Disertace Brož - Theses

5.3 Gesù conosce il cuore del Padre
La conoscenza che Gesù ha del Padre traspare anche da altri detti che
non contengono i verbi di conoscere né quelli di percezione sensitiva. In
questa serie di detti Gesù manifesta di conoscere il cuore del Padre, i suoi
atteggiamenti e desideri, la sua volontà e più generalmente le cose divine, i
misteri del regno di Dio. Possiamo vedere almeno qualche esempio. Gesù
conosce le condizioni per entrare nel regno di Dio (3,3.5; cf. 14,6), come
pure conosce l’amore con cui Dio ha amato il mondo (3,16; cf. 16,27). Sa
che è venuta l’ora della vera adorazione di Dio e chi sono i veri adoratori
secondo i criteri di Dio (4,21-24). Sa anche che il Padre dà il vero pane dal
cielo (6,32) e conosce la sua volontà riguardo alla salvezza degli uomini
(6,39-40). È infine al corrente dei molti posti nella casa del Padre (14,2).
Gesù conosce il Padre tanto bene da poter esprimere il giudizio su di Lui:
«è veritiero» (7,28; 8,26).
5.4 Gesù sa quanto il Padre fa nei suoi riguardi
Gesù conosce il Padre anche mediante l’agire di Dio nei suoi riguardi.
Oltre ai verbi di mandare, di cui mi sono già occupato, prevalgono, tra i
verbi con cui Giovanni descrive questo agire di Dio in favore di Gesù,
«dare» e «amare», su cui mi soffermerò più avanti, trattando dell’essere di
Gesù «dal» Padre. Qui invece bisogna menzionare ancora altre azioni di
Dio con o per Gesù: il Padre «ha dato» il suo Figlio unigenito per la
salvezza del mondo (3,16), gli mostra tutto ciò che lui stesso fa (5,20),
testimonia a suo favore (5,31.37; 8,18), su di lui «ha messo il sigillo»,
autenticandolo (6,27), attira a lui la gente (6,44.65), gli ha insegnato (8,28),
lo glorifica (8,54; cf. 17,1.5), lo ha santificato (10,36), è con lui (8,16.29;
16,32). Gesù è cosciente di tutto quanto e sa di incontrare il Padre dietro e
in tutto ciò che gli succede. Lo riconosce nella presenza degli uomini che
incontra e che vengono da lui, perché il Padre li attira a lui, ha insegnato a
loro, glieli ha dati. Ma lo incontra anche nell’inimicizia infondata del
mondo (15,25), nell’Ora dura del tradimento e della sofferenza, la cui
venuta, svolgimento e senso Gesù conosce (12,23.27; 13,1; 17,1; 18,4) e
nella quale il Padre glorifica il suo Unigenito.
In tutti questi modi il Quarto Vangelo costata che Gesù conosce il Padre.
Se volessimo interrogare Giovanni sul «come» Gesù conosce il Padre, se
volessimo ricostruire psicologicamente la conoscenza di Gesù a partire dal
testo del Quarto Vangelo, rimarremmo senza risposta. Giovanni non
descrive il modo della conoscenza che Gesù ha del Padre. Viene solo
196