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Disertace Brož - Theses

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dell’ultimo giorno festivo in 7,37 (e poi anche in 12,44), appartiene ai<br />

momenti più solenni del Quarto Vangelo. Sono sempre i momenti della<br />

proclamazione del mistero di Gesù, della sua autorivelazione. Se<br />

paragoniamo questi due culmini del c. 7 (28-29.37-39) tra di loro, possiamo<br />

dire che si completano a vicenda. Nel secondo (vv. 37-39) Gesù invita<br />

all’acqua viva, al dono dello Spirito che sarà dato quando Gesù sarà<br />

glorificato. Ma questo può promettere solo grazie alla sua identità personale,<br />

grazie al mistero della sua origine divina, della sua unità intima con Dio che<br />

lo ha mandato. La sua missione si compirà proprio nel dono dello Spirito,<br />

ma ha origine nel suo essere dal Padre. Il secondo culmine dipende dal<br />

primo, il quale non è per niente meno importante, malgrado l’impressione<br />

che può fare lo sguardo nei commenti al Vangelo di Giovanni o nella<br />

letteratura giovannea in generale. Infatti il brano 7,37-39 trova molto più<br />

interesse nei commenti e negli articoli che i vv. 28-29 dello stesso capitolo<br />

7. Come esempio possiamo menzionare il voluminoso commento di Klaus<br />

Wengst (due volumi dell’originale tedesco hanno insieme 737 pagine) che al<br />

v. 29 del c. 7 dedica una sola frase: «Il v. 29 non dice sostanzialmente nulla<br />

di nuovo, ma riassume ancora una volta in forma positiva la rivendicazione<br />

di Gesù e conclude così il passo: “Io però lo conosco, perché vengo da lui ed<br />

egli mi ha mandato”» 100 .<br />

1.7 Rilettura del brano sullo sfondo storico<br />

La domanda centrale della pericope in questione riguarda la messianicità<br />

di Gesù. Egli ha suscitato in alcuni dei suoi contemporanei il sospetto di<br />

essere il Messia, alcuni sono invece rimasti delusi di lui. Dietro ciò stanno<br />

delle aspettattive messianiche che avevano e che parzialmente vengono fuori<br />

dal testo stesso, soprattutto con il «dogma messianico» sulla provenienza<br />

sconosciuta del Messia. Con aiuto di alcuni dati extratestuali possiamo<br />

chiarire di più questo punto. C’è anche un’altra domanda, che può essere<br />

risposta con l’aiuto dei dati extratestuali, quella riguardo al senso della<br />

circostanza temporale dell’intervento di Gesù nel tempio, vale a dire la festa<br />

delle Capanne. I punti da approfondire dunque sono due: a) l’origine del<br />

Messia; b) Gesù insegna nel tempio durante la festa delle Capanne.<br />

100 K. WENGST, Das Johannesevangelium, I, 285: «V. 29 bietet keine Weiterführung<br />

in der Sache, sondern fasst noch einmal in positiver Form den Anspruch Jesu zusammen<br />

und schließt so den Abschnitt ab: “Ich aber kenne ihn, denn von ihm her bin ich, und er<br />

hat mich gesandt» (traduzione it: Il Vangelo di Giovanni, 311).<br />

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