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vivente, e io vivo grazie al Padre, così anche colui che mangia me vivrà<br />
grazie a me). Questo ultimo testo è importante anche per la sua connessione<br />
con la missione di Gesù. Essa consiste nel dare la vita a quanti lo mangiano.<br />
Ora questo è possibile solo con il presupposto della vita che Gesù ha a sua<br />
disposizione. Di nuovo la missione deriva da ciò che Gesù è grazie al Padre.<br />
Se Gesù dipende dal Padre in tutto il suo essere, ne segue che anche tutto<br />
ciò che Gesù ha viene dal Padre (17,7), anzi è nello stesso tempo del Padre:<br />
la sua parola (14,10.24), la sua dottrina (7,16), le sue opere (10,37-38),<br />
semplicemente tutto (16,15; 17,7.10). Naturalmente, anche tutta l’opera di<br />
Gesù, tutte le sue azioni derivano e dipendono da Dio. Questa verità<br />
traspare in tutto il Quarto Vangelo in tanti modi. Ho già menzionato le<br />
affermazioni di Gesù di parlare secondo quanto ha visto o sentito dal Padre.<br />
Gesù è dipendente dal Padre come i sensi da ciò che percepiscono. Allo<br />
stesso modo Gesù deve la sua azione al Padre, che imita sempre: come lui<br />
opera finora (5,17) e risuscita i morti (5,21). Facendo le opere del Padre,<br />
Gesù rivendica una somiglianza unica del suo agire con quello del Padre,<br />
che equivale, a giudizio dei giudei, ad un «farsi uguale a Dio». E tuttavia<br />
nello stesso tempo egli afferma la sua totale dipendenza dal Padre. «L’unità<br />
singolare dell’agire di Gesù con quello del Padre è fondata nella sua<br />
dipendenza assoluta dal Padre. (…) All’origine dell’uguaglianza del Figlio<br />
col Padre nell’operare sta il suo amore (5,20)» 370 . L’uguaglinza dell’agire –<br />
risuscitare e far vivere (5,21) e giudicare (5,22) – scaturisce<br />
dall’uguaglianza dell’essere, dell’avere la vita in sé (5,26). «Anche qui (...)<br />
viene affermata l’uguaglianza del Figlio col Padre nell’attività e nella vita,<br />
ma si tratta di un’uguaglianza donata, e quindi in totale dipendenza da<br />
lui» 371 .<br />
C’è un altro concetto che indica la dipendenza di Gesù da Dio nella sua<br />
esistenza, nel suo parlare e operare: è quello di evntolh,, evnte,llomai: Gesù dà<br />
e riceve di nuovo la vita, parla e opera come il Padre gli ha comandato.<br />
Non solo ciò che Gesù fa durante la sua vita terrena, lo può fare solo<br />
grazie al Padre, ma anche ciò che farà per i discepoli dopo la sua<br />
glorificazione: manderà loro il Paraclito dal Padre (15,26); ma perché lo<br />
possano ricevere, Gesù dovrà pregare che il Padre lo dia (14,16).<br />
Anche i verbi di movimento, con Gesù come soggetto, esprimono che<br />
egli proviene dal Padre (3,2.13; 7,28; 8,42; 16,27-28). Dio è il punto di<br />
partenza per Gesù, venuto nel mondo per svolgere la sua missione terrena.<br />
370 G. SEGALLA, «Dio Padre di Gesù Cristo nel Quarto Vangelo», ScCatt 117 (2,<br />
1989) 203.<br />
371 Ivi.<br />
200