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Apocalisse, il giorno dopo - Baskerville

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D ANELE P UGLIESE, APOCALISSE, IL GIORNO DOPO<br />

americana con gli antichi valori della Russia contadina (e<br />

zarista) ma «senza per questo rinunciare ai vantaggi del<br />

progresso tecnologico».<br />

Il romanzo del secondo tratteggia l’utopia comunitaria e<br />

cooperativistica nella prospettiva dello Stato ebraico. In<br />

questo f<strong>il</strong>one Verra inserisce anche i Sentieri in Utopia di<br />

Martin Buber. Lì <strong>il</strong> kibuz, forma di socialismo libero e<br />

aperto, viene contrapposto al socialismo burocratico<br />

sovietico che lo stesso Lenin avrebbe criticato affermando<br />

«Siamo diventati un’utopia burocratica» 73.<br />

Nell’ambito dell’utopia comunitaria e cooperativistica,<br />

tesa a valorizzare gli aspetti spontanei del socialismo,<br />

andrebbe inoltre inserito, benché Verra non lo faccia, <strong>il</strong> Che<br />

fare? di Nikolaj Cerniscevkij 74.<br />

C’è poi l’utopia ecologica che prospetta un’inversione di<br />

marcia nella civ<strong>il</strong>tà contemporanea non tanto per motivi<br />

morali o in nome di una vita più felice, ma in base alla<br />

pura e semplice sopravvivenza della specie. Al riguardo<br />

Verra cita L’utopia o la morte di René Dumont 75 e Ecotopia di<br />

Ernest Callenbach 76.<br />

Il primo prospetta un “socialismo della sopravvivenza”,<br />

imperfetto e suscettib<strong>il</strong>e di revisioni, rassegnato a<br />

rinunciare all’“estrema abbondanza”, ma capace di<br />

arrestare la tendenza suicida della società capitalistica; <strong>il</strong><br />

secondo, seguendo la forma tradizionale del viaggio<br />

immaginario in una comunità del futuro, descrive una<br />

società nata dal rifiuto dei princìpi americani, in primo<br />

luogo delle idee di progresso ininterrotto, di industrialismo<br />

al servizio di tutti e di crescita del prodotto interno lordo,<br />

73 MARTIN BUBER, Pfade in Utopia, Heidelberg, 1950, tr. it. Sentieri in utopia di<br />

Donatella Di Cesare, M<strong>il</strong>ano, Marietti, 2009.<br />

74 NICOLAJ CERNISCEVSKIJ, tr. it. Che fare?, 1863, pubblicato nel 1905, di F.<br />

Verdinois, M<strong>il</strong>ano, Garzanti, 2004.<br />

75 RENÉ DUMONT, L’Utopie ou la mort, Paris, 1973, tr. it. L’utopia o la morte, Bari,<br />

Laterza, 1974.<br />

76 ERNEST CALLENBACH, Ecotopia. The novel of your future, Berkeley, 1975, tr. it.<br />

Ecotopia. Il romanzo del nostro futuro, M<strong>il</strong>ano, Mazzotta, 1979.<br />

75

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