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Apocalisse, il giorno dopo - Baskerville

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D ANELE P UGLIESE, APOCALISSE, IL GIORNO DOPO<br />

Micha<strong>il</strong>ovič Dostoevskij che, <strong>dopo</strong> la condanna ai lavori<br />

forzati in Siberia, se ne distacca con decisione tratteggiando<br />

ne I demoni, uscito nel 1871, le figure di Aleksej N<strong>il</strong>ič<br />

Kir<strong>il</strong>lov, ingegnere nich<strong>il</strong>ista, “imitatore di Cristo”, suicida<br />

per dimostrare l’inesistenza di Dio; Pëtr Stepanovič<br />

Verchovenskij rivoluzionario che dà vita a una cellula<br />

terroristica; e <strong>il</strong> grande demone, Nikolaj Vsevolodovič<br />

Stavrogin.<br />

È in questo scenario che si muove una figura come<br />

quella di Vas<strong>il</strong>ij Vas<strong>il</strong>’evic Rozanov (1856-1919), scrittore e<br />

f<strong>il</strong>osofo russo, ribattezzato <strong>il</strong> “Nietzsche russo”, tra le cui<br />

opere spiccano Nel Mondo dell’oscuro e dell’incerto (1901) e<br />

<strong>Apocalisse</strong> del nostro tempo (1918-19).<br />

Quale che sia <strong>il</strong> significato più appropriato che si vuol<br />

dare a questo termine, quello che a noi qui interessa notare<br />

è che, sintetizzando molto <strong>il</strong> pensiero di Nietzsche, <strong>il</strong><br />

nich<strong>il</strong>ismo è un evento che porta con sé decadenza e<br />

spaesamento, tanto da costituire una sorta di malattia – o<br />

da un altro punto di vista la lucidità – da cui <strong>il</strong> mondo<br />

moderno è affetto; tale malattia condurrebbe alla<br />

disgregazione del soggetto morale, alla deb<strong>il</strong>itazione della<br />

volontà e alla perdita del fine ultimo dell’esistenza.<br />

Fondamento ontologico del nich<strong>il</strong>ismo è la “morte di<br />

Dio”, simbolo della perdita di ogni punto di riferimento e<br />

massima rivelazione del nulla universale.<br />

È da quella sentenza nietzschiana che secondo<br />

Heidegger bisogna partire per comprendere la fine della<br />

metafisica, ovvero sia di un qualsiasi tentativo di<br />

trascendimento, di andare oltre all’esistenza sensib<strong>il</strong>e. Di<br />

qui la messa in discussione della possib<strong>il</strong>ità di Esser-ci<br />

(Dasein).<br />

Quelle riflessioni di fine secolo sul nulla che in qualche<br />

maniera attende l’uomo contemporaneo, e che si<br />

trascinano per tutto <strong>il</strong> secolo successivo con la costanza di<br />

un’idea fissa, si mescolano a un altro concetto che al<br />

termine dell’Ottocento prende piede.<br />

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