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Apocalisse, il giorno dopo - Baskerville

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D ANELE P UGLIESE, APOCALISSE, IL GIORNO DOPO<br />

appartiene – <strong>il</strong> tramonto dell’Occidente, per capirsi – vede<br />

la perifrasi dell’annientamento della specie.<br />

Perciò, e in relazione a questo secondo caso, verrebbe<br />

da coniare un neologismo appropriato a render giustizia<br />

della reale posta in gioco: l’epoca-lisse in luogo<br />

dell’apocalisse: una stagione che se ne va, usanze e<br />

tradizioni che si perdono ma lasciando spazio ad altre,<br />

forse meno belle, ma nuove.<br />

Idee, dunque, che quando si intrufolano in una società e<br />

coinvolgono gruppi interi di individui, assumono la forma<br />

di una costruzione culturale. È in questo modo che le<br />

definisce Ernesto De Martino usando l’espressione<br />

«apocalisse culturale».<br />

Ernesto De Martino è stato uno dei più lucidi<br />

antropologi italiani e <strong>il</strong> suo approccio alla vita reale e<br />

all’esistenza degli uomini non è stato forse ancora<br />

sufficientemente apprezzato.<br />

È a lui che dobbiamo una delle più approfondite analisi<br />

di che cosa possa essere la fine del mondo, o meglio, di che<br />

cosa essa sia nella mente di chi la pensa: purtroppo in<br />

forma incompiuta, ha messo insieme più di 700 pagine<br />

dedicate all’argomento, pubblicate nel 1977, <strong>dopo</strong> la sua<br />

morte 219.<br />

Il concetto di «apocalisse culturale» De Martino lo ha<br />

espresso in un breve saggio pubblicato sulla rivista “Nuovi<br />

Argomenti” nel 1964:<br />

Le apocalissi culturali, nella loro connotazione più generale, sono<br />

manifestazioni di vita culturale che coinvolgono, nell’ambito di una<br />

determinata cultura e di un particolare condizionamento storico, <strong>il</strong> tema<br />

della fine del mondo attuale, quale che sia poi <strong>il</strong> modo col quale tale fine<br />

viene concretamente vissuta e rappresentata. In questa più larga<br />

connotazione <strong>il</strong> tema non è necessariamente congiunto alla vita religiosa<br />

tradizionalmente intesa, ma può affiorare – com’è <strong>il</strong> caso della varia<br />

219 ERNESTO DE MARTINO, La fine del mondo. Contributo all’analisi delle apocalissi<br />

culturali, a c. di Clara Gallini, Torino, Einaudi, 1977.<br />

234

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