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In Gv la parrhsi,a è attribuita quasi esclusivamente a Gesù (7 volte su 9 in<br />
totale) 24 . Possiamo dire con Heinrich Schlier che questo concetto «è<br />
associato in modo particolare all’operare di Gesù e rientra anch’esso nella<br />
dialettica della rivelazione del Gesù giovanneo» 25 . In che cosa consiste<br />
questa dialettica? Nel paradosso del carattere pubblico della predicazione di<br />
Gesù, da una parte, e dell’inaccessibilità del suo messaggio per alcuni,<br />
dall’altra. Gesù stesso si comporta in modo ambiguo: da una parte evita la<br />
pubblicità, dall’altra parla pubblicamente 26 . La tensione nel comportamento<br />
di Gesù, caratterizzato dai termini parrhsi,a – evn kruptw/|, ha la sua ragione<br />
nell’ «asincronia» tra Gesù e gli uomini. All’invito dei fratelli di mostrarsi al<br />
mondo Gesù risponde: «Il mio kairo,j non è ancora venuto, il vostro kairo,j<br />
invece è sempre pronto» (7,6). Questa «asincronia» finirà con l’Ora di Gesù,<br />
come promette ai discepoli nel discorso d’addio: Tau/ta evn paroimi,aij<br />
lela,lhka u`mi/n\ e;rcetai w[ra o[te ouvke,ti evn paroimi,aij lalh,sw u`mi/n( avlla.<br />
parrhsi,a| peri. tou/ patro.j avpaggelw/ u`mi/n (16,25). Fino a questo punto il<br />
discorso di Gesù, anche se pronunciato pubblicamente, rimaneva<br />
enigmatico, anche per i discepoli che non lo capivano (cf. 11,14). Prima<br />
dell’Ora di Gesù, del kairo,j stabilito dal Padre, non aiuta niente sfidarlo con<br />
schiavitù (Lv 26,13), mentre l’uomo giusto può godere della «libertà, ferma speranza e<br />
gioiosa fiducia» (Gb 22,26). Cf. H. BALZ, «parrhsi,a parrēsia Offenheit, Öffentlichkeit,<br />
Freimütigkeit, (freudige) Zuversicht», in EWNT, III, 106-107; H. SCHLIER, «parrhsi,a,<br />
parrhsia,zomai», in ThWNT, V, 869-872.<br />
24<br />
Nel NT parrhsi,a si trova 31 volte, di cui una sola volta nei sinottici (Mc 8,32). Solo<br />
Mc e Gv attribuiscono parrhsi,a a Gesù.<br />
25<br />
H. SCHLIER, «parrhsi,a», 877: «Im Evangelium ist der Begriff parrhsi,a in<br />
eigentümlicher Weise mit der Wirksamkeit Jesu verbunden und nimmt an der Dialektik<br />
der johanneischen Jesusoffenbarung teil».<br />
26<br />
Per la prima volta incontriamo in Gv il termine parrhsi,a nell’invito che fanno a<br />
Gesù i suoi «fratelli» della Galilea di andare in Giudea alla festa per farsi vedere.<br />
L’evangelista interpreta questa loro esortazione come segno di incredulità nei riguardi di<br />
Gesù (7,4-5). Gesù alla fine sale a Gerusalemme per la festa, ma non in modo vistoso (ouv<br />
fanerw/j), bensì segretamente (evn kruptw/|) (7,10). D’altra parte Gesù parla con parrhsi,a,<br />
proprio venuto a Gerusalemme, durante la festa delle Capanne, malgrado i tentativi<br />
omicidi dei capi (7,25-26). Questa impavidità di Gesù contrasta con la pusillanimità di<br />
tutti nella folla che discutono di lui: ouvdei.j me,ntoi parrhsi,a| evla,lei peri. auvtou/ dia. to.n<br />
fo,bon tw/n VIoudai,wn (7,13). Alla fine Gesù stesso davanti ad Anna dirà di aver parlato<br />
sempre pubblicamente, mai in segreto – a modo dei maestri esoterici: VEgw. parrhsi,a|<br />
lela,lhka tw/| ko,smw... kai. evn kruptw/| evla,lhsa ouvde,n (18,20). Ma ancora poco prima di<br />
quest’ultima confessione solenne, Gesù in un momento pericoloso si sarà ritirato (ouvke,ti<br />
parrhsi,a| periepa,tei) e avrà soggiornato in un luogo vicino al deserto (11,54).<br />
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