13.06.2013 Views

Disertace Brož - Theses

Disertace Brož - Theses

Disertace Brož - Theses

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

1.2.2 Categorie e forme grammaticali e il loro concatenamento<br />

In 7,25-30 ci sono relativamente pochi sostantivi. Molto appariscente<br />

invece è la frequenza dei pronomi, specialmente di quelli personali (11). Il<br />

brano in quastione è uno scambio vivo e personale tra gli interlocutori. A ciò<br />

corrisponde l’uso dei pronomi nella 1 a e 2 a persona. Di tutti i 22 pronomi 13<br />

si riferiscono a Gesù (4 a Dio, 3 ai gerosolimitani, 2 sono indefiniti): egli sta<br />

al centro dell’attenzione. Dei pronomi che si riferiscono a Gesù 5 sono alla<br />

1 a persona singolare (Gesù parla di sé), gli altri alla 3 a singolare: 3 sono usati<br />

dal narratore, 5 sono messi nella bocca dei gerosolimitani nel discorso<br />

diretto. Dei 3 pronomi che si riferiscono a loro 2 usa il narratore (3 a plurale)<br />

e uno Gesù che si rivolge a loro (2 a plurale). Tutti e 4 pronomi riguardanti<br />

Dio sono nella 3 a singolare e si trovano sempre nella bocca di Gesù. Questo<br />

uso dei pronomi è degno di attenzione. Gesù parla ai gerosolimitani di Dio e<br />

di se stesso, gli rivolge un discorso della rivelazione del Padre e della sua<br />

persona. Ma questo discorso non è un vero dialogo. Mentre Gesù parla con<br />

loro (u`mei/j), loro non parlano con lui, ma solo di lui, alla 3 a persona.<br />

Per quanto riguarda le 30 forme verbali, più frequenti sono i verbi al<br />

presente (11 + 5 oi;da: perfetto con valore presente) che si riferiscono a uno<br />

stato o atteggiamento duraturo (zhtou/sin avpoktei/nai) o attuale (le,gousin,<br />

oi;damen) oppure a una verità permanente, riguardante il Messia, Gesù, Dio<br />

(e;rchtai, evsti,n, oi=da). All’inizio e alla fine del brano è usato l’imperfetto di<br />

3 a plurale, il cui soggetto sono i gerosolimitani. Nel primo caso (e;legon) si<br />

tratta di un’azione che dura un certo tempo e serve da sfondo per un’altra<br />

azione, puntuale e conclusa, espressa con aoristo, quella di grido di Gesù<br />

(e;kraxen), sviluppata con due participi di presente dida,skwn e le,gwn. Il<br />

secondo imperfetto con i gerosolimitani come soggetto (evzh,toun pia,sai), alla<br />

fine del brano, descrive la loro reazione al discorso di Gesù che non è solo<br />

momentanea, ma diventa un atteggiamento duraturo che mira al compimento<br />

in un’azione puntuale, compiuta (infinito aoristo).<br />

1.2.3 Proprietà stilistiche<br />

Nella pericope in questione troviamo una specificità stilistica giovannea: è<br />

il modo di collegare il discorso di Gesù a quello dei suoi interlocutori. Lo<br />

possiamo chiamare «apparente non corrispondenza». Si tratta formalmente<br />

di un dialogo che però in realtà non è un vero dialogo. Gesù reagisce a una<br />

parola di qualcuno o a una situazione (p.es. l’uscita di Giuda in 13,30), ma<br />

come senza connessione, non rispondendo all’altro, apparentemente parla di<br />

una cosa totalmente diversa, come se non avesse capito, come se non avesse<br />

31

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!