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Disertace Brož - Theses

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appesantito da un pregiudizio dei capi, si risolve nella decisione univoca<br />

contro Gesù: cercano di catturarlo, schierandosi con i capi che già all’inizio<br />

cercavano di ucciderlo.<br />

1.5 Analisi pragmatica<br />

Ora ci domandiamo in che modo il brano in questione voglia suscitare o<br />

rafforzare la fede dei suoi lettori in corrispondenza al proposito<br />

fondamentale del libro (cf. 20,31). Infatti quanto ci viene raccontato in 7,25-<br />

30, non è solo, e forse non lo è per niente, una testimonianza di quanto è<br />

capitato il 18 o il 19 tišri A.D. 29 (o forse un altro). Secondo la critica<br />

storica, infatti, si tratta piuttosto della proiezione retrospettiva delle<br />

discussioni tra i Giudei e i primi cristiani dopo la risurrezione di Gesù, che<br />

sono state trasportate al tempo di Gesù. In questo modo si è dato ad esse un<br />

valore teologico sovratemportale 92 .<br />

Il lettore postpasquale di Gv è sicuramente uno che già crede, condivide<br />

dunque fondamentalmente il punto di vista dell’autore. Nella pericope 7,25-<br />

30 sta al centro la domanda sulla messianicità di Gesù. Per il narratore e<br />

dunque anche per il lettore non è più una domanda (1,17; 4,25s.; 17,3;<br />

20,31). Il lettore, usufruendo del vantaggio della condivisione del punto di<br />

vista del narattore onnisciente, può seguire la discussione dei gerosolimitani<br />

con una certa distanza e sorridere sentendo il loro sicuro oi;damen, che<br />

ironicamente denuncia la loro ignoranza. Questa, unita all’inutile tentativo di<br />

catturare Gesù, copia del tentativo di ucciderlo da parte dei capi,<br />

sicuramente non desta nel lettore nessuna simpatia. Nessuno dei lettori<br />

giovannei vuole essere in errore, rimanere nell’ignoranza e compiere un<br />

male fatale, rifiutando in Gesù Colui che l’ha mandato (cf. 5,23.38.43; 8,19;<br />

15,23) come lo vedono nei Giudei. Questi sono per i lettori un<br />

ammonimento. Ma come ci si può proteggere dal pericolo dell’ignoranza<br />

insanabile dei Giudei, premunita dagli attacchi della verità con baluardo<br />

della presuntuosa conoscenza (oi;damen)? Con l’atteggiamento docile. Nel<br />

centro della scena sta Gesù come insegnante, offrendo la sua parola di<br />

autorivelazione. Se uno l’ha già scelto come il suo maestro, se gli ha già<br />

92 R. BULTMANN, Das Evangelium des Johannes, 223: «Die historische Szene ist nur<br />

Verkleidung des wirklichen Geschehens, nämlich des Streites zwischen der Welt und<br />

dem Offenbarer vor Gottes Tribunal. Jesus antwortet nicht „einigen Jerusalemern“,<br />

sondern er antwortet der Welt, die in jenem Gerede zu Worte kam». Similmente R.<br />

SCHNACKENBURG, Das Johannesevangelium, II, 205: «Es ist eine Begegnung des<br />

Offenbarers mit dem Unglauben, ein Gespräch, das nur äußerlich in eine damalige<br />

Situation verlegt ist, in Wirklichkeit aber die Leser in ihrer Situation erreichen soll».<br />

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