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intimamente uniti tra di loro. E di questo rapporto intimo tra di essi si<br />
occuppa il mio lavoro. Esso si prefigge dunque come scopo di mettere in<br />
rilievo l’unità del messaggio del Vangelo secondo Giovanni a partire dal<br />
concetto di conoscenza di Gesù in relazione al suo essere filiale e alla sua<br />
missione nel mondo.<br />
In diversi studi dedicati al Vangelo di Giovanni che sono apparsi negli<br />
ultimi decenni si analizza assai spesso il tema della fede oppure della<br />
conoscenza di Gesù (identificata con la fede in lui) e, mediante lui, del<br />
Padre. 1 In quei saggi Gesù è l’oggetto della conoscenza, il soggetto della<br />
quale è il discepolo. Ma non ho trovato nessuno studio che si dedichi alla<br />
conoscenza di Gesù in quanto soggetto. Tanto meno ho trovato uno studio<br />
esegetico-teologico che si occupi della conoscenza che Gesù ha del Padre in<br />
rapporoto alla missione di Gesù – come essa si trova in 7,29. Del resto<br />
questo versetto 29 del capitolo 7 di Giovanni viene molto trascurato nei<br />
commentari al Quarto Vangelo, mentre per me rappresenta una sintesi<br />
possibile di tutto il messaggio giovanneo. Questo lavoro dunque vuole<br />
essere un tentativo di contribuire a una riflessione sul tema contenuto in<br />
questo versetto, scelto come titolo della tesi. Non ambisce a fare una<br />
scoperta rivoluzionaria, né proporre una tesi assolutamente nuova, si<br />
propone piuttosto un compito più modesto: quello di mettere in rilievo la<br />
conoscenza del Padre da parte di Gesù come fondamento della sua identità<br />
filiale e punto di partenza per la sua missione nel mondo. Non intendo di<br />
occuparmi largamente della questione dell’originalità giovannea del<br />
concetto di conoscenza: se Giovanni subì un influsso dello gnosticismo<br />
nascente oppure reagì piuttosto criticamente ad esso. Questo tema infatti è<br />
stato studiato già abbastanza. Ne farò solo qualche osservazione<br />
nell’excursus alla fine del lavoro.<br />
Per far emergere l’unità del pensiero giovanneo con il concetto di<br />
conoscenza di Gesù nel centro vorrei partire dall’esegesi di alcuni testi<br />
chiave. Si tratta di quattro detti di Gesù in cui afferma di conoscere il Padre<br />
in modo diretto. Questi detti in cui il Padre è il complemento diretto della<br />
conoscenza di Gesù si trovano in 7,29; 8,55; 10,15; 17,25. Ci sono poi in<br />
Gv dei passi in cui Gesù esprime la sua conocenza di Dio in un altro modo<br />
– anche essi saranno presi in considerazione, nella seconda parte del lavoro.<br />
1 Per esempio: M. CAGIN, «Voir Jésus», NovVet 52 (1, 1997) 5-18; S.E. FARRELL,<br />
«Seeing the Father (John 6:46, 14:9)», I-III, SciEsp 44 (1-3, 1992) 1-24.159-183.307-<br />
329; J. GAFFNEY, «Believing and knowing in the Fourth Gospel», TheolStud 26 (2,<br />
1965) 215-241.<br />
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