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Disertace Brož - Theses

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threi/), il cieco nato guarito è convinto dell’origine di Gesù in Dio, e ciò<br />

sulla base del segno della sua guarigione: eiv mh. h=n ou-toj para. qeou/( ouvk<br />

hvdu,nato poiei/n ouvde,n (9,33). Le altre due ricorrenze di costruzione<br />

essere+para,+genitivo con Dio come complemento si trovano nella bocca di<br />

Gesù stesso. In 6,46 dopo aver negato agli altri la possibilità di vedere Dio,<br />

la attribuisce a sé, in modo implicito: ouvc o[ti to.n pate,ra e`w,rake,n tij eiv mh. o`<br />

w'n para. tou/ qeou/( ou-toj e`w,raken to.n pate,ra. Solo in quanto «è dal Padre»<br />

può pretendere di averlo visto. L’ultimo passo si trova nel luogo che più ci<br />

interessa, cioè in 7,29: Gesù giustifica la coraggiosa affermazione di<br />

conoscere Dio con la costatazione, non meno audace, della sua origine in<br />

Dio (e della sua missione): o[ti parV auvtou/ eivmi. Questi due detti di Gesù,<br />

cioè 6,46 e 7,29, stanno molto vicini l’uno all’altro: mettono infatti in<br />

relazione l’origine di Gesù in Dio con la possibilità di vederlo/conoscerlo.<br />

La stessa preposizione para, indica il rapporto tra Gesù e Dio anche in<br />

collegamento con i verbi complementari di,dwmi e lamba,nw. Tutto ciò che<br />

Gesù ha, lo ha ricevuto in dono dal Padre 66 . Ricevendo tutto da Dio, Gesù è<br />

indipendente dagli uomini: non riceve la testimonianza para. avnqrw,pou<br />

(5,34), né la gloria para. avnqrw,pwn (5,41).<br />

1.3.5 Missione: pe,mpw/avposte,llw<br />

Concetto complementare a quello di «essere da» e «venire da» è la<br />

missione. Gesù non viene da sé, ma essendo dal Padre, è nello stesso tempo<br />

mandato da lui. Nel v. 28 lo definisce o` pe,myaj me, mentre nel v. 29 Dio<br />

diventa soggetto implicito di me avpe,steilen.<br />

1) pe,mpw: Il verbo pe,mpw indica l’invio delle persone o delle cose.<br />

Nell’AT greco (LXX) è usato molto meno (26 volte) del verbo avposte,llw<br />

(più di 700 volte) e solo in 6 casi equivale all’ebraico xlv che viene quasi<br />

sempre tradotto con avposte,llw 67 . Nel NT pe,mpw ricorre 79 volte. In Gv nella<br />

maggioranza delle 32 ricorrenze tale verbo esprime l’invio di Gesù da parte<br />

66 Nel discorso del Buon Pastore Gesù parla della sua potenza di dare la vita e di<br />

riceverla di nuovo. E questa potenza, questa potestà sulla propria vita è l’oggetto del<br />

comandamento che ha ricevuto dal Padre: tau,thn th.n evntolh.n e;labon para. tou/ patro,j<br />

mou (10,18). Tutta la sua vita, donata e ricevuta di nuovo, dipende dal Padre. Nella<br />

preghiera sacerdotale Gesù esprime questa sua dipendenza dal Padre in modo breve e<br />

sintetico: pa,nta o[sa de,dwka,j moi para. sou/ eivsin (17,7).<br />

67 Per l’uso veterotestamentario dei verbi di mandare cf. K.H. RENGSTORF, «avposte,llw<br />

(pe,mpw)», in ThWNT, I, 397-402.<br />

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