maria ausiliatrice col racconto di alcune grazie ottenute ... - Don Bosco
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<strong>Don</strong> <strong>Bosco</strong> - Maria Ausiliatrice <strong>col</strong> <strong>racconto</strong> <strong>di</strong> <strong>alcune</strong> <strong>grazie</strong><br />
LXV. Un giovine allontanato dal brutto vizio dell'ubriachezza per<br />
intercessione <strong>di</strong> M. Ausiliatrice.<br />
Una pia signora avea un figlio sui 25 anni talmente dato al vino che una o due volte alla<br />
settimana si ubbriacava facendo mille schiamazzi, con iscandalo della città e del vicinato.<br />
La povera madre aveva ornai perduta ogni speranza pel suo ravve<strong>di</strong>mento, stante che<br />
aveva già sperimentato ogni arte, sia <strong>col</strong>le preghiere, sia cogli avvisi, sia <strong>col</strong>le raccomandazioni e<br />
sia anche <strong>col</strong>le minaccie <strong>di</strong> tutta la casa.<br />
Venne consigliata <strong>di</strong> fare una novena {224 [528]} a N. S. Aiuto dei Cristiani e <strong>di</strong><br />
raccomandarle caldamente suo figlio affinchè lo liberasse da questo brutto vizio, facendo<br />
promessa che a grazia compiuta farebbe un dono secondo la sua possibilità al suo tempio eretto<br />
in Torino. Ella aderì, cominciò la novena, la finì; e sono quattro mesi circa che questo figlio<br />
abborrisce il vino, è <strong>di</strong> consolazione alla famiglia e alla povera madre, e frequenta i SS.<br />
Sacramenti. Egli insomma è <strong>di</strong>ventato un nuovo figlio <strong>di</strong> Maria.<br />
Asti, 11 luglio 1867.<br />
LXVI. Maria Ausiliatrice sollievo nelle tribolazioni.<br />
GERRATO GIOVANNI.<br />
Maravigliato delle <strong>grazie</strong> <strong>ottenute</strong> da <strong>col</strong>oro tutti, che con fede e <strong>di</strong>vozione ricorsero alla<br />
nostra buona Madre della compassione, Aiuto dei Cristiani, essendo stato sorpreso da {225<br />
[529]} una grande tribolazione nel primo giorno <strong>di</strong> quest'anno volgente, a me pure venne in<br />
pensiero <strong>di</strong> far ricorso a si potente Avvocata, e <strong>di</strong>nanzi alla presenza reale <strong>di</strong> Gesù, ed all'altare<br />
de<strong>di</strong>cato a Maria SS., prostrato e gemebondo l'andava supplicando che mi volesse ottenere come<br />
a tanti altri la liberazione da tante pene, e dopo aver fatto voto <strong>di</strong> una pic<strong>col</strong>a offerta per<br />
concorrere ad accrescere maggiormente lustro e magnificenza all'augusto <strong>di</strong> Lei tempio, eretto in<br />
Torino, mi sentii più calmo e rassegnato, e poi ancora liberato da tante miserie. Ho adempiuto la<br />
mia promessa.<br />
Savona, 12 febbraio 1869.<br />
LXVII. Guarigione da grave malattia.<br />
APRILE LUIGI RAFFAELLO.<br />
Il 13 agosto 1869 mi venne annunziato che mio fratello trovavasi in grave {226 [530]}<br />
peri<strong>col</strong>o e che se desideravo vederlo ancora vivo non c'era tempo da perdere. Ad una tal nuova<br />
ciascuno può immaginarsi quanto io sia stato sorpreso ed afflitto. Essendo giorno festivo celebrai<br />
la santa Messa, raccomandandolo a Dio che gli restituisse la salute. Finita la messa, partii<br />
immantinente, e quando entrai nella stanza dove giaceva a letto, restai <strong>col</strong>pito da grave timore <strong>di</strong><br />
sua vita, tanto era grave la malattia; ciò non ostante feci gran violenza alla viva mia sensazione e<br />
coraggio a me stesso, mi richiamai in allora alla mente le molte <strong>grazie</strong> <strong>di</strong> recente <strong>ottenute</strong> da<br />
Maria Santissima Ausiliatrice a tanti altri infermi, e mi si destò vivissimo desiderio <strong>di</strong> ricorrere a<br />
Lei. Con questo pensiero nella mente mi avvicinai al letto dell'infermo, lo animai dolcemente a<br />
volersi rassegnare alla volontà <strong>di</strong> Dio, a soffrir con pazienza il male, e che se per caso avesse in<br />
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