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Giustamente osserva Karl Heinrich Rengstorf che Gesù in Gv, quando<br />
parla del suo invio da parte di Dio, usando il verbo pe,mpein, definisce il<br />
Padre come o` pe,myaj me. «Questo modo di dire è limitato esclusivamente a<br />
Dio, e allora la formula viene talvolta ampliata in o` pe,myaj me path,r. Al<br />
contrario Gesù usa altre forme di pe,mpein quando parla di se stesso» 77 .<br />
Dall’altra parte, Gesù in Gv non designa mai Dio come o` avpe,steilaj me; per<br />
indicare l’invio di Gesù da parte di Dio avposte,llein viene usato in una frase<br />
assertiva. «Questo fatto, che in un primo momento può apparire molto<br />
strano, si spiega pensando che nel Vangelo di Giovanni avposte,llein viene<br />
usato da Gesù per fondare la sua autorità in quella di Dio, come colui che è<br />
responsabile delle sue parole ed azioni ed è garante della loro giustizia e<br />
verità; invece la formula o` pe,myaj me (path,r) serve a fissare la<br />
partecipazione di Dio all’opera di Gesù proprio nell’atto del suo invio» 78 .<br />
Ma questa distinzione troppo radicale tra pe,mpw e avposte,llw, presentata<br />
da Rengstorf, è da rivedere. Prima di tutto non è del tutto vero che l’uso del<br />
participio aoristo attivo pe,myaj è un modo di dire limitato esclusivamente a<br />
Dio, dato che in 1,22 si trova nella bocca dei sacerdoti e leviti in riferimento<br />
ai Giudei di Gerusalemme che li hanno mandati: i[na avpo,krisin dw/men toi/j<br />
pe,myasin h`ma/j. Poi, come osserva giustamente Calvin Mercer, ci sono passi<br />
in cui tutti e due verbi, e non solo avposte,llw, designano un incarico e<br />
un’autorizzazione. La volontà di Gesù (4,34; 5,30), la sua opera (4,34), la<br />
sua parola (3,34; 14,24), la sua dottrina (7,16), il suo giudizio (5,30; 8,16), il<br />
suo parlare (12,49), la sua vita (6,57), tutto ha la fonte nel Padre che l’ha<br />
mandato. In 15,26 Gesù manderà (pe,myw) il Paraclito «dal Padre». Tra tutti<br />
questi casi solo in 3,34 e 6,57 si trova avposte,llw, nel resto c’è pe,mpw,<br />
evidentemente con lo stesso senso che è nelle locuzioni con avposte,llw. Più<br />
ancora: in 5,37.38 si trovano tutti e due i verbi in evidente parallelismo,<br />
77 K.H. RENGSTORF, «avposte,llw (pe,mpw)», 404: «Dieser Sprachgebrauch ist bei Jesus<br />
ganz ausschließlich auf Gott beschränkt, wobei die Formel z.T. zu o` pe,myaj me path,r<br />
erweitert wird; umgekehrt gebraucht Jesus andere Formel von pe,mpein, wenn er es von<br />
sich sagt».<br />
78 K.H. RENGSTORF, «avposte,llw (pe,mpw)», 404: «Der zunächst recht seltsame<br />
Tatbestand findet seine Erklärung darin, dass im Johannesevangelium avposte,llein von<br />
Jesus da gebraucht wird, wo es sich um die Begründung seiner Autorität in Gottes<br />
Autorität als der Autorität des für seine Worte und Werke Verantwortlichen und sich für<br />
ihr Recht und ihre Wahrheit Verbürgenden handelt, dass dagegen die Formel o` pe,myaj me<br />
(path,r) dazu dient, die Beteiligung Gottes am Werke Jesu eben in der actio seiner<br />
Sendung festzustellen». Per confermare la validità della sua tesi sulla differenza tra<br />
avposte,llein e pe,mpein l’autore adduce i passi come 5,36ss.; 7,28s.<br />
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