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Apocalisse, il giorno dopo - Baskerville

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D ANELE P UGLIESE, APOCALISSE, IL GIORNO DOPO<br />

intelligenza dell’uomo e saggezza dei governi,<br />

miglioramento dei costumi, fiducia nel progresso e quindi<br />

nella scienza e nella tecnica, si contrappone una Kultur dove<br />

resta ancora forte <strong>il</strong> richiamo della religione, le tradizioni<br />

conservano un senso e all’individuo isolato nel corpo<br />

sociale, scarsamente considerato, si preferisce un individuo<br />

inserito in un gruppo compatto: la comunità, <strong>il</strong> v<strong>il</strong>laggio, la<br />

chiesa, l’esercito, lo Stato.<br />

Nuove scoperte biologiche e la teoria di Darwin in<br />

particolare rafforzano quella che diventa una incrollab<strong>il</strong>e<br />

fede nel progresso, una sorta di religione moderna – così la<br />

definisce Auguste Comte, nel suo Catechismo positivista – che<br />

sembra contagiare la seconda metà dell’Ottocento,<br />

guardando al mondo come «a magnifiche sorti e<br />

progressive».<br />

Si riformula la nozione di progresso alla luce<br />

dell’evoluzionismo darwiniano, essendo la stessa evoluzione<br />

del vivente reinterpretata come progresso: in particolare<br />

per Herbert Spencer <strong>il</strong> progresso è l’evoluzione dal<br />

semplice al complesso, dall’omogeneo all’eterogeneo. I “più<br />

adatti” o i “migliori” sono quelli che nella “lotta per la<br />

vita”, in una nuova versione della concorrenza,<br />

sopravvivono o evolvono maggiormente dimostrando così<br />

la loro superiorità.<br />

Un’altra idea che si fa strada con forza è quella della<br />

f<strong>il</strong>osofia della storia, della possib<strong>il</strong>ità cioè di attribuire un<br />

senso, inteso come significato ma anche direzione, al fluire<br />

del tempo.<br />

Voltaire è <strong>il</strong> primo a servirsi del termine “f<strong>il</strong>osofia della<br />

storia” che usa per intitolare l’introduzione del Saggio sui<br />

costumi e lo spirito delle nazioni (1754-58). Per secoli domina<br />

un’idea della storia ciclica, fatta di eterni ritorni, di<br />

provvidenzialismo, di corsi e ricorsi come in Vico. Il suo<br />

sv<strong>il</strong>uppo in senso lineare si afferma solo con l’Illuminismo<br />

ed è così che si caratterizza nel pensiero di Hegel, Marx e<br />

dei positivisti: nel primo volge verso l’Assoluto, nel secondo<br />

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