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Disertace Brož - Theses

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della glorificazione reciproca tra il Padre e il Figlio (17,1), è l’ora<br />

culminante di tutta la vita e la missione di Gesù. Perciò non è a disposizione<br />

dell’uomo. Finché non è arrivata, i nemici non possono catturarlo, come<br />

avviene priprio nella pericope in questione (7,30; 8,20).<br />

Nella seconda serie delle ricorrenze di w[ra manca la determinazione con<br />

l’articolo o il pronome possessivo. «Sembra che questi passi applichino gli<br />

effetti dell’ora di Gesù a coloro che credono in lui» 46 . Gesù parla di un’ora<br />

in cui Dio non si adorerà più a Gerusalemme o a Garizim, bensì in spirito e<br />

verità (4,21.23), e i morti nei sepolcri, sentendo la voce del Figlio di Dio,<br />

vivranno (5,25.28). Si tratta di un futuro, che però, nello stesso tempo, si<br />

dichiara già presente: e;rcetai w[ra kai. nu/n evsti,n. La promessa escatologica<br />

in Gesù diventa una presenza storica. Ma questo nu/n evstin, anche se lo<br />

pronuncia il Gesù terreno, si realizzerà solo attraverso l’Ora di Gesù. È un<br />

nu/n che si riferisce a tutta l’opera di Gesù, incominciata con la sua venuta<br />

nel mondo, compiuta nell’Ora, ma continuata anche dopo la risurrezione.<br />

Nel capitolo 16 il termine w[ra, di nuovo senza determinazione, designa il<br />

tempo dei discepoli. Gesù si congeda con loro prima di entrare nell’Ora<br />

della passione. Promette loro di non parlare più in enigmi, ma apertamente<br />

(16,25). Ma sarà anche un momento critico per i discepoli 47 . Quest’ora del<br />

dolore, della persecuzione e della fuga dei discepoli ha parte all’Ora di Gesù,<br />

che lo turba nell’anima, eppure è già l’ora piena della luce di gloria; così<br />

anche l’ora di tribolazione dei discepoli è già penetrata dalla luce di gioia.<br />

Gv usa 8 volte il vocabolo w[ra anche nel senso cronologico della<br />

dodicesima parte del giorno (11,9). Ma anche qui si tratta non di una mera<br />

indicazione cronologica, bensì, data l’importanza dell’avvenimento che in<br />

essa si compie, di un momento opportuno e decisivo, di un momento di<br />

presenza salvifica di Gesù 48 .<br />

46 R.E. BROWN, The Gospel according to John I-XII, 518: «It seems that these<br />

passages apply the effects of Jesus’ hour to those who believe in him» (traduz. it.<br />

Giovanni,1460).<br />

47 Si avvicina infatti un’ora della caduta dei discepoli, della loro fuga e dispersione<br />

(16,32). Anzi, Gesù preannuncia loro un’ora di grande tribolazione, della persecuzione,<br />

un’ora dei loro persecutori, h` w[ra auvtw/n (16,4), in cui «chiunque vi ucciderà crederà di<br />

rendere culto a Dio» (16,2). Ma quest’ora di tribolazione è come un’ora del parto, sarà<br />

seguita da una gioia, quando Gesù rivedrà i suoi (16,21).<br />

48 Nell’ora decima i due discepoli vedono dove Gesù rimane (1,39). Nell’ora sesta,<br />

cioè a mezzogiorno, alla luce più forte, Gesù si rivela alla Samaritana come il Messia<br />

(4,6). Nell’ora settima è stato guarito il figlio del funzionario reale, fatto condizionato<br />

dalla sua fede e che porta alla fede tutta la sua casa (4,52s.). Di nuovo nell’ora sesta, a<br />

mezzogiorno, all’ora in cui si uccidono gli agnelli nel tempio e nel momento di piena<br />

luce, Pilato presenta ai Giudei Gesù come il loro re, pronunciando proprio adesso l’unico<br />

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