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maria ausiliatrice col racconto di alcune grazie ottenute ... - Don Bosco

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<strong>Don</strong> <strong>Bosco</strong> - Maria Ausiliatrice <strong>col</strong> <strong>racconto</strong> <strong>di</strong> <strong>alcune</strong> <strong>grazie</strong><br />

dell'uffiziale, lo persuase ad inginocchiarsi seco e recitare <strong>alcune</strong> preghiere a Maria Ausiliatrice<br />

per la salute della moribonda, dopo <strong>di</strong> che lo congedò.<br />

Era scorsa appena un' ora e l'uffiziale faceva ritorno a passi frettolosi, ma tutto raggiante<br />

in volto. Gli si fa presente che in quel punto il <strong>di</strong>rettore si trova in mezzo ai pii benefattori della<br />

casa', radunati in occasione della solennità, che non è possibile parlargli...<br />

- Ditegli il mio nome, rispose l’uffiziale, che ho assoluto bisogno <strong>di</strong> <strong>di</strong>rgli una sola<br />

parola.<br />

Il <strong>di</strong>rettore saputo che era domandato {168 [472]} con tanta insistenza, si recò<br />

dall'ufficiale. Non sì tosto questi il vide, commosso dalla gioia e raggiante <strong>di</strong> giubilo gli <strong>di</strong>sse:<br />

- Appena uscito <strong>di</strong> qui io era corso a casa: oh! pro<strong>di</strong>gio, mia moglie ch'io aveva lasciata<br />

morente in letto, d'un tratto sentitasi cessare i dolori e ritornare le forze, aveva chiesto le sue<br />

vesti, e quando entrai mi venne incontro debole sì, ma affatto guarita.<br />

E continuando a raccontare l'emozione provata, tratto fuori un ricco braccialetto d'oro<br />

«questo, <strong>di</strong>sse, è il regalo <strong>di</strong> nozze eh' io aveva fatto a mia moglie, ambidue l'offriamo ora <strong>di</strong><br />

tutto cuore a Maria Ausiliatrice, da cui riconosciamo questa insperata guarigione.»<br />

Il <strong>di</strong>rettore rientrava pochi minuti appresso nella stanza dov'erano radunati i benefattori e<br />

mostrando loro il braccialetto, <strong>di</strong>sse loro: ecco un segno <strong>di</strong> gratitu<strong>di</strong>ne per grazia ottenuta<br />

quest'oggi stesso ad intercessione <strong>di</strong> Maria Ausiliatrice, <strong>di</strong> cui celebriamo la solennità! {169<br />

[473]}<br />

XXXII. Grazia ricevuta da un conta<strong>di</strong>no.<br />

In sul cadere dello stesso anno 1873, in un villaggio del Piemonte avveniva il seguente<br />

fatto. Ammalavasi ad un conta<strong>di</strong>no uno de'suoi buoi e in pochi giorni peggiorò talmente che il<br />

veterinario dava per <strong>di</strong>sperata la sua guarigione. Coi prezzi favolosi che costavano in quel tempo<br />

tali animali, il conta<strong>di</strong>no misurò toste la grandezza della <strong>di</strong>sgrazia che stava per <strong>col</strong>pirlo, e non<br />

avendo più speranza ne' mezzi umani si rivolse a Maria Ausiliatrice promettendole un'offerta nel<br />

caso che il bue guarisse. A conferma <strong>di</strong> tale promessa ne <strong>di</strong>ede partecipazione per lettera al<br />

Direttore <strong>di</strong> questo Oratorio <strong>di</strong>mandandogli la bene<strong>di</strong>zione. La lettera ebbe appunto tempo a<br />

giungere al suo in<strong>di</strong>rizzo, e il bue cominciò a migliorare, e l’8 <strong>di</strong>cembre 1873 giungeva l'offerta<br />

promessa da quell'onesto conta<strong>di</strong>no, <strong>col</strong>la {170 [474]} conferma che l'animale era perfettamente<br />

guarito con sorpresa <strong>di</strong> tutti e del veterinario specialmente.<br />

XXXIII. Un muratore preservato da gran peri<strong>col</strong>o.<br />

Il giorno 20 <strong>di</strong>cembre 1873 io e un altro muratore facendo lo scavo <strong>di</strong> una ghiacciaia,<br />

eravamo giunti alla profon<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> 7 metri. La buca <strong>di</strong> questo scavo era coperta con pic<strong>col</strong>i pezzi<br />

<strong>di</strong> tavola. Vicino vi era un mucchio <strong>di</strong>’ mattoni. Questi rotolarono e sette <strong>di</strong> essi per un'apertura,<br />

che si trovava in quei pezzi <strong>di</strong> tavola, precipitarono in quel profondo scavo. Il mio compagno<br />

restò affatto illeso; io invece fui <strong>col</strong>pito da due <strong>di</strong> quei mattoni, l’uno mi fe' due buchi nella testa<br />

con grave ferita, l'altro mi <strong>col</strong>pì nel fianco destro senza lasciarmi ferita alcuna. Subito uscii dallo<br />

scavo accompagnato dall'altro muratore. Un vecchio lavorante mi {171 [475]} tagliò <strong>col</strong>le<br />

forbici i capelli grondanti sangue, mi me<strong>di</strong>cò con bianco d'uova e con filacce. Che <strong>di</strong>rò? fu gran<br />

mira<strong>col</strong>o, perchè quel <strong>col</strong>po, se non fosse stato <strong>di</strong> una grazia segnalata, doveva gragnarmi come<br />

un pollastrino 10 come lo hanno pure detto i testimoni. Nel breve spazio <strong>di</strong> 50 minuti io mi trovai<br />

in grado <strong>di</strong> ritornare al lavoro, senza che abbia dovuto smetterlo in seguito.<br />

10 Così nell'originale<br />

www.donboscosanto.eu 42/84

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