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Apocalisse, il giorno dopo - Baskerville

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D ANELE P UGLIESE, APOCALISSE, IL GIORNO DOPO<br />

verso l’ultima delle rivoluzioni, quella proletaria, in Comte<br />

e nei suoi seguaci verso un inevitab<strong>il</strong>e ed ottimistico<br />

miglioramento delle condizioni di vita.<br />

Che sia <strong>il</strong> libero mercato a produrre progresso,<br />

l’affermarsi dello Spirito, la ribellione dei reietti, l’ultimo<br />

brevetto consegnato all’apposito ufficio, <strong>il</strong> futuro risulta<br />

comunque migliore e quest’idea permane tutt’oggi quando<br />

l’economia parla di “sv<strong>il</strong>uppo” e accrescimento costante del<br />

volume di beni prodotti.<br />

L’affermarsi dell’idea di progresso, naturalmente,<br />

inaugura quasi contemporaneamente la relativa critica.<br />

Avremo modo di vedere più nel dettaglio alcune delle<br />

modalità in cui essa si manifesta.<br />

Qui vogliamo spendere ancora due parole su<br />

quell’ingombrante convitato che siede al banchetto festoso,<br />

spensierato e pieno di entusiasmo che nei circoli f<strong>il</strong>osofici<br />

della seconda metà dell’Ottocento si consuma per<br />

festeggiare i progressi della scienza e gli ottimistici scenari<br />

che questi dischiudono: Georg W<strong>il</strong>helm Friedrich Hegel. È<br />

un uomo della primissima metà del secolo – muore nel<br />

1831 – ma <strong>il</strong> suo pensiero è talmente complesso e tocca un<br />

così ampio campo di questioni che per un centinaio d’anni<br />

almeno chi ha fatto <strong>il</strong> suo stesso mestiere si è trovato<br />

costretto a farci i conti.<br />

C’è chi ne è stato un entusiastico seguace e addirittura<br />

sedicente prosecutore – Bauer, Feuerbach, Green, Bradley,<br />

Dewey, Küng, Kojève, Žižek, Brandom – chi ne è stato un<br />

infaticab<strong>il</strong>e critico – Schelling, Peirce, Popper, Russell – chi<br />

ne è stato tanto sedotto, quanto deciso a metterne in luce<br />

limiti, incongruenze e a tentare di spostarne gli orizzonti,<br />

come Karl Marx.<br />

Abbiamo lasciato fuori da questo elenco di nomi la lista<br />

che comprende Kierkegaard, Schopenhauer, Nietzsche e,<br />

per tramite di quest’ultimo, Heidegger, perché è a loro che<br />

si deve prestare attenzione per comprendere l’evoluzione<br />

del pensiero verso quello che variamente e per ovvie<br />

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