghiera non gli sarebbe venuto in mente di prendere consiglio, perciò volendo ringraziarla offre alla sua Chiesa la limosina di lire cinque. N. N. www.donboscosanto.eu 69/84

<strong>Don</strong> <strong>Bosco</strong> - Maria Ausiliatrice <strong>col</strong> <strong>racconto</strong> <strong>di</strong> <strong>alcune</strong> <strong>grazie</strong><br />

ricorso alla gran Madre <strong>di</strong> Dio, la figlia gittò le sue grucce e si trovò perfettamente guarita.<br />

Riconoscenti alla Vergine per tanta grazia, visitavano il 17 luglio 1872 il suo santuario in Torino<br />

<strong>col</strong>la propria figliuola, la quale portò seco le sue gruccette e le lasciò in detta Chiesa qual<br />

testimonianza della grazia ottenuta da Maria Ausiliatrice. {268 [572]}<br />

XCV. Grazia ottenuta da M. Ausiliatrice.<br />

Ho letto tempo fa la Rimembranza <strong>di</strong> una solennità in onore <strong>di</strong> Maria Ausiliatrice, ed<br />

avendovi visto tutte le <strong>grazie</strong> che si ottengono per l'intercessione della Santissima Vergine, ho<br />

deciso che, se otteneva una grazia da me desiderata, avrei offerto cento lire.<br />

Trovandomi ora nella circostanza <strong>di</strong> dover adempiere la fatta promessa, con piacere ho<br />

spe<strong>di</strong>to le suddette cento lire, affinché vengano impiegate a maggior onore <strong>di</strong> Maria.<br />

Piacenza, li 13 febbraio, 1872.<br />

Umilissima Serva<br />

ROSA FALCONI ira Segadelli.<br />

XCVI. Esenzione dal servizio militare.<br />

Stardero Antonio proprietario <strong>di</strong> Vinovo aveva un nipote che doveva partire per la leva<br />

militare. E non {269 [573]} vedendo altro mezzo per liberarlo, si rivolse a M. Ausiliatrice<br />

promettendole <strong>di</strong> fare un'opera <strong>di</strong> cui rispondesse il terzo della somma che avrebbe dovuto<br />

pagare per esentarlo. Il giorno 2 Dicembre 1873 veniva a sod<strong>di</strong>sfare la fatta promessa pel detto<br />

nipote chiamato Stardero Giacomo, il quale per grazia singolare <strong>di</strong> Al. Ausiliatrice venne<br />

riformato contro l'aspettazione <strong>di</strong> tutti.<br />

XCVII. Soccorso inaspettato.<br />

Il capo d'una famiglia canavese, <strong>di</strong> onesta ed onorata con<strong>di</strong>zione, essendosi trovato pochi<br />

giorni sono in un' occasione, in cui avea bisogno d'una somma <strong>di</strong> danaro per poter andar avanti<br />

con onore ne' suoi temporali affari, pensò <strong>di</strong> ricorrere ad un suo congiunto presentemente più<br />

benestante, e potente; ma prima <strong>di</strong> fare questo ricorso volle raccomandarsi a Maria Vergine<br />

andando a pregarla {270 [574]} in quella magnifica, e <strong>di</strong>vota Chiesa, dove si venera sotto il<br />

titolo <strong>di</strong> Auxilium Christianorum. Quivi con una fede viva la pregò a voler suggerirgli il mezzo<br />

per riuscire nel suo intento. Nell'atto che prega, il cuore gli <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> parlarne con un pio, e dotto<br />

Ecclesiastico ad oggetto <strong>di</strong> prenderne consiglio. Il consiglio fu preso e dato <strong>di</strong> ricorrere al<br />

congiunto più benestante; il riricorso fu fatto, e fatto con maniere dolci, e <strong>di</strong>verse volte replicato,<br />

ma inutilmente, perchè il congiunto presentemente più benestante non volle prestare quel<br />

soccorso, che gli domandava il congiunto temporalmente bisognoso. Questo rifiuto pervenuto all'<br />

orecchio del pio e dotto Ecclesiastico gli fece tanta impressione, che egli stesso gli somministrò<br />

quanto gli abbisognava per andar avanti con onore ne' suoi temporali affari.<br />

Egli però questo favore ricevuto l’ attribuisce a Ilaria venerata sotto il titolo <strong>di</strong> Aiuto<br />

de'Cristiani, perchè, se non si fosse a Lei raccomandato {271 [575]} per mezzo della preghiera<br />

non gli sarebbe venuto in mente <strong>di</strong> prendere consiglio, perciò volendo ringraziarla offre alla sua<br />

Chiesa la limosina <strong>di</strong> lire cinque.<br />

N. N.<br />

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