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Apocalisse, il giorno dopo - Baskerville

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D ANELE P UGLIESE, APOCALISSE, IL GIORNO DOPO<br />

<strong>il</strong> purgatorio, che sia Ade, Walhalla, Janna o Amenti.<br />

È un’utopia la leggendaria isola Atlantide, descritta da<br />

Platone nel Timeo e in Crizia, così come Libertalia, la<br />

colonia di pirati fondata nel 1724 vicino al Madagascar.<br />

Per delimitarne l’ambito, Verra invita a considerare<br />

l’utopia come «una costruzione immaginaria» e «uno stato<br />

ottimale della cosa pubblica».<br />

L’utopia si configura così come alternativa critica rispetto alla realtà<br />

presente, esperita, vissuta, e come alternativa totale e ottimale, dotata di<br />

una sua intrinseca razionalità, rispetto alla quale anzi risulta irrazionale,<br />

e perfino assurdo, <strong>il</strong> modo effettivo di vivere e di pensare nella realtà<br />

storica presente e conosciuta.<br />

Essa si presenta, a differenza delle fantasticherie e delle<br />

costruzioni romanzesche «come <strong>il</strong> risultato di una<br />

progettazione sapiente, meditata, dotata [...] di una<br />

“logica” interna».<br />

Intesa in questo senso, oltre a quelle già citate di Platone<br />

e Tommaso Moro, sono utopie La città del sole (1623) di<br />

Tommaso Campanella, La nuova Atlantide (1627) di<br />

Francesco Bacone, Oceana (1656) di James Harrington.<br />

Lo è, naturalmente, anche I viaggi di Gulliver (1726) di<br />

Jonathan Swift che, con un evidente intento di critica<br />

sociale, già contrappone una società quasi perfetta a una<br />

orrib<strong>il</strong>e e assai sim<strong>il</strong>e a quella reale.<br />

Per restare nell’ambito delle utopie più squisitamente<br />

politiche si deve ovviamente fare i conti con Saint-Simon,<br />

Owen e Fourier, e insomma con quello che viene definito <strong>il</strong><br />

socialismo utopistico che propugnava e riteneva possib<strong>il</strong>e<br />

una riforma generale della società e dello Stato capace di<br />

garantire giustizia e redistribuzione delle risorse.<br />

È noto che Marx, e più di lui Engels 59, conducono una<br />

59 Due sono le opere di FRIEDRICH ENGELS che contengono tale critica: l’Anti<br />

Dühring del 1878 (rivisto nel 1886 e 1894), tr. it. Anti Dühring di G. De Caria,<br />

Roma, Editori Riuniti, 1950, ora in KARL MARX - FRIEDRICH ENGELS, Opere,<br />

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