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l’incarnazione e, di conseguenza, la preesistenza di Gesù (cf. 1,1.14)» 124 . E<br />
persino Beasley-Murray, che nella costruzione parV auvtou/ eivmi vuole<br />
vedere, con Schnackenburg, l’origine della missione di Gesù, alla fine arriva<br />
a dire: 125<br />
Ma questa missione comincia con Dio nel cielo. Infatti, l’ultima differenza tra<br />
la missione dei profeti (il Battista incluso) e quella di Gesù è questa: lui viene<br />
«dall’alto», cioè «dal cielo», e così è qualitativamente differente da «colui che è<br />
dalla terra» (3,31). In ciò sta il mistero dell’Incarnazione: l’uomo di Nazaret è<br />
dal cielo. Il dogma messianico proclamato dagli uomini di Gerusalemme ha più<br />
ragione di quanto non sapessero.<br />
Penso che proprio il confronto tra Giovanni Battista e Gesù sia molto<br />
illuminante. Tutt’e due sono mandati da Dio, vero, però c’è una differenza<br />
essenziale: Giovanni è un a;nqrwpoj( avpestalme,noj para. qeou/, mentre Gesù<br />
può dire nel senso più proprio: parV auvtou/ eivmi. Giovanni è mandato da Dio,<br />
Gesù è da Dio. In quanto «uomo mandato da Dio», Giovanni evge,neto (1,6),<br />
mentre Gesù come il Logos eterno h=n evn avrch/| pro.j to.n qeo,n (1,2). Perciò<br />
Gesù che viene dopo Giovanni, è in realtà prima di lui (1,15). Gesù non<br />
comincia ad esistere con la missione nel mondo come Giovanni. Poiché<br />
Gesù non ha solo l’esistenza terrena: pri.n VAbraa.m gene,sqai evgw. eivmi,<br />
(8,58). Gesù deriva da Dio non solo la sua missione, come Giovanni e altri<br />
profeti, ma anche il suo essere, e ciò in senso più profondo di quanto<br />
concerne il concetto di creazione da Dio. Proprio questo essere da Dio nel<br />
senso esclussivo è il punto di partenza per la sua missione, unica e<br />
incomparabile con le altre missioni, e anche causa dell’unica ed esclusiva<br />
conoscenza di Dio.<br />
La ragione con cui Gesù giustifica la sua affermazione di conoscere Dio è<br />
dunque doppia. L’essere da Dio e la missione coincidono, ma non sono la<br />
stessa cosa. 126 Possiamo dunque riflettere sul rapporto tra la conoscenza e<br />
124 D. MUÑPOZ LEÓN, Vangelo secondo san Giovanni, in Nuovo Commentario Biblico.<br />
I Vangeli, ed. A.J. Levoratti, Roma 2005, 994.<br />
125 G.R. BEASLEY-MURRAY, John, 111: «But that mission begins with God in heaven.<br />
Hence the ultimate difference between the sending of prophets by God (including that of<br />
John the Baptist, 1:6) and that of Jesus: he comes “from above”, that is “from heaven”,<br />
and so is qualitatively different from “him who is from the earth” (3:31). Herein lies the<br />
mystery of the Incarnation: the man of Nazareth is from heaven. The messianic dogma<br />
proclaimed by the men of Jerusalem had greater truth than they knew».<br />
126 M. THEOBALD, Das Evangelium nach Johannes. Kapitel 1-12, Regensburg 2009,<br />
528: «Er (Jesus) kennt den „wahrhaftigen“ Gott aus einem doppeltem Grund: „ich bin<br />
von ihm (her) (vgl. 6,46b) und jener hat mich gesandt. Die Funktion Jesu, Gesandter<br />
Gottes zu sein, ist also nicht alles. Jesus ist mehr als ein Prophet! Sein „Gesandtsein hat<br />
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