Disertace Brož - Theses

stesso spirito. In questo senso Gesù nega la paternità di Abramo rispetto ai
Giudei e nello stesso senso accusa loro di aver per padre il diavolo.
2.3.4 Osservanza della parola: to.n lo,gon thre,w
Nella pericope in questione tre volte ricorre l’espressione to.n lo,gon
thre,w. Gesù promette a chi osserva il suo lo,goj che non vedrà la morte (v.
51). I Giudei riprendono questa sua affermazione per contestarla (v. 52).
Alla fine Gesù confessa di osservare lui stesso la parola del Padre (v. 55).
1) thre,w: Il verbo thre,w significa nel greco antico fondamentalmente
custodire, secondo il contesto può avere tanti altri significati diversi:
proteggere, preservare, osservare, conservare. Nel Vangelo di Giovanni (18
volte) viene usato in più sensi. Come conservare nel senso fisico si trova in
2,10 in riferimento al vino buono conservato fino ad ora e in 12,7 in
riferimento all’olio che Maria di Betania deve conservare per la sepoltura di
Gesù. Come conservare in senso traslato o custodire appare nella preghiera
sacerdotale: Pa,ter a[gie( th,rhson auvtou.j evn tw/| ovno,mati, sou... evgw. evth,roun
auvtou.j evn tw/| ovno,mati, sou... ouvk evrwtw/ i[na a;rh|j auvtou.j evk tou/ ko,smou( avllV
i[na thrh,sh|j auvtou.j evk tou/ ponhrou/ (17,11-12.15). Un altro senso traslato del
verbo è quello di osservare. Secondo i farisei Gesù non può essere da Dio,
visto che to. sa,bbaton ouv threi/ (9,16). Caratteristica per Giovanni è proprio
la costruzione di thre,w con il complemento oggetto ta.j evntola,j (14,15.21;
15,10) o to.n lo,gon (8,51; 14,23.24; 15,20; 17,6). Si può dire che nell’uso
giovanneo questi due complementi sono sinonimi, almeno in 14,21.23.24
troviamo una chiara corrispondenza tra o` terw/n ta.j evntola,j mou e to.n
lo,gon mou thrh,sei, tutti e due connessi con l’amore per Gesù. In questa
costruzione, il verbo signifiva «osservare» nel senso di comportarsi secondo
la parola, di compierla e metterla in pratica, il che però include anche un
«custodire» nel cuore la stessa parola.
2) lo,goj: Il sostantivo lo,goj è derivato dalla stessa radice leg-
(raccogliere) come il verbo le,gw. Secondo gli ambiti di uso e contesti può
avere diversi significati: enumerazione, calcolo, conto, relazione, principio,
legge, misura, ordine, senso, parola, e molti altri 159 . A partire dalla seconda
metà del V secolo a.C. il termine acquista un nuovo significato soggettivo di
159 Cf. A. DEBRUNNER, «le,gw, lo,goj, r`h,ma, lale,w im Griechentum», in ThWNT, IV,
69-76; H. RITT, «lo,goj logos Wort, Rede, Rechenschaft, Predigt, Logos», in EWNT, II,
881.
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