Disertace Brož - Theses

Cristo. Non è la convinzione dei gerosolimitani stessi, ma solo un modo di
spiegare il comportamento insolito dei capi. Non prendono però
quest’ipotesi, cioè che i capi abbiano creduto, troppo sul serio. La domanda,
introdotta con la particella interrogativa negativa mh,pote, è piuttosto retorica,
non si aspetta una risposta positiva. Visto che i gerosolimitani conoscono le
intenzioni omicide dei capi nei riguardi di Gesù, l’ipotesi che l’abbiano
riconosciuto quale il Cristo, può avere in sé anche un po’ di ironia maliziosa
nei confronti dei capi. L’ipotesi però è una volta espressa, e dunque la
prendono in esame. Escludono la risposta positiva. La ragione per cui Gesù
non può essere il Cristo sta nel fatto che loro sanno da dove egli venga.
Questa conoscenza della provenienza di Gesù da parte loro esclude la sua
messianicità in base al «dogma messianico» secondo cui nessuno sa donde è
il Cristo. I gerosolimitani dunque, infettati dal pregiudizio dei capi, di fronte
alla realtà che avevano davanti agli occhi, Gesù con il suo imponente lalei/n,
non hanno fatto un passo decisivo verso Gesù. Hanno formulato, è vero,
un’ipotesi, in se stessa vera (ecco l’ironia giovannea!), ma con una distanza
a priori, non l’hanno condivisa per niente, essendosi armati della loro
conoscenza della provenienza di Gesù e del dogma messianico.
A queste discussioni dei gerosolimitani Gesù reagisce con la sua parola.
Loro non parlavano con lui, ma solo di lui, tra di loro. Lui però rivolge la
sua parola proprio a loro: Kavme. oi;date kai. oi;date po,qen eivmi. Come capire
questa frase? Secondo qualche autore Gesù pone una domanda ironica: «Voi
mi conoscete, davvero, ne siete sicuri?» 89 . Questa domanda sarebbe simile a
quella con cui reagirà a una simile pretesa di conoscenza nei suoi confronti,
quella volta da parte dei suoi discepoli. Alla fine dei discorsi d’addio di
Gesù gli diranno: «Ora sappiamo (nu/n oi;damen) che sai tutto... Per questo
crediamo che sei uscito da Dio». Ma Gesù risponderà con la domanda piena
di dubbio e ironia: «Adesso credete? Ecco, viene l’ora, ed è già venuta, in
cui vi disperderete...» (16,30-31). Secondo altri autori invece Gesù, in 7,28,
non pone una domanda ironica, bensì ammette che i gerosolimitani abbiano
ragione, almeno in un certo senso 90 . Se infatti Gesù rispondesse con una
domanda ironica, «questo distruggerebbe il paradosso. Loro lo “conoscono”,
89 Cf. C.K. BARRETT, Gospel according to St John, London 2 1978, 322: «It is possible
that these words should be punctuated with a question mark. If this is done Jesus at once
begins to cast doubt upon the confident knowledge of the men of Jerusalem».
90 Cf. G.R. BEASLEY-MURRAY, John, Waco 1987, 111; R. BULTMANN, Das
Evangelium des Johannes, 224; B. LINDARS, The Gospel of John, London 1972, 293; L.
MORRIS, The Gospel according to John, Grand Rapidis 1971, 413; L. SCHENKE,
Johannes, 161; K. WENGST, Das Johannesevangelium, I, Stuttgart Berlin Köln, 2000,
284.
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