Disertace Brož - Theses

1.1 Critica testuale
Nel v. 29 alcuni manoscritti (P 66 , a e altri) inseriscono tra evgw, e oi=da la
particella oppositiva de, accentuando il contrasto tra la conoscenza di Gesù e
l’ignoranza dei gerosolimitani, costatata nel versetto precedente. Ma è da
preferire la lettura senza la particella, perché testimoniata dalla maggioranza
dei manoscritti e perché per lo stile giovanneo è caratteristico lasciare cadere
un de, dove il lettore se lo aspeterebbe 12 .
Esiste una diversa lettura di parV auvtou/ eivmi, sempre nel v. 29: mentre nel
nostro testo la preposizione para, regge il pronome col genitivo nel senso
«sono da lui», nel codice a la preposizione para, regge il pronome con il
dativo: «sono con lui». Questa lettura viene appoggiata dal codice Q, dalla
vecchia traduzione siriaca e da quella sahidica e da Tertulliano 13 . Essa
cambia notevolmente il senso della frase. Si tratta forse, nella versione col
dativo, di una correzione in vista di un testo più logico: sembra infatti più
ragionevole dedurre la conoscenza di qualcuno dalla vicinanza presso di lui
che dall’origine in lui.
1.2 Analisi linguistico-sintattica
1.2.1 Lessico
Già uno sguardo sul vocabolario del testo dà una prima indicazione del
suo senso. Nel breve brano in questione, composto da 83 parole, certi
vocaboli ricorrono più volte, di cui alcuni sono molto frequenti in Gv e
hanno una grande importanza teologica. Si tratta soprattutto dei verbi oi=da
(5 volte) e ginw,skw (2) che stanno nel centro d’attenzione di questo lavoro,
poi e;rcomai (3) che, riferito a Gesù, spesso in Gv ha un senso specifico della
sua provenienza da Dio. A quest’ultimo argomento mira pure l’avverbio
interrogativo po,qen (3 volte). Anche altri vocaboli, che nel brano presente
appaiono solo una volta, sono dei termini teologicamente rilevanti in Gv. Si
tratta di due verbi che indicano la missione, avposte,llw e pe,mpw.
12 R. SCHNACKENBURG, Das Johannesevangelium, II, Freiburg im Breisgau 1971, 204:
«Doch ist es für den joh. Stil charakteristisch, dass ein erwatetes de, auch wegfallen
kann».
13 Cf. R.E. BROWN, The Gospel according to John I-XII, Doubleday 1966, 313; R.
SCHNACKENBURG, Das Johannesevangelium, II, 204.
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