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Apocalisse, il giorno dopo - Baskerville

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D ANELE P UGLIESE, APOCALISSE, IL GIORNO DOPO<br />

Restando in tema di masse, bisogna poi prendere in<br />

considerazione quelle grandi paure storiche che lo<br />

psichiatra Georges Heuyer ha definito «psicosi<br />

collettive» 190.<br />

Nota comunque Rosellina Balbi che «mentre certe<br />

antiche paure vengono meno lungo <strong>il</strong> corso della storia [...]<br />

sorgono paure nuovissime». Tra le prime annovera la<br />

paura di malattie, un tempo temutissime perché incurab<strong>il</strong>i,<br />

tra le seconde la paura della catastrofe nucleare.<br />

La paura si diffuse dinanzi alla tubercolosi, ma<br />

soprattutto dinanzi alla Peste Nera, la quale giunse in<br />

Sic<strong>il</strong>ia dalla Crimea su navi genovesi nel 1347, e d<strong>il</strong>agò in<br />

Europa con una rapidità impressionante e soprattutto<br />

uccidendo una enorme quantità di persone, <strong>il</strong> cui numero<br />

esatto non si conosce.<br />

Scrive Rosellina Balbi che la tendenza a gonfiare i<br />

numeri, nella testimonianza di Boccaccio per esempio,<br />

«dimostra fino a che punto le dimensioni dell’epidemia<br />

avessero terrorizzato la gente; senza dire che quelle<br />

dimensioni furono oggettivamente spaventose».<br />

Poi riporta <strong>il</strong> paragone moderno a cui ricorre Lewis<br />

Mumford per dare un’idea di ciò che rappresentò la Peste<br />

Nera:<br />

Aggiungiamo agli otto m<strong>il</strong>ioni di morti della prima guerra mondiale i<br />

sette m<strong>il</strong>ioni e mezzo che morirono di influenza in tutto <strong>il</strong> mondo<br />

nell’epidemia del 1918 [...]. Ma le nostre perdite sono insignificanti a<br />

paragonare quelle del quattodicesimo secolo. Perché <strong>il</strong> paragone regga, i<br />

nostri sedici m<strong>il</strong>ioni di morti dovrebbero diventare almeno seicento 191.<br />

E quindi <strong>il</strong> giudizio che Elias Canetti dà degli effetti<br />

delle epidemie sulla psiche umana:<br />

190 GEORGES HEUYER, Psychoses collectives et suicides collectifs, 1975, tr. it. Psicosi<br />

collettive e suicidi collettivi, di Enza De Fiore, Roma, Il pensiero scientifico, 1976.<br />

191 LEWIS MUMFORD, cit. in ROSELLINA BALBI, Madre paura, cit., p. 35.<br />

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