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Disertace Brož - Theses

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1.9 Sintesi<br />

In 7,25-30 si trova per la prima volta nel Quarto Vangelo l’affermazione<br />

esplicita che Gesù conosce Dio. Tale affermazione fa parte della discussione<br />

tra Gesù e i gerosolimitani. Tutto si svolge nel contesto della festa<br />

settimanale delle Capanne, che ricordava tra l’altro il dono della Legge di<br />

Dio sul monte Sinai e la dedicazione del Tempio sul monte Sion ed era<br />

anche connessa con delle aspettattive messianiche. Possedendo la Legge i<br />

Giudei si vantavano di conoscere Dio e la sua volontà perché lui stesso ha<br />

rivelato la sua volontà e, tramite essa, se stesso nella Legge sinaitica. Gesù<br />

ora si presenta come un nuovo e definitivo rivelatore. Il tempio, il luogo<br />

dell’insegnamento per eccellenza al popolo di Dio, serve adesso a lui. Come<br />

se fosse stato costruito solo per quest’occasione. I gerosolimitani lanciano<br />

l’ipotesi, pur non condividendola, che Gesù sia il Messia. Egli non compie il<br />

criterio del dogma messianico secondo cui la provenienza del Messia deve<br />

essere sconosciuta. Di Gesù sanno donde è. Gesù, rispondendo con un<br />

discorso di rivelazione, parla della propria origine in tutt’altro senso che<br />

rimane loro nascosto. Non conoscono Gesù perché non conoscono la sua<br />

vera origine, Colui che lo ha mandato. Gesù li accusa di non conoscere Dio,<br />

loro che se ne vantavano in base al possesso della Legge. Ma proprio<br />

rifiutando Gesù dimostrano di non esser in sintonia con la volontà di Dio e<br />

dunque di non conoscerlo (7,17). «Ben diversa è la situazione di Gesù; egli,<br />

infatti, conosce Dio, e lo conosce esattamente grazie alla sua origine da Dio.<br />

Ora, questo Dio ch’egli conosce è colui che l’ha inviato nel mondo» 130 . Gesù<br />

dunque afferma di conoscere Dio in base alla sua origine che è in Dio. Lo<br />

afferma in opposizione alla loro ignoranza di Dio e, conseguentemente, di<br />

Gesù. Gesù però fonda la sua conoscenza di Dio anche sul secondo<br />

elemento, sul fatto di essere mandato da Dio. La sua missione è la risposta di<br />

Dio all’ignoranza degli uomini. Gesù è stato mandato per rivelare il mistero<br />

di Dio, rivelando il suo prorpio mistero. Ma questo dono della rivelazione<br />

non è accolto: tutto il discorso autorivelatorio di Gesù è incorniciato dal<br />

tentativo di liquidarlo da parte dei Giudei.<br />

non avendo a disposizione, al momento della stesura di questo lavoro, l’originale<br />

francese: Lecture de l’Évangile selon Jean, I-IV, Paris 1988-1996.<br />

130 A. WIKENHAUSER, Das Evangelium nach Johannes, 159: «Im Gegensatz zu seinen<br />

Hörern kennt Jesus Gott (vgl. auch 8,55; 17,25), und diese seine (wahre) Kenntnis Gottes<br />

gründet auf seinem Ursprung aus Gott (vgl. auch 6,46). Und dieser Gott, den er kennt, hat<br />

ihn in die Welt gesandt» (traduz. it. L’evangelo secondo Giovanni, 224-225).<br />

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