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Apocalisse, il giorno dopo - Baskerville

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D ANELE P UGLIESE, APOCALISSE, IL GIORNO DOPO<br />

C’è stato più progresso di quanto gli stessi ottimisti siano<br />

disposti a credere, suggerisce Friedrich Dessauer nella<br />

F<strong>il</strong>osofia della tecnica del 1927, ma questo progresso non ha<br />

reso l’uomo più felice. La tecnica, scrive: «ha sorpassato di<br />

molto in più punti <strong>il</strong> sogno di Bacone. Noi vediamo oggi<br />

[...] molto più utopia nella credenza che gli uomini in<br />

possesso di tanta tecnica debbano essere anche felici». 159<br />

E tuttavia, nota, anche se «avessimo l’isola di Bacone<br />

dal grande sv<strong>il</strong>uppo tecnico, colla sua libertà ed i suoi<br />

mezzi, non per questo vi regnerebbe necessariamente la<br />

felicità, l’isola potrebbe anche essere infelice».<br />

Anche George Orwell ne La strada di Wigan Pier del 1937<br />

si sofferma su «l’enorme contraddizione che di solito è<br />

presente nell’idea di progresso.<br />

La tendenza del progresso meccanico è di rendere <strong>il</strong> vostro<br />

ambiente comodo e sicuro; ma voi vi sforzate di<br />

conservarvi coraggioso e duro.<br />

Vi spingete furiosamente in avanti e nello stesso istante vi<br />

tirate disperatamente indietro [...]. In ultima analisi, <strong>il</strong><br />

campione del progresso è anche <strong>il</strong> campione degli<br />

anacronismi!» 160<br />

La logica conclusione del progresso meccanico – nota –<br />

«è ridurre l’essere umano a qualcosa che assomigli a un<br />

cervello sotto spirito»:<br />

La tendenza del progresso meccanico, dunque, è di sfruttare <strong>il</strong> bisogno<br />

umano di sforzo e di creazione. Esso rende inut<strong>il</strong>i e perfino impossib<strong>il</strong>i le<br />

attività dell’occhio e della mano. L’apostolo del progresso dirà che ciò<br />

non ha importanza, ma potrete metterlo con le spalle al muro facendogli<br />

notare a quali estremi orrib<strong>il</strong>i può essere portato <strong>il</strong> processo. Perché, per<br />

esempio, usare le mani addirittura, perché usarle anche per soffiarsi <strong>il</strong><br />

159 FRIEDRICH DESSAUER, Ph<strong>il</strong>osophie der Technik, Bonn, Cohen, 1927, tr. it.<br />

F<strong>il</strong>osofia della tecnica, di M. Bendiscioli, Brescia, Morcelliana, 1945, come anche<br />

la citazione successiva.<br />

160 GEORGE ORWELL, The Road to Wigan Pier, London, Gallancz, 1937, tr. it. La<br />

strada di Wigan Pier, di G. Monicelli, M<strong>il</strong>ano, Mondadori, 1960, come anche le<br />

citazioni successive.<br />

146

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