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maria ausiliatrice col racconto di alcune grazie ottenute ... - Don Bosco

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<strong>Don</strong> <strong>Bosco</strong> - Maria Ausiliatrice <strong>col</strong> <strong>racconto</strong> <strong>di</strong> <strong>alcune</strong> <strong>grazie</strong><br />

Alternando poi i singoli registri corrispondenti alle due tastiere si ricavano effetti così<br />

svariati, che non si possono né descrivere, nè immaginare. E tutti questi moltiplici effetti si<br />

possono ottenere dal suonatore <strong>col</strong>la massima facilità, sia pure <strong>di</strong> me<strong>di</strong>ocre capacità, purchè vada<br />

fornito <strong>di</strong> un certo buon gusto.<br />

I Lingiar<strong>di</strong> si stu<strong>di</strong>arono <strong>di</strong> semplificare il meccanismo <strong>di</strong> quest'organo <strong>col</strong>locando sopra<br />

lo stesso somiere la parte fonica.<br />

Ecco perchè si possono da esso ottenere effetti mirabili svariatissimi con sole due tastiere<br />

e con molto maggiore facilità e prontezza che non dagli organi forniti <strong>di</strong> 4 o 5 tastiere, come<br />

sono quelli costosissimi <strong>di</strong> Francia e <strong>di</strong> Germania. E ciò anche per la posizione la più comoda ed<br />

acconcia, con cui sono <strong>col</strong>locate le tastiere {44 [348]} e pedaliere, i tiratutti, i pedaletti sicchè<br />

possono essere, maneggiati da chi suona con una prontezza ed agilità in<strong>di</strong>cibile, mentre poi d'<br />

altra parte l’ istrumento si presta a sciogliere le più svariate complicazioni e <strong>di</strong>ffi<strong>col</strong>tà.<br />

Mirabili poi sono in detto organo i seguenti effetti acustici d'invenzione dei suddetti<br />

fratelli Lingiar<strong>di</strong>:<br />

1° Le voci umane, che rendono la verità <strong>di</strong> un coro <strong>di</strong> vergini, che dalla chiesuola del loro<br />

monastero innalzano preci al Signore.<br />

2° Il violino ed il violoncello, <strong>di</strong> tale effetto che par <strong>di</strong> u<strong>di</strong>re le corde a vibrare sotto il<br />

fregamento dell'arco.<br />

3° La dulciana, voce soavissima che accompagna sommessamente tutti gli strumenti<br />

dolci e delicati.<br />

4° Lo czakan (flauto polacco) a voce argentina, penetrante, che ricorda il canto degli<br />

augelletti dopo un temporale.<br />

5° Il contrafagotto, in or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> 16 {45 [349]} pie<strong>di</strong>, che dona all'organo la massima<br />

gravità.<br />

6° Il corno-bassetto a lingua, e tutti gli altri registri <strong>di</strong> concerto imitanti perfettamente il<br />

tipo, <strong>di</strong> cui portano il nome.<br />

Per l'aggiunta <strong>di</strong> questi nuovi effetti orchestrali, l'organo non scema punto dall'antica<br />

maestà del ripieno nudrita da potenti contrabassi, che unito ai registri <strong>di</strong> concerto si fonde nel più<br />

omogeneo impasto, formando così un complesso imponente <strong>di</strong> una armonia la meglio<br />

equilibrata, degna veramente del tempio <strong>di</strong> Dio. - Che se tutte le cose, come <strong>di</strong>ce il Poeta:<br />

Sono scala al Fattor chi ben le estima,<br />

molto più lo si può <strong>di</strong>re <strong>di</strong> questo gran<strong>di</strong>oso istrumento sacro, le cui dolci e maestose armonie<br />

elevano a Dio la nostra mente e il nostro cuore, e in cui<br />

V'è del tuono il fragor che rimbomba<br />

Il ronzio del più pic<strong>col</strong>o insetto,<br />

Il gorgheggio del caro augelletto<br />

Che dei boschi rallegra l'orror:{46 [350]}<br />

V'è lo squillo <strong>di</strong> bellica tromba,<br />

L'arpa mesta, le tibie gioconde<br />

Ciò che a tocco, che ad arco risponde,<br />

Tutto s'ode nel sommo lavor 7 .<br />

S. CARATI.<br />

Proseguendo la descrizione della chiesa, cinque sono gli altari, tutti <strong>di</strong> marmo lavorato<br />

con <strong>di</strong>segni e fregi <strong>di</strong>versi, <strong>col</strong>le rispettive balaustre. Essi sono lavoro del cav. Gussone torinese,<br />

ad eccezione del primo a destra de<strong>di</strong>cato a s. Anna. Questo per preziosità <strong>di</strong> marmi è il più ricco,<br />

7 I sommi maestri, i più competenti giu<strong>di</strong>ci, che ebbero a <strong>col</strong>laudare gli organi dei Lingiar<strong>di</strong>, interpellati sugli effetti<br />

sorprendenti tanto decantati in essi organi, rispondono: Non si possono nè descrivere nè definire, bisogna u<strong>di</strong>rli.<br />

Quin<strong>di</strong> è che nelle esposizioni industriali e dalle migliori Accademie d'Italia questi organi furono spesso fregiati <strong>di</strong><br />

medaglia d' oro, e S. M. degnossi accordare <strong>di</strong> modo proprio la croce Mauriziana all'illustre Luigi Lingiar<strong>di</strong>.<br />

www.donboscosanto.eu 13/84

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